Stampa

Melissa, la groupie di Baglioni

122414017-0bea9b89-5a00-4e7f-aff0-397d644b0147

“Senza Claudio la mia vita sarebbe più povera”

di CONCETTO VECCHIO

Dal luglio 1991 lo ha visto in concerto più di 150 volte. Non ha mai perso un’apparizione in tv o un incontro con il “suo” cantante. E ancora oggi la signora Evangelista, di professione avvocato, quarantenne, sposata e con due gemelli, non perde occasione per ritrovarlo. “Passione? Di più: il mio è amore. I suoi valori sono sempre stati anche i miei”

LANUVIO (Roma). “Accadde tutto nell’estate del 1985, quella de La vita è adesso: avevo undici anni, ero in colonia, c’era una ragazzina che cantava Questo piccolo grande amore. Chiesi a mio fratello se conosceva un cantante chiamato Baglioni, ‘toh!’ disse, e mi prestò una musicassetta con i grandi successi. Eccola, è questa”. L’avvocato Melissa Evangelista, 40 anni, ti porge quella madeleine da mangianastri con la copertina ingrigita dalle stagioni. “Il primo concerto lo vidi il 3 luglio del ’91, al Flaminio, fu un evento perché segnò il suo ritorno sulle scene dopo anni, e lì ci fu la scoperta del divo: un’emozione così grande credo di non averla mai più provata. Gioia allo stato puro”. E da allora quanti spettacoli ha visto? Melissa a bruciapelo: “Più di centocinquanta!”.

Con la troupe di Repubblica tv attraversiamo la campagna romana per raccontare questa incredibile storia: la groupie di Claudio Baglioni che da trent’anni non si perde quasi un concerto, un evento, un’apparizione televisiva, una festa con i fan. Quando a dicembre Baglioni è stato ospite in redazione lei lo seppe all’ultimo, mollò tutti i suoi impegni in tribunale, saltò sul motorino e si fece 50 minuti nel traffico più caotico pur di salutarlo. È stata sei volte anche a Lampedusa, al festival Oscia, modulando le sue vacanze sugli impegni del divo. Una passione? “Di più” dice. “La passione è quella per una squadra di calcio. Il mio è amore”.

Davanti alla casa di Lanuvio ci viene incontro Pierpaolo, il marito. Hanno due gemelli belli come putti. “Quando conobbi Melissa le chiesi: ‘Ma io a questi concerti ti dovrò accompagnare?’. ‘No, ci vado da sola’. ‘Benissimo così’, dissi. E sorride indulgente. Lui ascolta rocker e metallari, la moglie solo Baglioni. Quando scoprì che il film del loro matrimonio era stato corredato da musiche di Eros Ramazzotti mandò indietro il dvd e pretese la sostituzione delle canzoni. L’ultima tournée, Convoitour, è iniziata a fine febbraio. Melissa ha già visto cinque concerti. Si piazza sempre in prima fila, nei posti da 80 euro. “Da lì capisco le emozioni che prova, lui sa che ci sono”. Sabato sarà a Livorno, con due amiche. “Quando ero ragazzina i miei mi dicevano che prima o poi mi sarebbe passata, invece è successo esattamente il contrario”.

Per anni e anni Baglioni è stato quello della maglietta fina, il cantore dell’Italia spensierata e intimista, lo ascoltavano i milioni di giovani da oratorio che poi votavano Dc, mentre giganteggiavano i cantautori dell’impegno o i poeti come Guccini e De André. Poi La vita è adesso rappresenta una cesura, i testi si affinano, volgono nell’ermetismo, anche la musica si fa più pop. La vita è adesso rimase primo in classifica per 26 settimane: un record ineguagliato. Oltre nel novembre 1990 vendette 200mila copie il primo giorno, 350mila nella prima settimana: fatto sta che Baglioni calca le scene da primattore da più di quattro decenni. Melissa si infervora: “La verità è che Claudio è stato sottovalutato, liquidato come il cantante dei buoni sentimenti, ma a 50 anni non si scrivono le canzoni come a venti. I suoi valori sono sempre stati anche i miei”.

Foto e VIDEO INTERVISTA CLICCANDO QUI

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

7 Commenti

  1. Come autrice della ” Baglionite ”, da qualcuno su citata, condivido in pieno che non ascoltare altra musica al di fuori delle note del Grande Mago non ci permette nemmeno di poter fare paragoni…. Ebbene io ascolto musica varia, prevalentemente italiana, apprezzo tantissimo il vastissimo panorama che la nostra bella musica ci offre, ma Claudio per me resta il numero uno. Ero bambina quando ho cominciato ad ascoltare le sue canzoni e ” strada facendo” (giusto x restare in tema), ho continuato a coltivare la mia passione x i suoi versi poetici… Ho un grande rimpianto, quello di non aver mai potuto incontrare l’uomo e l’artista in questione…. Ho assistito a diversi suoi concerti, l’ultimo quello col grande Gianni…. Ebbene, nel tempo non sono mancate occasioni per assistere ad altri concerti ma mi sono sempre tirata indietro perché sostengo che la partecipazione al concerto richiede trasporto nei confronti del tuo cantante preferito, devi poter cantare insieme a lui tutti i testi delle canzoni, devi sgolarti, urlare, saltare….Ecco, io tutto questo riesco a farlo solo con il mio Mago!!

  2. Ciao, ammetto di aver conosciuto Claudio Baglioni in età adolescenziale grazie a mio zio, sono cresciuto con i suoi insegnamenti che ci dona nelle sue canzoni, sposo in pieno la “baglionite” così citata nei post precedenti, anche se nell’insieme l’ho sempre reputata una fonte di vita.. un po come le emozioni che si riescono a provare nell’ascoltarlo in concerto.. “Gioie allo stato puro”. All’età di 16 anni iniziai a girare nelle discoteche insieme ad alcuni miei amici lavorando come dj.. ma il forte sentimento che mi legava a Claudio, decisi di mollare tutto e seguire molto la musica italiana, per non esagerare riuscivo ad ascoltare anche altri cantautori come Eros, Vasco, Carboni, ma nulla mi portava fuori dagli schemi come sentire le note del grande Claudio. Oggi ne ho quasi 42 di anni e non faccio altro che sentire il suo nuovo capolavoro “ConVoi” credevo di essere un caso clinico ma a conoscere la storia di Melissa mi fa stare bene, anzi mi fa credere il contrario. L’artista che è in se è un vero maestro di vita… Lo seguiro’ forever.

  3. Non mi piace questo modo di essere fans di Claudio… completa acriticità, addirittura non ascolta musica d’altri… Claudio dev’essere punto di partenza per la nostra creatività e per arricchire i nostri pensieri, non punto d’arrivo… Qui si fa di Claudio un Totem, non un interessantissimo essere umano.

    1. Condivido, l’idolatria è una degenerazione deviata della vera condivisone dell’opera di un artista, che sia un musicista, un pittore o qualunque altra cosa. Non ascoltare nessun altro tipo di musica impoverisce anche la percezione della stessa musica si Claudio: per quanto mi riguarda, ho compreso e apprezzato fino in fondo la sua arte anche definendolo per differenza rispetto agli altri!

  4. Cara Collega,
    devo ammettere che sei più “folle” di me che già pensavo di essere “grave”. La “Baglionite” colpisce ancora!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio