Cantando l’età del tramonto
«I vecchi subiscon le ingiurie degli anni, non sanno distinguere il vero dai sogni, i vecchi non sanno, nel loro pensiero, distinguer nei sogni il falso dal vero…» cantava Francesco Guccini nella sua “Il vecchio e il bambino”. Sono diverse le canzoni che guardano agli anziani e alla vita al tramonto con malinconia e affetto. Renato Zero ne portò una a Sanremo, scritta da Mariella Nava, “Spalle al muro”, in cui canta «Diranno che sei vecchio, con tutta quella forza che c’è in te. Vecchio, quando non è finita, hai ancora tanta vita, e l’anima la grida e tu lo sai che c’è». E Claudio Baglioni li immortalò in “Vecchi”, pare ispirata a una poesia francese: «I vecchi anima bianca di calce in controluce, occhi annacquati dalla pioggia della vita, i vecchi soli come i pali della luce, e dover vivere fino alla morte, che fatica…». Vecchi, giovani… perchè non ricordare anche Neil Young: «Vecchio, dai un sguardo alla mia vita, somiglia molto a com’eri tu. Ho bisogno di qualcuno che mi ami, lungo tutto lo scorrere del giorno. Ah, un solo sguardo nei miei occhi e ti accorgerai che è vero. Vecchio, ossserva la mia vita, somiglia molto a com’eri tu» (Old Man).
I vecchi è una delle mie canzoni preferite di Claudio, trasmette tanto, insegnamenti morali. Mi piace moltissimo la frase di Claudio della canzone I VECCHI LI PORTEREI TUTTI AL MARE… iL MARE PUò essere un posto per purificarsi e purificare…. IL MARE è VITA COME VITA SONO I SOGNI….
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