Foto Baglioni e Prestigiacomo
La Prestigiacomo e Baglioni per Lampedusa
Dal ministro dell’Ambiente appello per fermare «le immagini dell’emergenza immigrati»
LAMPEDUSA – Isola “green” d’Europa, mobilità sostenibile, raccolta differenziata, piano colore e piano per il verde urbano. Una terra che “torna a vivere” e per questo si lega anche al messaggio della musica.
Dal 27 settembre al 1º ottobre torna infatti la manifestazione canora O’Scià, ideata e organizzata da Claudio Baglioni. Ieri sull’isola il ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo (i due nella foto), ha illustrato il primo piano di riqualificazione per Lampedusa e Linosa.
Il titolare dell’Ambiente ha lanciato un appello per fermare «le immagini di repertorio che fanno vedere l’isola solo per l’emergenza immigrati. Questo per Lampedusa è un danno grave. Le immagini da promuovere sono quelle del paradiso che rappresenta».
«Per Lampedusa – ha proseguito il ministro – è necessario un progetto all’altezza delle sue straordinarie risorse ambientali e paesaggistiche. Esistono le condizioni per fare delle Pelagie un polo naturalistico e turistico, un “arcipelago verde” europeo».
Il piano di riqualificazione del governo, da 26 milioni di euro, «rappresenterà il “masterplan” per la trasformazione e la valorizzazione dell’immagine e della qualità di Lampedusa». Secondo il ministro c’è la possibilità di avviare il piano «in tempi brevi».
Fra gli interventi il Piano del colore, la creazione di itinerari che esaltino i luoghi e i panorami, azioni sui servizi come la mobilità sostenibile e l’infrastrutturazione turistica legate alla risorsa mare. Il ministro ha quindi sottolineato il connubio con la musica e la necessità di «incrementare la sua vocazione a essere oasi di artisti e quindi di eventi attorno alla fondazione O’Scià di Claudio Baglioni».
«Sarà un’edizione – ha detto Baglioni – ancora più appassionata e intensa con la quale cercheremo di ribadire l’accoglienza dei profughi, la riconoscenza ai soccorritori e la solidarietà agli isolani che vivono una delle ore più difficili della loro storia».