Resoconti

Quando meno te lo aspetti

…proprio quando stavi perdendo la speranza

…e nemmeno volevi andarci a quel concerto!

Come si dice? La speranza è l’ultima a morire! Proprio come la speranza de “L’ultimo omino”la canzone di Claudio Baglioni. Ultima speranza, appunto, ultimo appiglio, cannone, round.

E chi più ne ha più ne inserisca.

Eccomi qui a ricredermi, a risciacquarmi gli occhi di quel canto-incanto e di un incantesimo che si era assopito, dileguato, sbiadito, sparito (quasi!).

Eccomi qui, da solo, disarmato e “innamorato” ancora di un fenomeno musicale un pò mago e un pò viaggiatore. E pensare che ero stato stesso io a criticare costui e la sua virata artistica verso rotte che non condividevo e che, sia chiaro, non condivido tutt’ora! Ma non  si può e non si deve sempre essere d’accordo a prescindere, e non si deve essere ultras di un musicista. Ciò sarebbe da esaltati, stupidi, sciocchi, non pensanti. Io seguo Claudio Baglioni dal 1982.
Avevo 9 anni. Caspita quanto tempo! Sono praticamente cresciuto con questo artista. Attraverso oltre 90 concerti (contando solo i suoi!), tutta la discografia in varie salse, edizioni, camminando lungo i binari del suo viaggio musicale. Solo in questo ultimo periodo avevo un pò messo da parte il mio cuore baglioniano. Sarà per la sua continua esposizione mediatica, cosa che in precedenza non aveva fatto. Sarà anche per le sue ultimissime produzioni non proprio palesate a mio avviso da sentita ispirazione, e vuoi, soprattutto, per le sue frequentazioni artistiche che francamente non condivido per nulla.

…e son convinto che in cuor suo nemmeno lui le senta “sue”, “vere”. Ma ogni tanto poi, pensavo anche che in 40 anni di carriera ci possa essere qualche basso, è ovvio. Ma questo “basso” era secondo me era quasi gratuito. Come se egli non facesse nulla per cambiar strada. Non so se mi spiego!?!

E se poi contiamo che l’ultimo album di reali inediti risale al 2003, allora c’è da preoccuparsi, al cospetto poi di sigle, siglette, inni, ineditucci, dediche, apparizioni tv discutibilissime (cosa che fa pensare, riflettere, dato che il nostro cantautore in certe trasmissioni ci sia non proprio come il cacio sui maccheroni … e che quando canta in queste, un pò lascia a desiderare.

Come se il problema fosse più che altro mentale e non vocale.) – Ma ora vengo all’attuale!

Il 27 scorso sono stato a Roma, al concerto del grande mago.

Ed è stato li che ho finalmente ritrovato “lui”.

Il vero lui!

Un grande artista, un enorme cantautore, una gran persona, capace di regalare emozioni indelebili, vibrazioni uniche e perle musicali indimenticabili.

Grazie Claudio! Grazie un milione di volte!

E scusa se ogni tanto dimentico che sei una persona in fondo.

Una gran bella persona…ma pur sempre persona.

Ora aspetto il grande ritorno discografico di inediti alla Claudio Baglioni.  Sono convinto che mi stupirai!

Con tutto il bene che posso!!!

Mariano Rongo alias Zorama

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

4 Commenti

  1. ho avuto la fortuna di essere a Roma per 3 giorni e mi sono regalata 3 concerti.

    Per me questo è stato il concerto PERFETTO …
    Sono d’accordo con te, Claudio è anche un uomo… MERAVIGLIOSO!!!
    AUGURI A TUTTI PER UN NUOVO ANNO, anzi un anno…. NUOVOOOOOO!
    Mirca

  2. concordo in pieno!!io l’ho visto ieri e stasera farò il bis!!concerto stupendo,scaletta ottima(a parte qualche canzone tagliata) e lui in forma!!!!stiamo tutti aspettando qualcosa di nuovo e sono sicura che l’attesa sarà ripagata!per il momento possiamo solo ringraziarlo per lo spettacolo stupendo che in questi giorni ci sta regalando!!!sfido chiunque a cantare per così tante ore tutte quelle canzoni che sono tutt’altro che semplici!!!!
    GRAZIE CLAUDIO!!!

  3. Hai ragione quando ci aiuti a non dimenticare che il nostro “Grande Mago” è prima di tutto una persona con le sue fragilità, le sue debolezze, i suoi vizi e le sue geniali virtù.
    In fondo lui come noi dobbiamo sempre essere lì “a chiedere perdono se non sono un uomo giusto ma sono giusto un uomo”
    Grazie Claudio!

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