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Q.P.G.A. – 2009

Q.P.G.A. è un doppio album di Claudio Baglioni, uscito il 27 novembre 2009, contenente le rivisitazioni dei 15 brani di quello strepitoso successo discografico che fu il concept album Questo piccolo grande amore, con l’aggiunta di altri 37 brani inediti – alcuni nascono sulla base melodica dei precedenti – che completano le vicende della storia snodata attraverso le canzoni. Q.P.G.A. è infatti l’acronimo di Questo piccolo grande amore. Il tema, unico, narra le vicende di due ragazzi che sullo sfondo di una Roma degli anni ’70 vivono il primo grande amore, “quello che non dura tutta la vita ma che la cambia per sempre”, come detto dallo stesso Claudio Baglioni.

Alla realizzazione dell’album hanno partecipato 70 ospiti, tra cui grandi stelle come Andrea Bocelli, Mina, Giorgia, Riccardo Cocciante, Antonello Venditti, Jovanotti, Amedeo Minghi, Ivano Fossati, Alex Britti, Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Fiorello, Franco Battiato e Dolcenera, cantanti emergenti come Alessandra Amoroso, Giusy Ferreri, Noemi e tanti altri. Si stima che nelle prime due settimane di messa in commercio, l’album abbia superato abbondantemente le 100 mila copie. A maggio il disco supera le 185.000 copie vendute e viene così certificato disco di platino. Viene inoltre premiato ai Wind Music Awards 2010 nella categoria Multiplatino. L’album ha debuttato alla quarta posizione, posizione massima raggiunta dal disco per tre settimane non consecutive.

Non un remake, né la riedizione del disco del ’72. Anche se ci sono tutte le quindici canzoni di allora, naturalmente in una veste completamente diversa da quella originale. Non solo un “disco-storia”, anche se tutti i brani raccontano la storia di Giulia e Andrea: il primo grande amore, quello che non dura tutta la vita, ma te la cambia per sempre. Non una semplice raccolta di canzoni, ma l’inedito incontro tra molte forme musicali: ouverture, preludi, interludi, brani musicali, temi e melodie che si intrecciano e si rincorrono.

Un’opera.Opera popolare moderna, naturalmente. Una fusione di rock, pop, classico e jazz, per quanto riguarda arrangiamenti e sonorità. Un lavoro corposo, che si è alimentato con le parole del romanzo, le immagini del film e le emozioni dei concerti, nei quali le canzoni sono state eseguite dal vivo, prima di essere incise. Un doppio album letteralmente “straordinario”: fuori standard, fuori misura, fuori serie, fuori tradizione.

Un disco totalmente nuovo dal punto di vista musicale e letterario. Non una “semplice” riscrittura, ma una composizione musicale completamente rinnovata. Una partitura nella quale si fondono brani editi e inediti con brani e momenti musicali che nascono dalla contaminazione degli uni e degli altri. Temi melodici che vengono, di volta in volta, annunciati, abbozzati, suggeriti, sviluppati, enunciati, ripresi, smontati e rimontati. Strofe che diventano ritornelli, ritornelli che si trasformano in “ponti”, ponti che generano “frasi” e frasi che originano strofe, in un alternarsi, rincorrersi, perdersi e ritrovarsi di linee e spunti melodici, che si muovono attraverso un procedere e uno svilupparsi quasi sinfonico. Diversi caratteri melodici che – proprio come i personaggi della storia – cambiano posizionamento sulla “scena” della narrazione musicale, diventando, di volta in volta, protagonisti, antagonisti, comprimari, personaggi di seconda linea o semplici voci di coro.

Una nuova superproduzione, per un universo sonoro intenso ed appassionante nel quale la storia d’amore che ha appassionato più di una generazione trova, per la prima volta, tutto il respiro narrativo, l’ampiezza tematica e la profondità di campo che, fino ad oggi, aveva lasciato intravedere solo in filigrana e che solo un grande artefice e artificiere di sogni come Claudio Baglioni poteva rivelare.


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