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Anime in gioco – 1997

Anime in gioco è il 13° album da studio di Claudio Baglioni, pubblicato nel 1997 dalla Columbia. Il titolo prende spunto dalla trasmissione televisiva Anima mia, trasmessa su Rai 2 e condotta da Fabio Fazio, nella quale Claudio era ospite fisso e dove ha eseguito tutte le canzoni presenti nel disco, insieme ad altre non pubblicate.
L’album rappresenta una autentica rottura con la precedente discografia del cantautore romano. Non solo prima di allora non aveva inciso nessuna cover, ma in questo album sono presenti numerose canzoni del genere più corrivo, quasi tutte degli anni settanta, che erano l’argomento principale della trasmissione, quasi tutte lontanissime dallo stile musicale per il quale Claudio aveva conquistato il suo vasto pubblico. Il team di musicisti che lo accompagna è pressoché immutato, mantenendo dunque il suono dei suoi ultimi lavori, fino a fornire delle versioni in grado di nobilitare alcune canzoni che forse non potevano definirsi di alto livello qualitativo. Altrettanto si può dire di alcuni duetti (quasi tutti i brani sono cantati in coppia), laddove anche per alcuni dei colleghi presenti si tratta di una partecipazione atipica rispetto ai rispettivi standard musicali dei loro repertori. Nel complesso la maggior parte dei brani risente dell’atmosfera semiseria con la quale sono stati ripercorsi dieci anni di storia e di costume, con numerosissime citazioni disseminate qua e là tra gli arrangiamenti, non sempre pertinenti al tema della trasmissione.

Tracce
01. Ma che musica maestro
02. Anima mia
03. Orzowei
04. E la vita la vita
05. Heidi
06. Chissà se va
07. Donna Felicità
08. Obabaluba
09. Pippi Calzelunghe
10. El pueblo unido jamas serà vencido
11. Felicità tà tà
12. Buonasera dottore
13. Figli delle stelle
14. Sandokan
15. Il nostro concerto
16. Vieni via con me (taratapunzi-e)
17. Ufo Robot
18. La canzone intelligente
19. Na no na no
20. Giù la testa

I titoli qui riportati sono stati riscritti nel rispettivo titolo originale, correggendo quelli riportati erroneamente sulla copertina del cd.

Commenti sulle tracce

(1) (6) (11) e (16) sono state sigle iniziali di edizioni di Canzonissima. Claudio ne canta una ciascuna, nello stesso ordine, all’inizio di ciascuna delle quattro puntate della trasmissione, e le inserisce nel disco come brani di apertura di ciascuna facciata di un disco in vinile (che in versione limitata era stato comunque pubblicato). Le prime tre erano state cantate da Raffaella Carrà, l’ultima da Loretta Goggi. In questi brani partecipano ai cori gli autori della trasmissione, compreso Fabio Fazio che all’inizio di (1) introduce Claudio ironizzando sulla sua svolta artistica.

(2) è la famosa canzone de I Cugini di Campagna, anch’essi ospiti fissi della trasmissione, cantata da solo e riarrangiata in chiave jazz.

(3) è stato il tema dell’omonimo telefilm, scritto e cantato dagli Oliver Onions, e qui cantato con la soubrette Natalia Estrada.

(4) è stata una sigla finale di una Canzonissima, cantata da Cochi e Renato e qui cantata con Enzo Jannacci, uno degli autori. Questa nuova versione è arrangiata in chiave bossanova.

(5) è stato il tema dell’omonima serie di cartoni animati, il cui tema era cantato da Elisabetta Viviani.
(7) è stato un successo dei Nuovi Angeli, qui cantato con Roberto Vecchioni, che è uno degli autori.

(8) è stata la sigla del programma televisivo Due ragazzi incorreggibili, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, cantata da Daniela Goggi

(9) è stato il tema dall’omonimo telefilm di produzione svedese, cantato da Cristina Paltrinieri, qui riproposto in coppia con Riccardo Cocciante: è stato riarrangiato come una milonga fino a renderlo irriconoscibile rispetto alla versione originale. Cocciante si autocita ironicamente, facendo il verso alla sua canzone Margherita.

(10) è cantata insieme agli Inti Illimani che la scrissero nel 1973.

(12) è stato un successo di Claudia Mori, il cui testo è di Paolo Limiti. Una telefonata tra una donna e il suo amante viene mascherata in un dialogo con un uomo, che poi dà il pretesto a lui di uscire per andarla a trovare. In questa versione i ruoli dei due amanti sono capovolti, e la voce dall’altro capo del filo è di Sabina Ciuffini, una delle autrici della trasmissione.

(13) è stato un successo di Alan Sorrenti, qui ricantata con lo stesso autore.

(14) è stato il tema dell’omonimo sceneggiato televisivo, cantato dagli Oliver Onions. In televisione era stata cantata insieme ai Litfiba. Il riff che ricorre in questa versione è quello di Whole lotta love, cavallo di battaglia dei Led Zeppelin.

(15) il più grande successo del cantautore ligure Umberto Bindi è l’unica canzone fuori tema dell’album, essendo stata scritta nel 1960. Qui cantata con Orietta Berti, un’altra ospite fissa della trasmissione, sarà riproposta da Claudio negli anni seguenti in diverse versioni.

(17) è stato il tema della prima edizione della serie a cartoni animati Atlas Ufo Robot, prodotto da Vince Tempera, la cui voce era di Michel Tadini. Il coevo tema dal film Rocky, intitolato Gonna fly now, viene citato alla fine del pezzo.

(18) è stata la sigla finale dello spettacolo televisivo Il poeta e il contadino con Cochi e Renato. Qui partecipano ai cori i I Cugini di Campagna, che citano uno dei loro primi successi, Il ballo di Peppe.

(19) è stato il tema del telefilm Mork & Mindy, cantato da Bruno D’Andrea. In televisione era stato cantato con Jovanotti: in questa versione, riarrangiata in chiave reggae, partecipa Fabio Fazio che imita una serie di personaggi.

(20) è il tema dell’omonimo film di Sergio Leone. In televisione era stato cantato con Edda Dell’Orso, voce femminile della versione originale, la quale aveva preso parte anche alla canzone I silenzi del tuo amore, inserita nell’album di Claudio Un cantastorie dei giorni nostri


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