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In viaggio con Baglioni

Claudio Baglioni ad Acireale  0002In viaggio con Baglioni lungo quarant’anni di canzoni

di LAURA NOBILE

Da “Alè oo” (1982) ad “Assolo” (1986), dai Tour giallo e rosso (1996) a “Incanto tra pianoforte e voce” (2002) fino al “Con voi tour”, non si ricorda un tour di Baglioni che non abbia toccato la Sicilia, e sono tante e tutte emozionanti le “Notti di note” siciliane che Baglioni ha regalato ai suoi fans.  Martedì sera per la prima delle tre date siciliane, sold out del cantautore romano: c’erano tutti al palasport di Acireale, dalla generazione “Q.P.G.A.” a quella di “Strada facendo” e di “Oltre”, che significa fare un lungo viaggio dagli anni Settanta agli anni Novanta, ma l’entusiasmo è incorruttibile e non pare mostrare i segni del tempo.

Baglioni a sorpresa entra al palasport da uno degli stessi ingressi usati dal pubblico ed è subito “Notte di note”, mentre i suoi otto polistrumentisti e il coro sono già sul palco. È proprio con questo brano del 1985 che inizia la sequenza delle 33 canzoni, tutte d’un fiato, che Baglioni regala al suo pubblico, perché sarà solo la musica a parlare e, insolitamente, poche le sue parole, giusto per rivolgere a ognuno un invito alla concretezza, lo stesso fatto sul palco di Sanremo: “Siate costruttori della vostra opera e operai della vostra esistenza”.

È in queste parole che si racchiude il senso del “cantiere in corso”, i cui segni sono disseminati sia sul palco, con gli strumenti che sbucano tra pallet e pedane, e gli elmetti di carta, e non solo, distribuiti tra il pubblico e indossati dall’artista e dai musicisti alla fine. E allora “Dagli il via” e “Acqua dalla luna”, con la struggente “Con tutto l’amore che posso” dove Baglioni duetta sul finale con le soliste del coro, e poi “Poster” che lo vede da solo alla chitarra, “seduto sopra una panchina” attorniato dalle coriste, per arrivare ad “Avrai” cantata da solo al pianoforte, all’immancabile “Mille giorni di te e di me”, passando per il ripescaggio di un vecchio brano degli anni Ottanta, “Un nuovo giorno o un giorno nuovo”, accolto con grande entusiasmo dal pubblico.

È una cavalcata senza fine di evergeen, in un crescendo di emozioni che toccano il culmine, manco a dirlo, con “Questo piccolo grande amore,”, “Strada facendo” , che è un unico abbraccio col pubblico in piedi  sotto il palco, “La vita è adesso” e “Via” sotto una pioggia di coriandoli d’argento. Al nuovo disco, il cantautore dedica solo quattro brani a metà concerto, “Dieci dita”, “E noi due là”,”Una storia vera”, “In un’altra vita” e il brano guida, “Con Voi” a chiusura del concerto e per augurare al suo pubblico “Buona vita”.

Articolo de La Repubblica Palermo

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