Da Jovanotti a Baglioni per Lulù
Notizia inserita da: doremifasol in data 31/08/10 alle ore 10:50
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Niccolò Fabi, concerto per la figlia morta Da Jovanotti a Baglioni, in tanti sul palcoL'evento è legato ad una raccolta di fondi per un ospedale pediatrico in Angola. Jovanotti: Fabi ha fatto una cosa enormeROMA (30 agosto) - «Tutto quello che c'era da dire è stato già detto. Mi pare che la giornata stia cominciando nel modo migliore e andremo avanti fino a che avremo le forze per suonare»: Niccolò Fabi ha aperto così "Parole per Lulù", il concerto organizzato per ricordare sua figlia che proprio oggi avrebbe compiuto due anni. Sul palco, accanto a lui, c'erano alcuni dei suoi amici storici come Max Gazzè e Roberto Angelini che poi ha aperto intorno alle 15 il programma delle esibizioni.
Il concerto, legato a una raccolta di fondi per un ospedale pediatrico in Angola (dove opera l'Ong "Medici con l'Africa Cuamm), è stato organizzato al Casale sul Treja, in un parco alle porte di Roma che era il luogo prediletto dalla piccola. In poco tempo è stata allestita una struttura in un posto che ricorda i vecchi festival del rock, anche per l'atmosfera che ha avvolto tutti: andare oltre un dolore terribile. Oltre a Roberto Angelini, la prima parte del concerto ha visto in scena, tra gli altri, Pino Marino, Marco Fabi, Marco Conidi, Stefano Di Battista, Pier Cortese, Simone Cristicchi e Tosca e Paolo Vallesi.
«Niccolò Fabi ha fatto una cosa enorme - ha detto Lorenzo Jovanotti, uno degli artisti che, come Baglioni, Morandi, Mannoia, Ruggeri e tanti altri, si sono mobilitati per il concerto - Lo ammiro molto dal punto di vista umano, la comunità della musica è rimasta scioccata da quanto gli è accaduto, tirarsi fuori da un evento così è dura, figuriamoci per un artista che è una figura pubblica e che maneggia le cose della vita che sono l'essenza del nostro lavoro. Niccolò mi ha mandato un sms con la notizia della tragedia quando io ero a Los Angeles, non ho avuto dubbi nel decidere di venire subito in Italia. I musicisti si sono messi a disposizione e ringrazio Niccolò perché ci ha dato l'occasione di partecipare a un evento che ci connette con i valori fondamentali della vita». Per la sua performance Jovanotti, pur nel rispetto di un clima da "jam session", ha preparato una versione della "Donna Cannone" di Francesco De Gregori in chiave reggae e "Fango", un brano legato al ricordo del fratello scomparso.
Elisa: la mobilitazione dei musicisti dimostra che Niccolò ha seminato bene. Per essere al concerto, Elisa ha superato la sua fobia per l'aereo. «Ammiro la capacità di reazione di Niccolò - ha detto - In una situazione del genere pensare di organizzare una cosa così è straordinario. La mobilitazione dei musicisti dimostra che ha seminato bene e al tempo stesso che è bello fare cose dove ci sono tanti sentimenti. In passato sarebbe stato più difficile organizzare una cosa del genere, perché gli artisti vivevano in una situazione privilegiata, quasi in una torre d'avorio, mentre oggi il mestiere del cantante è tornato ad essere più artigianale».
Daniele Silvestri: Niccolò ci ha regalato una situazione speciale. Per Daniele Silvestri questa straordinaria partecipazione «è legata alla personalità di Niccolò e al modo in cui concepisce i rapporti umani e ha risposto a un evento così terribile. Ci ha messo tutti in condizione di vivere una situazione speciale in una situazione in cui pensare di organizzare un evento del genere poteva anche sembrare una follia». Fonte articolo - Home Page evento
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