Dopo il sucesso mondiale di Bohemian Rhapsody, Netflix continua il filone biopic con l’uscita il 22 marzo di The Dirt, adattamento cinematografico dell’autobiografia best-seller dei Mötley Crüe, band hard rock che ha venduto più di 100 milioni di dischi nel mondo. Anche se ha fatto parlare di sé più per i suoi eccessi che per la musica. “È un’istantanea di quell’epoca, della nostra provenienza… Punk rock, British glam rock, heavy metal americano. Metti tutte queste cose insieme alla fine degli anni Settanta, e viene fuori Mötley Crüe negli anni Ottanta”, dice il bassista della band Nikki Sixx. Violenza, droga, alcool. Il film non risparmia scene tratte da episodi leggendari, come quello della band in tour con Ozzy Osbourne, il quale, a corto di cocaina, si butta a terra per sniffare una fila di formiche vive. Quel giorno, ha ammesso Sixx in un’intervista, “abbiamo capito che ci poteva essere qualcuno ancora più malato e disgustoso di noi”.