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Come si fa a raccontare un emozione?

Fedele cronaca. Ma non completa. Manca il racconto dell’emozione.

Già essere lì, nell’Aula Nervi, è qualcosa di speciale.

Non tutti, io per prima, erano già entrati in quel luogo, in cui si comprende perché anche un architetto moderno possa essere considerato un artista.

E così si rimane un po’ con il naso per aria a valutare come possa reggersi quella volta che ci avvolge come una conchiglia.

Poi arriva Claudio, così dal fondo, cantando, e sai che tutto andrà bene. Ti passa accanto. La voce c’è. Lui è Lui. Il suo pubblico è qui e subito gli dimostra che è pronto a condividere una grande serata.

Ma l’emozione diventa forte e potente durante il video messaggio del Papa. Le sue parole che dovremmo ascoltare più spesso, senz’altro, con maggiore attenzione.

Parole pronunciate con la dolcezza di un padre, il coraggio di un rivoluzionario e la forza del più grande leader mondiale di questi tempi.

Il Papa e Claudio. Nella stessa immagine. Singolare ed indimenticabile. Ogni canzone è un’emozione a sé ma questo è un concerto di Baglioni.

E’ sempre così, da sempre. Ma poi l’emozione ti colpisce come un pugno nello stomaco quando arriva il medico di Lampedusa. Il suo racconto ti inumidisce gli occhi e ti spalanca una voragine nel cuore. La scelta di quell’uomo, il suo dolore sei certa che non lo dimenticherai.

Lo capisci da quelli attorno a te che l’emozione non è stata solo tua, la vedi negli altri, anche nel racconto del cameraman che si è commosso già alle prove. Chissà qual è stata la scaletta. La sequenza corretta dei brani e degli interventi. Non lo saprei dire.

Vado di qua e di là, tra i ricordi. Così, come affiorano. E sono tutti emozionanti. La bravura di Gigi Proietti e di Beppe Fiorello. Altri attori, nessuno inadeguato. L’intervento di Erri De Luca. Asciutto e potente. Ancora parole del Papa. Lette o recitate. Parole che forse non avevo mai sentito o forse non avevo ascoltato. Pezzi di realtà che ci sembrano lontane solo perché noi non le vogliamo avvicinare.

E Lucia Annibali. Come si fa a non emozionarsi di fronte ad una donna che ti sta dicendo che ricorda il rumore del suo viso e delle sue mani “che friggevano”. E te lo dice guardandoti in faccia. Perché lei è più forte. Lei è quella che ha vinto. E non c’è film che possa rendere la stessa emozione. E, poi, l’emozione di Claudio, di spalle, accanto a quel figlio così bravo che ogni volta dimostra che l’essere così grandi, eppure tanto semplici, è un tratto comune di casa Baglioni.

E poi…chissà quante cose sto dimenticando! Certo i bambini. Il Papa e Claudio raccontano che i bambini di Bangui, si proprio loro, in questi giorni hanno deciso di lasciare una parte della somma, a loro destinata, ai bambini del centro Italia, colpiti dal terremoto. Il mondo va al rovescio. O forse queste sono le cose che potrebbero rimetterlo dritto. E allora il sentimento prevale.

E ti lasci avvolgere. Dalla musica, come sempre. Da quelle canzoni che tanto ami e a cui l’orchestra ed il coro danno una nuova veste.

Canti a squarciagola, ti alzi in piedi, le braccia verso il cielo in quei gesti che ormai sono simbolici in tanti brani. Sorridi alla persona che hai accanto da sempre. Insomma, ti godi e vivi un altro concerto di Claudio. Un’altra serata da archiviare tra i ricordi belli. Ma questa volta sai che sarà un po’ diverso. Perché non eri solo tu ed il tuo cantante preferito. Quello che segui da quarant’anni e che seguirai per sempre. Stasera lì con te e altre migliaia di fan, c’erano i bambini africani, i pescatori di Lampedusa, i terremotati di Norcia ed Amatrice, tutte le donne vittime di violenza e quel signore vestito di bianco che per ognuno di loro e ciascuno di noi ha una parola di speranza.

Lì tutti insieme per merito di quel cantante che per te ormai è, semplicemente, Claudio.

Lì tutti insieme a costruire quella speranza. E mentre nella testa ancora canti, sai già cosà ti rimarrà di questa serata: un’emozione.

E’ questo che AVRAI.

Nicoletta

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

6 Commenti

  1. Da sola a casa nel mio salotto di casa (purtroppo!) ma …….che emozione!!!!! Un sabato sera davvero magico e ti ritrovi a cantare le sue canzoni….come se qualcuno ti ascoltasse….come se tu fossi lì a condividere con tutte quelle persone le stesse emozioni….questo è il potere di Claudio…le sue parole ….la sua commozione…..è diventata la mia….la nostra….di tutti noi che lo seguiamo da tanto tempo …….lo adoro.. ed anche per “la mia promessa è AVRAI” . Per sempre con me…un piccolo Natale in piùùùù

  2. Ciao Nicoletta, buona giornata!
    Ho letto il tuo racconto… è vero, il mondo va a rovescio, intorno a noi c’ è una mancanza di valori e di sentimenti che sconvolge….
    Però un sabato sera, nel teatro più bello del mondo o nel tuo salotto seduta davanti alla tv, ti accorgi che è troppo bello lasciarsi travolgere dalle emozioni… ti commuovi ascoltando tante belle parole, le fai tue… ti lasci avvolgere dall’ incanto e della musica… e avviene il prodigio… il sentimento prevale……
    e ti ritrovi a cantare a squarciagola con le braccia rivolte verso il cielo quelle canzoni che hai sempre amato e che ancora adesso ti fanno sognare…… quelle del nostro cantante preferito…… il nostro amico di pensieri… il nostro sommo poeta…….
    per gli altri Baglioni….. per noi… semplicemente Claudio!!!!!!
    Un abbraccio!

  3. Grazie Nicoletta, non poteva essere descritta meglio la tua emozione provata durante quella serata magica e speciale… c’ero anche io in quella Sala dove, grazie all’amato Claudio e altre persone di buona volontà, musica, sentimenti, parole e gesti si sono trasformati in aiuti concreti per persone sofferenti.
    Ti mando un sorriso.
    Gigliola

  4. io credo che da ieri Claudio sia entrato davvero nella Storia . E un momento così emozionante come quando ha cantato Isole del Sud penso che difficilmente lo vivremo ancora in televisione.
    Immenso .

  5. A casa emozione diversa ma dirompente e indimenticabile. …”non c’è solitudine quando si è soli’…..mai con la sua musica e i suoi pensieri.
    Parole eleganti e perfette come un ricamo d’altri tempi…. come il nostro cantante preferito… come il suo grande cuore….bravissima Nicoletta….
    Per noi e per sempre….semplicemente Claudio….semplicemente Grande.
    Buona serata e grazie per il tuo racconto.
    Ti abbraccio.

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