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Casi: Stelle di Stelle

Stelle di stelle
Di Stefania Elefante

Da Amy Winehouse a Whitney Houston fino alla più recente scomparsa di Lucio Dalla: nel giro di pochi mesi il firmamento della musica internazionale ha perso più di una stella: morti premature e improvvise che ci hanno colto di sorpresa, come del resto accade sempre in questi casi, come se queste luci non si potessero mai spegnere, come se il destino della vita degli artisti potesse in qualche maniera sfuggire a quello che accomuna tutti gli altri uomini… ma in una certa misura, forse, è proprio così…

A questi pensieri, non ho potuto fare a meno di associare una canzone di Oltre venti anni fa, scritta da Baglioni e cantata insieme a Mia Martini, un’altra stella “bruciata” che continua a brillare anche a distanza di diversi anni dalla sua morte.

È proprio questa la metafora su cui si concentra l’autore di Stelle di stelle: quando alziamo gli occhi per contemplare il cielo stellato, vediamo il luccichio anche di quelle stelle ormai spente da lunghissimi periodi, la cui luce continua a propagarsi nello spazio, viaggiando nell’universo a causa delle enormi distanze che ci separano da esse; così per i cantanti, la cui voce continua ad accompagnarci anche quando loro non possono più cantare: in qualche modo sono riusciti a guadagnarsi quello spicchio di immortalità di cui si è sempre parlato nelle letterature di tutti i tempi, grazie a creazioni artistiche che proseguono a vivere come di vita propria anche dopo la morte di chi le “partorì”… e se il pianista del film dichiara che non vorrebbe mai che la sua musica vada dove non c’è lui, fortunatamente, invece, noi possiamo ascoltare ancora tutte le canzoni che ci hanno lasciato i grandi della musica: può finire il cielo?

Può fermarsi il mare prima dell’orizzonte?

Cinque Sono gli interrogativi presenti nel testo di Baglioni; il mare si estende anche al di là di quell’apparente linea di demarcazione così come i fiori recisi continuano ad emanare il loro profumo6 proprio come loro, gli artisti… che in fondo perciò non muoiono mai veramente.

A loro va il merito di rendere pressoché eterne le storie, i personaggi, i momenti che sono riusciti ad incastonare nelle proprie canzoni, loro che scesero dal palco a popolare i sogni della gente e riescono a suscitare ancora, nonostante tutto, le stesse intense emozioni…

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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