«Un pioniere, un viaggiatore, un visionario». Claudio Baglioni si definisce così. Cantautore, certo, ma dopo 44 anni di carriera e successi, anche parte di una carovana in cui trovano posto i milioni di fan che con le sue canzoni si sono innamorati, hanno pianto, fatto figli. Da questa consapevolezza è nato il suo ultimo album, “Con voi”, ma anche “Convoy”, convoglio, per l’appunto, carovana.
Ospite di Messaggero Tv Baglioni ha incontrato dieci fan in viaggio con lui da sempre. Ha risposto alle domande di Marco Molendini e anche alle loro, selezionate tra le migliaia arrivate alla redazione del Messaggero.it. Non si poteva che partire da questa sorta di rinascita che l’autore di alcune tra le più amate canzoni italiane sta vivendo. Con voi, infatti, è il primo album di inediti dopo dieci anni. Cos’è successo? «Dal 2003 ad oggi – spiega – c’è stato un percorso in cui mi sono riappropriato di una caratteristica che era quella dei miei esordi, in una piazzetta di Centocelle, in occasione del primo festival della canzone rionale. Un percorso lunghissimo per andare a cercare la mia vera natura: più autore o interprete? Dal 2003 fino ad oggi ho ricominciato a scavare quella attitudine. A cantare canzoni di altri, riformulare cose che avevo fatto, scrivere inediti».
Con voi raccoglie i brani anticipati dal 18 maggio scorso su iTunes, e anche i successivi titoli in lavorazione. Un rapporto speciale quello costruito da Baglioni con i suoi fan, rafforzato dai nuovi canali di fruizione della musica. «C’è una sorta di patto con me stesso di continuare fino al 2014 con la pubblicazione delle cose che farò. Ci sarà un altro “Con voi”, magari con un sottotitolo. Parallelamente porterò avanti un progetto di spettacoli dal vivo». Nei mesi di marzo ed aprile sarà in tour in mezza Italia. Tre le date a Roma: il 18, 19 e 20 al Palalottomatica.
I propositi di lasciare la musica, più volte confidati dal cantautore, sembrano fare parte di un capitolo chiuso. Oggi Claudio Baglioni è di nuovo impegnato con tutto se stesso nel suo lavoro. Ma di una cosa sembra ancora convinto: che il momento di fare un passo indietro non sia troppo lontano: «Il successo è quello che è accaduto, è davvero un participio passato. Quanto ha valore e senso continuare? Non si rischia di cadere in una sorta di ansia della durata senza esistere veramente? Spesso ci si prepara un gran finale… Penso che da un certo punto in poi sarà molto più probabile terminare. Quel giorno non è ancora arrivato, “Con voi” mi sta tenendo vivo e al centro della situazione»
Che bello viaggiare in terraferma. Pionieri nel pianeta delle emozioni ,….grazie alla magia delle tue composizioni.Cucaio, nn finiro’ Mai di sognare grazie a te.