Calibro 35 – Duel Beat – Napoli
3 Aprile 2014
C’è una cosa che gli italiani fanno meglio di tutti gli altri: le colonne sonore.
E non c’è nessuno che le sappia suonare meglio dei Calibro35.
Musicisti incredibili e strumenti vintage per ricreare una Milano vissuta tra cocktail e malavita, AlfaGiulia e Punt e Mes.
Il nuovo album “Traditori di tutti” è uscito il 21 Ottobre 2013
“I Calibro 35 sono un gruppo funk, jazz, alternative rock italiano formatosi nel 2007 a Milano. Il loro sound è ispirato dalle colonne sonore di molti film di genere poliziottesco tipici dell’Italia degli anni settanta.”
Anche se il filone cinematografico a cui si ispirano è completamente diverso,“Ricomincio da tre” potrebbe essere il titolo ideale per questo concerto: dopo due date annullate, una per un nubifragio e l’altra per neve, al terzo tentativo finalmente i Calibro 35 realizzano il colpo anche a Napoli.
Questa super-band, nata come progetto parallelo, è composta da Luca Cavina al basso elettrico (Transgender, Lindo Ferretti, Beatrice Antolini), Fabio Rondanini alla batteria (Niccolò Fabi, Roberto Angelini, Pino Marino), Massimo Martellotta alla chitarra e lapsteel (Eugenio Finardi, Stewart Copeland, Mario Pagani), Enrico Gabrielli su organi e fiati (Mariposa, Afterhours, Morgan, Vinicio Capossela, Muse, Baustelle), Tommaso Colliva ai controlli in regia (Muse, Franz Ferdinand, Gutter Twins). Dopo il primo disco omonimo (2007), nel 2010 pubblicano ben 2 album, “Ritornano Quelli Di…Calibro 35” e “Rare”, oltre a diverse colonne sonore per film (Said, Vallanzasca-Gli Angeli Del Male), fiction (Romanzo Criminale) e documentari (Eurocrime).
Non a torto considerati uno dei fenomeni più interessanti degli ultimi anni, riconosciuti a livello internazionale, apprezzati sopratutto oltreoceano, rappresentano ben più di una cover band di colonne sonore dei poliziotteschi anni ’70. Per i non amanti del genere è bene sottolineare l’eccellenza che si cela dietro le colonne sonore di quei b-movies: Ennio Morricone, Franco Micalizzi, Louis Bacalov, Piero Umiliani, Armando Trovajoli, Guido e Maurizio De Angelis per citarne solo alcuni.
L’originalità dei Calibro 35 sta, oltre nel riproporre in maniera egregia i classici del genere, anche nella produzione di pezzi “originali” ispirati direttamente a quelle sonorità, che non hanno nulla da invidiare agli originali dell’epoca. Come detto questa è una vera e propria superbanda, esplosiva nella dimensione live oltrechè eccellente da un punto di vista tecnico: Enrico Gabrielli, conciato come un Ramones, è un polistrumentista eccezionale; Massimo Martellotta sembra che al posto di una Telecaster Bianca abbia la Bouchet fra le mani; Luca Cavina guida col basso la quasi totalità dei pezzi e lo fa egregiamente; Fabio Rodanini è una macchina ritmica come poche, impressionante per intensità e personalità.
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