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Da Lampedusa al Kilimangiaro

Oriundo dell’isola, nato a Tunisi, vissuto in Francia, tornato nelle Pelagie: adesso una sua canzone è sigla del programma di Licia Colò

di Filippo Mulè (Giornale di Sicilia)

Da Lampedusa… alle Falde del Kilimangiaro. È lo straordinario viaggio musicale di Antoine Michel, cantautore estroso e talentuoso, il cui brano Sharabià è da quest’anno la sigla d’apertura del programma di viaggi e scoperte di Licia Colò, in onda ogni domenica alle 15.05.

Una gran bella vetrina, un salto di qualità, per un artista «di confine», la cui produzione rappresenta una miscela di suoni e linguaggi che attraversano tutto il Mediterraneo. Antoine Michel, nome d’arte di Tony Costanza, condisce le sue canzoni con influenze varie, dal vicino Maghreb fino al pop francese e italiano, passando per la sua terra d’origine, la Sicilia, e in particolare l’isola di Lampedusa, lo straordinario scoglio che divide il mondo occidentale dal mondo africano e mediorientale. Un’isola fatata che è fonte d’ispirazione, con il suo mare d’incanto e il suo sapore aspro. Lampedusa ispirò Domenico Modugno con Nel blu dipinto di blu, ora Antoine Michel ne canta la cultura dell’accoglienza e ne fa la capitale dei mondi diversi che s’incontrano. Francese, italiano, arabo e siciliano. C’è questo coinvolgente miscuglio linguistico nelle composizioni di Tony, oltre ad una sonorità africana che poi sfocia nel country e regala raffinati arrangiamenti. Sharabià, che ogni anno apre le giornate di O’Scià sulla spiaggia della Guitgia, racchiude suoni e ritmi. Ma perché Sharabià? «Nasce dalla mia famiglia – dice Tony, che è nato a Tunisi, poi s’è trasferito nel sud della Francia, prima di ritornare a Lampedusa -. I miei genitori iniziavano a parlare in siciliano, poi mi rimproveravano in francese, magari la carezza era accompagnata dall’arabo. Da questo miscuglio ecco Sharabià, una fusione di lingue».

E dalle Pelagie questo inno è arrivato Alle falde del Kilimangiaro. «Un anno fa Licia Colò è venuta a Lampedusa per realizzare dei servizi – racconta Antoine Michel -. L’ho conosciuta e ho voluto regalarle il mio ultimo cd dal titolo Yesss!!!. Avevo sempre pensato che le mie canzoni, e in particolare proprio Sharabià, fossero perfette per la sua trasmissione. Invece, niente. Un anno di silenzio. Poi all’inizio di settembre la telefonata inattesa: “Vieni a Milano, la nostra nuova sigla sarà tua”. Quasi non ci credevo. Per otto mesi Sharabià aprirà la trasmissione, diventerà un tormentone, sono felice».

Domenica scorsa Antoine Michel è stato ospite di Alle falde del Kilimangiaro. S’è esibito in diretta, coinvolgendo tutto lo studio. Poi è rientrato nella sua Lampedusa, tra il cielo e il mare, a dividersi tra la passione per la musica e il ristorante di famiglia, un vero tempio della ristorazione. Nascono così le sue composizioni, tra il vento dello scirocco e un prelibato piatto di cous cous di cernia. E fanno sempre centro.

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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