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Baglioni su Vasco: No comment

ROMA – Vasco Rossi il picconatore, ora fa a pezzi mezza canzone italiana. In un sabato uggioso, con molti suoi fan di fronte al computer per via della pioggia, ieri il Blasco ha postato sul suo profilo Facebook, conta oltre due milioni di contatti, la prima parte di quella che ha intitolato “L’altra autobiografia”. Una riflessione sulla forza delle canzoni ma anche un amarcord nel suo stile sugli incontri che in questi anni ha avuto con alcuni suoi colleghi: Claudio Baglioni, Amedeo Minghi, Piero Pelù. E sono parole di fuoco per tutti.

“Cosa fai, allora, quando incontri un cantante che consideri un perfetto imbecille per le cose che canta?” attacca Vasco “Quando ti trovi di fianco ad uno che, secondo te, dovrebbe andare a zappare la terra, piuttosto che continuare a frignare stupide canzoni che sono tutte la stessa lagna? Canzoni lagnose che non sopporti, ma non glielo puoi dire certo in faccia”, continua. “Allora lo guardi solo negli occhi, ma in un certo modo provocatorio ed inequivocabile, aspettando (e sperando!) che abbia almeno una qualsiasi reazione visibile, che dica anche soltanto una parola, per poter scatenare una battaglia dialettica, per fargli qualche battuta cattiva ma sincera, qualche critica impietosa ma oggettiva. Quando incontri un Baglioni, insomma, che per te impersona… che per te è l’emblema… delle musichette da sala d’attesa… Con testi che non raggiungono neanche il livello dei peggiori discorsi sul più e sul meno, infarciti dei soliti luoghi comuni, come quelli che si fanno per ammazzare il tempo quando si sta in fila alle Poste o che fanno tra loro le signore dal parrucchiere durante una messa in piega…”. Vasco poi ricorda di aver ascoltato le prime canzoni di Baglioni all’inizio della sua carriera “quando sembrava la brutta copia di Battisti”, e aggiunge: “Sarà forse per questo che lo hai preso subito in antipatia…”. Claudio Baglioni è stato informato dal suo entourage, ha letto le frasi che lo riguardano scritte dal Blasco su Facebook ma, richiesto di un commento, si limita ad un laconico “no comment”.

Più sintetica, ma se possibile anche più pepata, la parte che Vasco dedica a Piero Pelù. Parlando del leader dei Litfiba, il Blasco ricorda un incontro di qualche anno fa: “Allora, magari, ti ritrovi di fianco a Pelu’… e lo osservi un attimo. E pensi che ancora non hai capito se canta per scherzo e fa del rock per caso, o se in fondo si diverte soltanto… per sesso! Certo non hai ancora capito nemmeno un suo testo. Tutti quegli ululati poco funzionali e tutte quelle gratuite distorsioni vocali continue, che sottomettono il significato delle parole al solo fine dello spettacolo e della recitazione, sono tanto lontani dalla tua concezione di “canzone” e di “musica rock” che finisce che uno come lui, poi… ti sembra un UFO”.

Vasco recidivo. Esattamente un anno fa, era l’11 aprile 2011, il clamoroso precedente sempre via Facebook registrò uno sfogo contro Ligabue, un vero e proprio guanto di sfida: “Caro Liga, quando avrai scritto anche tu quasi 200 canzoni e avrai pubblicato 16 album inediti potrai essere messo sul mio stesso piano. Devi mangiare ancora un po’ di polenta prima di poterti confrontare con me”. La nota, pubblicata bene in evidenza nella bacheca del suo profilo sotto il titolo “Ho inaugurato la stagione del parliamoci chiaro e del parliamoci forte” era stata poi cancellata e smentita dalla portavoce del Blasco, Tania Sachs: “È comparso improvvisamente un post che secondo noi non è stato scritto da Vasco ed è quindi erroneamente attribuito a lui”. Insomma, un’intrusione nel sito, un hacker che aveva voluto tirare un brutto scherzo al rocker di Zocca.

Stavolta però è molto più difficile smentire quella che Vasco presenta come una sua autobiografia al vetriolo: Vasco scrive che l’apparente correttezza nei rapporti tra gli artisti italiani è solo di facciata, “è l’aspetto superficiale, l’apparenza, quello che si può intravedere attraverso la nebbia di questo buonismo, oggi tanto diffuso nell’aria della nostra musica italiana, che dice: “Siamo tutti amici, siamo tutti buoni e ci vogliamo tutti bene!”. Eh sì…! Se si va a guardare oltre, invece, se si alza il velo del politicamente corretto, ci sono poi le simpatie varie e le emozioni vive, le empatie autentiche, ma anche le profonde divisioni, le antipatie istintive… ed infine le competizioni vere e proprie”.

