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L’arte e la musica di Claudio Baglioni

Sandro De Bonis per doremifasol.org

L’arte è il gesto per eccellenza dell’umano; è segno di autocoscienza e nello stesso tempo, di conoscenza dell’altro nel mondo; è opera di comunicazione che crea comunità. L’arte è il modo di abitare il mondo proprio degli uomini, ma anche esercizio che ri-crea continuamente il mondo.

Per il filosofo C. Sini l’arte è articolazione, parola (azione) che chiama e lega, è atto che crea sintonia e condivisione, per questo l’arte si presenta come gesto musicale, voce che è convocazione ed interlocuzione, voce come segno messo in comune, traccia e nota sempre in transito. L’arte è segno del bisogno di bellezza che attraversa l’essere umano, una bellezza intonata e colorata, affascinante e mai scontata. L’arte è pratica infinita della parola, parola che abbiamo ereditato e che sempre rilanciamo come parola nuova.

Claudio con la sua musica ci mostra la stupefacente fenomenologia del sentire la bellezza della vita, segno di un movimento sonoro che scandisce ogni nostro passaggio come abitatori del tempo. Le parole dell’artista avvertono la presenza del sacro nel mondo, l’artista è la sentinella che sa ascoltare il battito profondo della vita; è colui che si prende cura e porta a compimento la bellezza nel quotidiano. Per questo l’artista è colui che inonda di bellezza il mondo, ecco perché l’arte sa raccontare “la bellezza di cui sono intrise le cose del mondo[1]. Lo sguardo dell’artista è attento e delicato, sa immergersi nella trama profonda del reale[2]. Allora la poesia è “canto di ciò che non deve finire(…) speranza stessa che tutto si possa rinnovare”[3]. L’arte ci ricorda che la vita è potenza rigenerante ed infinita, questo vuol che ogni giorno nel mondo sperimentiamo sempre qualcosa di nuovo.

La musica di Claudio è il grande racconto del legame che ognuno di noi ha con la vita, le sue parole in note sono un dire che accolgono e rilanciano la forza travolgente della vita. Per questo la musica ci apre e ci accompagna sempre nel rapporto coinvolgente con il mondo, l’artista diviene così il cantore che porta luce[4], segno che stupisce e rivela che la vocazione dell’umano è dire sì al viaggio della vita.

L’arte di Claudio è azione e creazione; parola che apre orizzonti di senso; parola che assume la postura del dire, per questo ha sempre da dire in ogni tempo. La musica diventa così arte che ispira e respira di noi, arte come invito alla riflessione e alla decisione, all’attenzione e all’azione. La musica di Claudio è bellezza che mette in scena l’operare stesso della vita; arte come articolazione di parole nuove; arte come parole accolte e rilanciate; arte come parole in-note custodite e donate; arte come battito e respiro; arte come danza e ritmo della vita di tutti gli esseri umani.

La musica di Claudio diventa così, il grande racconto della storia dell’umano, intreccio delicato e profondo che ogni giorno rivela il nostro essere nel mondo, espressione di una poesia che canta la nostra di vita.

Sandro De Bonis

  • [1]A. Romano, Musica e psiche, op. cit. 105
  • [2]51 Ibidem p 51
  • [3]Ibidem pp. 64-65
  • [4]A. D’avenia, L’arte fragile, come Leopardi può salvare la vita. Milano, Mondadori, 2016, pp- 50

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The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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