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Lettera aperta da Lampedusa a Roma

Pubblichiamo questa lettera solo e soltanto perchè riguarda l’isola di Lampedusa e, velatamente, anche O’Scià. Vi ricordiamo che su queste pagine non troverete mai nostre opinioni politiche.

La redazione di doremifasol.org e saltasullavita.com

Perché ci dimettiamo dal Comitato 3 ottobre

Lettera aperta .. Lampedusa-Roma, 12 settembre 2014

Quando – un anno fa – con altri cinque compagni di viaggio abbiamo dato vita al Comitato 3 ottobre, ci siamo posti come primo obiettivo quello di far approvare dal Parlamento una legge che istituisse il 3 ottobre di ogni anno la Giornata della memoria e dell’accoglienza. Al contempo abbiamo posto la questione del riconoscimento delle vittime della strage, identificazione possibile solo attraverso la comparazione del Dna. E ci siamo subito messi al lavoro per organizzare – comunque – la prima Giornata della memoria e dell’accoglienza, per non dimenticare e per dare dignità alle vittime e ai familiari ai quali era stato negato persino il diritto a un funerale.
A un anno di distanza dalla strage la proposta di legge – che non prevede spese – giace in qualche cassetto della Camera dei Deputati, nonostante l’impegno dei parlamentari Beni, Chaouki e Realacci primi firmatari.
A un anno di distanza le vittime senza nome continuano a essere tali, identificate da un numero. Non sono ancora state stabilite le procedure per il prelievo e la comparazione del Dna al fine di arrivare a un riconoscimento certo. Solo recentemente sono stati assunti impegni per arrivare quantomeno alla definizione di un protocollo. Ma decine di familiari ancora oggi non hanno un luogo dove piangere i propri cari.
Volevamo – avremmo voluto – che il 3 ottobre 2014 a Lampedusa si potesse stare tutti in silenzio, uniti nel ricordo e in una preghiera comune a tutte le religioni. Volevamo evitare le strumentalizzazioni e le passerelle politico-istituzionali e per questo in questi mesi abbiamo ripetuto l’appello al silenzio nel giorno dedicato alla commemorazione delle vittime del naufragio del 3 ottobre.

Perché pensiamo che ci sia un tempo e un luogo per ogni cosa. Questa era ed è la nostra idea di Comitato 3 ottobre. Un’idea evidentemente non condivisa dall’intero gruppo dirigente visto che – apprendiamo – il Comitato parteciperà a un dibattito-convegno proprio il 3 ottobre a Lampedusa con esponenti politici e istituzionali, contraddicendo lo spirito del movimento e negando il senso profondo della memoria e del ricordo. E apprendiamo anche che il 3 ottobre non sarà possibile fare quel rito comune che avevamo immaginato come momento altamente significativo dell’intera giornata di commemorazione. Due fatti che in un sol colpo svuotano di significato la giornata del 3 e tradiscono l’idea di Comitato che abbiamo.

Per questo abbiamo deciso di lasciare il direttivo del Comitato e la stessa associazione. Lo facciamo con una lettera pubblica per il rispetto che dobbiamo a noi stessi e alle tante persone che in questi mesi hanno sostenuto e condiviso le iniziative del Comitato per il diritto all’accoglienza. Un diritto nel quale crediamo profondamente e per il rispetto del quale continueremo a impegnarci.

Laura Biffi – Paola La Rosa – Simone Nuglio – Fabio Sanfilippo – Alice Scialoja

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

3 Commenti

  1. Mi dipiace molto che le cose siano andate così,sono certa della vosta buona fede ma quando ci si fida delle persone sbagliate queste sono le conseguenze.Forse c’era chi poteva aiutarvi bastava guardare “Oltre”.Magari è una piccola cosa ma quel giorno potremmo tutti accendere una candela e nel silenzio pregare, questo farà un rumore tanto assordante che qualcuno di buona volontà potrebbe sentirlo.Mary-Maria

  2. Il bel tacer non fu mai scritto! Anche quando c’è bisogno di silenzio x ricordare..prevale l’odioso rumoreggiare esibizionista che mortifica ogni forma di rispetto x le vite perse e soppravissute.

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