Presentazione libro Valenti
COSE DELL’ALTRO MONDO – CONVERSANDO CON CLAUDIO BAGLIONI
Per comprendere meglio il taglio dato dal 40enne autore, bastera’ soffermarsi sul sottotitolo ovvero Tra musica, web e social network, storie di un viaggio oltre frontiera: questo suo saggio e’ in verita’ una introspezione virtuale.
Decisamente disarticolato, emotivamente fruibile, passionalmente vivo… questo e’ uno dei libri che ho letto con maggiore soddisfazione negli ultimi mesi: si parla ovviamente di comunicazione, della sua rapida e schizofrenica evoluzione (quasi a ritmo quotidiano e quasi mai in modo circadiano) e di come a questa ci si possa approcciare. E’ come un magma che lentamente scorre e mi ricorda quello che trovano i quattro di Ghostbusters, quando si immergono nelle fogne di New York … un ribollire pericoloso di emotivita’ che assurge ad entita’ unica. Come una novella sirena (proveniente dal mondo di Ulisse), e’ pronta ad ammaliarti, ma anche a risucchiarti al suo interno: quei brillanti colori e quel continuo luccichio che costituisce quel magma, sono sabbie mobili per la nostra fragilita’ umana.
Gianfranco Valenti ne e’ consapevole e (forte della sua esperienza di vita e lavorativa) si avvicina con sospetto alla cromaticita’ di Internet e lo fa facendosi guidare da un novello (ed anacronistico, almeno in fase iniziale) nocchiero come Claudio Baglioni: la conversazione tra loro non e’ salottiera e non rimane vittima di ricordi atavici o nostalgici, ma anzi e’ continuamente proiettata sul reale e su quello che scorre nelle strade, sia quelle ricoperte di bitume, ma anche in quelle telematiche ed incanalate sui moderni social network. Se Baglioni e’ il nocchiero, Vincenzo Mollica e’ l’imbarazzato (ma sincero) grande comunicatore dalla pipa in mano e dalla mantellina scozzese appoggiata sia sulle ginocchia che sulle spalle: la sua introduzione a Cose dell’altro mondo e’ garbatamente divertente e fa da contrappunto alla postfazione di Camila Raznovich, cosi’ da cercare di equilibrare il nuovo che avanza nel mondo della comunicazione, con quello che e’ stato il nostro recente passato.
Valenti non arriva a conclusioni, ma si limita a fotografare il lento scorrere (non sempre positivo) del mondo dei mass media: rispetto al sottoscritto che ha preso posizione sulla pericolosa illusione (congenita?) che il web offre se non si e’ ben temprati nel proprio progetto o approccio, l’autore di Cose dell’altro mondo cerca di far parlare i fatti e chiede anche al mondo accademico di sbilanciarsi. Solo con il conclusivo capitolo Vengo dopo il pc si abbozza una filiera di considerazioni che sono sempre poste con garbo ed assumono mai il tono del dogma o della verita’ incarnata: a stemperare il tutto, una sua personale doppia hit parade… da Quei due di Baglioni a Under my skin nella versione Bono & Frank Sinatra, da Madame di Renato Zero a Brown eyed girl di Van Morrison…
E’ stato scritto che in questo libro …Claudio Baglioni rappresenta l’asse verticale di questo testo, che anticipa in tal caso, il malessere della comunicazione on-line attraverso il brano Chi c’è in ascolto… Ma poi le cronache ci raccontano che lo stesso cantautore romano ha dichiarato …Da qualche tempo ho la possibilità di girare in mezzo alle strade del mondo, ai negozi del mondo: quando giri il mondo ti accorgi di quanto questo sia smisurato e vedi posti pieni zeppi di cose, consapevole del fatto che quelle cose hanno avuto o avranno un ruolo nella vita delle persone. Su Internet comincio ad avere, a proposito, qualche dubbio, perché è un mondo talmente grande, ancora di più del nostro mondo fisico che già è smisurato. Un mondo infinito e l’infinito sconvolge, inevitabilmente…
Dunque lodi a Valenti che ha scattato con questo libro una fotografia del reale su un ponte che pero’ e’ virtuale, posto tra noi e l’immaginario. Collettivo? Gianfranco Valenti e’ calabrese di Catanzaro e non americano di Boston. Si laurea al Dams, dopo studi in Giurisprudenza. Dopo una lunga gavetta in emittenti locali e web radio, approda a Via Asiago 10, storica sede di Radio Rai, dove collabora con Il Cammello di Radio2 e registra la trasmissione Il Cugino del Cammello. Si divide tra entertainment e web journalism. Ama molto la musica, ma di questo ne avevamo gia’ certezza…
Il libro prende spunto dal brano Chi c’è in ascolto (incluso nell’album Viaggiatore sulla coda del tempo), dedicato al malessere delle comunità digitali e l’incapacità di comunicare attraverso le nuove tecnologie: Lunedi’ 12 Dicembre alle ore 18 ne parleremo (io, il Valenti, Walter Savelli e Titti Giuliani Foti) alla Feltrinelli di Firenze.