Antipatia vera sembra anche quella che Vasco nutre per Amedeo Minghi, che prima definisce “Wolfang Amadeus Minghi”, per poi aggiungere: “Può venirti proprio voglia di smontarlo un po’, di dirgli che la sua aria da fenomeno musicale e il suo modo di tirarsela ti fanno pena, che sono solo un triste squallore, il risultato di una presunzione eccessiva che ha perso ogni contatto con la realtà, quella vera. E sì… E alla fine glielo dici pure! E lui non fa una piega, resta sordo ed isolato nel suo mondo fatto di favole e di preghiere”. Una parola buona, in questo monologo come un fiume in piena, Vasco la ritaglia solo per Zucchero, che “si mette a competere con te a suon di dischi pieni di splendide ed orecchiabili… e travolgenti musiche, complete di arrangiamenti davvero ben confezionati. C’è sempre qualcuno che ti ritrovi regolarmente avanti nelle classifiche, e che raccoglie sempre un po’ più di pubblico di te nei concerti… e che vorresti strozzare!”. Segno evidente che anche i grandi, a volte, soffrono di invidia.

FONTE

redazione

La redazione di doremifasol.org e saltasullavita.com è composta da tanti amici ed appassionati della musica di Claudio Baglioni, coordinati dal fondatore e amministratore Tony Assante. Un grazie a loro per il lavoro e l'aiuto apportato a questo portale - Per scrivere alla redazione usare wop@doremifasol.org

4 Commenti

  1. “Eeehhhhhh ohhhh ihhhhh ehhhh”

    Battute a parte, Vasco è un personaggio importante ma credo non conosca attentamente la carriera di Baglioni, poi ovvio che sono di parte e sarebbe troppo facile lusingare chi piace e criticare i detrattori
    Forse e mi ripeto, non ha fatto attenzione alle musiche e testi del cantautore romano

  2. Triste, quello che ha scritto Vasco Rossi sui suoi colleghi è davvero triste e malinconico. Non te lo aspetti da uno che ha prodotto anche della buona musica e che fino al compimento del sessantesimo anno si era pure mantenuto, per così dire, nei ranghi. Quando si raggiunge quell’età si dovrebbero adoperare con maggior discrezione le parole, a maggior ragione dovrebbe farlo chi le usa nel suo mestiere e presuppone di farlo anche molto bene! Sembra che il grande Guru di Zocca si stia proprio annoiando ultimemente, allora io gli suggerirei di fare una piccola e semplice analisi statistica: provi a contare le parole che ha adoperato in tutta la sua produzione discografica (non penso che superino le 100 unità)e poi conti (se è in grado di farlo, tra un bicchere e l’al) le parole che ha utilizzato Baglioni in uno solo dei CD che compongono “Oltre”…potrebbe scoprire quanto ricca di possibilità sia la lingua italiana per chi la sa utilizzare con artistica maestrìa e forse andare un pò “oltre” anche lui, oltre gli “eh”..”te”…”e te”..”me” e poco altro!

  3. … adoro le canzoni di Vasco, come mi disse un amico anni fa: nessuno la racconta come Vasco… e penso che effettivamente nessuno racconti la vita come fa Vasco nelle sue canzoni… ma sono anche un accanito fan di Claudio, iscritto a Clab da oltre 10 anni… e non sto a dire cosa penso di Baglioni 😉
    Invece voglio esternare il sentimento di dispiacere che ho provato leggendo quelle parole rivolte non solo a Claudio. Nascono delle domande quali:
    – come può una persona che ha prodotto certe canzoni dire delle simili idiozie?
    – forse dietro c’è una sorta di campagna con risvolti mediatici avente lo scopo di salire alla ribalta per ragioni di promozione….?
    – Vasco ha dei problemi… ?
    … non trovando una risposta, il dispiacere lascia il posto ad una profonda delusione…

  4. Vasco si commenta da solo…non per la sua musica, devo dire bella, ma per come è lui e per come si permette di pontificare. Vi siete accorti che è l’unico che attacca gli altri? ricorderete tutti la querelle con Liga…Ma perchè non fai come gli altri grandi poeti italiani?Perchè non pensi a te e ai tuoi fans che ti adorano?e poi ci lamentiamo della violenza negli stadi?!? se c’è una cosa pura e pulita è l’arte e uno la cui vita non è certo un modello per chi lo segue sputa sentenze su chi non ha mai, dico mai, dato un filo di fastidio a nessuno. Ai concerti di Baglioni ci sono mamme e nonni coi bambini…..perchè è una manifestazione serena……per famiglie….non un inno alla droga….

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