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Una carriera in tre ore Baglioni incanta il Palabam

Davanti a duemila spettatori appassionati il cantante non si è risparmiato In scaletta trentacinque pezzi, dalle prime hit alle creazioni più recenti

Una notte di note, e basta. Nessun fronzolo sul palco del Palabam: Claudio Baglioni ieri sera non si è certo risparmiato, regalando ai suoi fan tre ore di concerto e un repertorio di trentacinque canzoni, della grandi hit del passato fino alle creazioni più recenti. E per dialogare col suo pubblico non ha usato le parole, ma solamente la musica. Niente discorsi iniziali: quando ancora lo stage era velato da un telone bianco, il cantante romano è apparso sul palcoscenico in punta di piedi, entrando di lato, mentre iniziava, per l’appunto, Notte di note, il pezzo scelto per rompere il ghiaccio.

Tra la platea e gli spalti, poco più di duemila persone, circa la metà di quello che il palasport di Boccabusa avrebbe potuto ospitare. Il doppio sold out di Renga e quelli, già annunciati, di Cremonini e Antonacci, lasciano forse intendere che Baglioni non tocca le corde del pubblico moderno? Probabilmente non è così, anche se quella di ieri era una platea piuttosto matura, ma non poteva essere altrimenti, sia perché Baglioni ha toccato il vertice del successo tra gli anni Settanta e Ottanta, sia per i prezzi piuttosto elevati dei biglietti.

D’altra parte, i costi per portare in giro per l’Italia il ConVoi ReTour sono sicuramente imponenti: il gruppo di Baglioni è composto da 13 polistrumentisti, i carovanieri sono novanta.

Chi c’era, tuttavia, non se n’è pentito: quando partivano le note dei pezzi più famosi, gli appassionati scattavano in piedi cantando, ballando, muovendo ritmicamente le braccia, scattando fotografie e registrando filmati con gli smartphone. E’ stato così con E tu come stai ed anche quando, con solo l’accompagnamento della sua chitarra e delle quattro ragazze del coro, Baglioni ha attaccato Poster.

Il concerto si è dipanato lungo un filo conduttore che ha lasciato in fondo i pezzi da novanta, le canzoni sicuramente più attese da chi magari riascoltandole ha rivissuto momenti fondamentali della propria vita, i primi amori dell’adolescenza, l’incontro con la persona amata.

Così, con una raffica di hit, una dopo l’altra, sono risuonate nel Palabam Sabato pomeriggio, Viva l’Inghilterra, Questo piccolo grande amore, probabilmente la canzone più attesa. E, ancora, Strada facendo, La vita è adesso e Via, per concludere con Con voi, il pezzo che ha dato il nome all’intero tour.

Il tutto, in un’atmosfera che con giochi di luce di ogni colore, dal giallo al blu, passando per il rosso e il bianco, ha mostrato come la musica riesca ancora ad essere un grande spettacolo, non solo per le orecchie ma anche per gli occhi

Fonte articolo originale

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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