Baglioni e D’Alessio con l’AGCOM
L’AGCOM trova un nuovo alleato: la SIAE. E trova altresì un carico di nomi altisonanti da mettere a corredo dell’appello a favore della delibera che vede l’AGCOM titolare del diritto di chiudere un sito che si macchia di violazione di proprietà intellettuale. Artisti più o meno conosciuti, il cui elenco è comunque significativo. Firme per le quali i singoli potranno e dovranno ora rendere conto delle proprie posizioni sul tema.
Claudio Baglioni, Pippo Baudo, Fred Bongusto, Albano Carrisi, Caterina Caselli, Carmen Consoli, Paolo Conte, Lucio Dalla. E non solo. L’elenco vede anche nomi quali Gigi d’Alessio, Riccardo del Turco, Tullio de Piscopo, Francesco Facchinetti, Roby Facchinetti, Dori Ghezzi, Ricky Gianco, Fausto Leali, Paolo Limiti, Amedeo Minghi, Mogol, Claudia Mori, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Memo Remigi, Enrico Ruggeri, Antonello Venditti, Beppe Vessicchio, Edoardo Vianello. E per non farsi mancare nulla la SIAE aggiunge anche Alvise Borghi (già autore Mediaset) e Giancarlo Bigazzi (ex-Squallor).
Agli autori, la SIAE aggiunge infine case di produzione o associazioni quali EMI, FIPI, UNCLA, Coreografi Italiani, Clan Srl, Universal, Ricordi, Warner Bros ed altre ancora.
L’appello esprime un concetto estremamente chiaro riassunto nel principio per cui una libertà deve necessariamente terminare ove inizia un’altra libertà. La SIAE, che ricorda di essere stata fondata per porre le basi in Italia ad una coscienza pubblica del diritto d’autore, interviene ora sul caso AGCOM con un attacco frontale diretto ed inequivocabile:
Siamo Liberi:
- di non pagare la linea telefonica per accedere ad Internet? NO!
- di non pagare i pc, gli smartphone e i Tablet con cui navighiamo? NO!
Sappiamo:
- quanto le società di telecomunicazioni, i provider, i produttori di tecnologie digitali e le cosidette “Over the Top” fatturano anche grazie all’utilizzo di contenuti artistici? MIGLIAIA DI MILIARDI DI EURO!
- quanto fatturano pseudo imprenditori senza scrupoli che operano nel mondo digitale, evadendo ogni diritto, “alle spalle” di chi crea e investe nella produzione di contenuti? CENTINAIA DI MILIARDI DI EURO!
Ci chiediamo:
- cosa sarebbero la Rete e gli strumenti tecnologici per accedervi se nessuno creasse contenuti? UN DESERTO!
Il Provvedimento AGCOM:
- Non colpisce l’utente e non limita la sua Libertà
- Tutela i Diritti e quindi la Libertà di chi crea e produce Cultura
- Colpisce l’illegalità
- Dà sostegno al commercio legale di diffusione di contenuti digitali attraverso le reti di comunicazione
La SIAE si schiera pertanto al fianco della FAPAV e di Confindustria per appoggiare l’AGCOM nelle ore in cui la direttiva va in votazione per approvare o meno lo schema che dovrà in seguito diventare realtà con successiva valutazione nel mese di settembre. La “Notte della Rete“, nel contempo, ha dato voce al fronte opposto liberando con forza tutte le argomentazioni che utenti, artisti, politici ed esperti hanno sollevato contro l’approccio impostato dall’AGCOM sul problema.
Fateci una cortesia, smettete di produrre nuove canzonette così almeno nessuno più vi pirata! La Rete continuerà a crescere anche senza di voi e pochissimi ne sentiranno la mancanza.
ma…chissenefrega di questa gente. son cantanti…la norma colpisce anche me che per parlare di medicina metto una immagine presa dal Netter o stralci di pubmed.