Curiosità

Baglioni? Il mio idolo

osvaldo-supino-i-have-a-name-2392824_0x410Osvaldo Supino, intervista e nuovo singolo in esclusiva “I have a name

Vorrebbe duettare con Britney Spears e Pharrell Williams, non entrerebbe mai in politica e ha imparato ad essere più forte di chi lo critica come di chi lo ammira solo come icona gay. Osvaldo Supino è semplicemente orgoglioso di sè stesso come ci racconta in esclusiva nel suo ultimo singolo “I have a name”

Osvaldo Supino negli ultimi due anni ha collezionato 4 singoli e 1 EP nella Top10 dei più scaricati su iTunes, è l’unico artista italiano nominato 3 volte ai BT Digital Music Awards di Londra, ha raggiunto 2 milioni di visualizzazioni dei suoi video su YouTube e il suo ultimo video “Mannequinz” è stato eletto come uno dei 25 migliori videoclip dell’anno ai PIVI 2012. C’è chi lo esalta come icona gay, chi lo critica per la sua eccentricità. Ammirazione e riprovazione sono separati da un confine labile e l’orgoglio verso sè stesso oltre che tanta cura e dedizione verso ciò che fa sono le sue armi segrete per rimanere comunque in equilibrio in un mondo di giudizi troppo facili. Il suo nuovo singolo I Have A Name” è in rotazione radiofonica da martedì 5 marzo, distribuito da Believe Digital. In anteprima esclusiva lo presenta sul nostro sito.

Osvaldo, “I have a name” è un pezzo scritto e prodotto con Charlie Mason, già mentore di artisti del calibro di Miley Cirus, Sarah Connor,e cc. Come nasce l’incontro?

E’ una collaborazione nata due anni fa. Ho ricevuto una sua email in cui mi diceva di aver ascoltato la mia musica per caso su Youtube e di volermi fare ascoltare alcune cose che aveva scritto. All’inizio ho subito pensato a uno scherzo. Ha finito per produrmi tutto il mio primo disco, è una persona estremamente creativa ma che sa rispettare le idee degli artisti con cui lavora.

Tre artisti con cui ti piacerebbe collaborare e perché?

Pharell Williams perché lo trovo geniale. Ha un modo di fare musica totalmente fuori dalle righe. Britney Spears perchè è l’artista che in questi anni mi ha ispirato di più di tutti, ha un carisma straordinario. E poi Claudio Baglioni perché è il mio idolo da quando ero piccolo e non è stato un caso se sul palco di Trafalgar Square ho portato anche “Mille giorni di te e di me”.

La canzone che avresti sempre voluto scrivere?

“Man in the Mirror” di Michael Jackson

L’irriverenza ha sempre fatto parte dei tuoi brani come dei videoclip. Cosa aspettarci dal prossimo singolo?

L’ho girato a Londra. E’ stata un’esperienza unica nel suo gener, il video è legato a una storia realmente vissuta. Ho preso tantissimo freddo, ma non mi sono fermato un attimo durante i 4 giorni di shooting, volevo essere sicuro che ci fosse tutto.

Parlaci di “I have a name”, come è nato?

E’ stato il primo pezzo che ho ascoltato quando ho iniziato a lavorare a questo disco, mi avevano colpito molto i tamburi così insistenti su una melodia così delicata. A distanza di qualche giorno ho chiuso una storia molto importante. E’ stato un periodo di forte crisi per me e per mesi ho sospeso qualsiasi attività perché non mi sentivo pronto a fare musica. Poi quando dopo tempo ho riaperto tutto il progetto, rileggendo il testo mi sono accorto che in ogni parola c’era la mia storia, ciò che stavo realmente vivendo. La mia musica è stata sempre una fotocopia della mia vita:è  un pezzo che parla di essere veri con se stessi, di essere orgogliosi di ciò che si prova anche se le cose non sono andate come si sperava. Bisogna avere dentro di se “un nome” che ti spinge a reagire a tutto a testa alta.

Prossimi progetti?

Il nuovo disco uscirà a fine aprile, il tour a inizio estate. E’ un lavoro più maturo, ricercato, molto più voluto dei precedenti.

In un’intervista hai dichiarato che butteresti dalla torre Lady Gaga, eppure il tuo stile la ricorda…

Io adoro Lady Gaga, penso sia estremamente talentuosa non solo sul palco ma anche nella scrittura. Ultimamente però si ha la tendenza a collegare a lei qualsiasi stranezza o eccentricità. Puoi mettere un giubbino di pelle, o semplicemente girare in slip e sentirti dire “ah! Very Lady Gaga!”

C’è poi chi ti paragona a Immanuel Casto. Sei d’accordo?

Io e Manuel abbiamo due percorsi totalmente differenti. Chi ci paragona è perché si ferma probabilmente all’immagine delle ballerine seminude che mettiamo nei video, senza approfondire la linea musicale, i testi e le esperienze che ci hanno portato ad esprimerci così. Ho grande rispetto e stima per il suo lavoro e per ciò che ha realizzato.

Sei considerato un’icona gay, mai avuto problemi di omofobia, discriminazioni?

Probabilmente ai miei inizi, quando ero più piccolo risentivo molto di più delle offese, ma con il tempo ho imparato a credere di più in me stesso e oggi so difendermi e proteggermi. Non ho l’abitudine di attribuire una scelta o un rifiuto a ciò che sono e rappresento, forse perché vivo in maniera veramente serena la mia realtà tanto da non sentirmi addosso motivazioni per essere discriminato.

Entreresti mai in politica?

Politica? Mai. La musica è fin troppo impegnativa. Però una legge contro l’omofobia e il riconoscimento delle coppie gay ci vuole e mi auguro davvero che arrivi presto.

Sul web agli elogi si alternano numerose critiche, dicono che tu sia un progetto costruito a tavolino, un fenomeno trash, ecc. Cosa rispondi?

Fino a poco tempo fa mi arrabbiavo molto perché mi chiedevo come mai la gente invece di dare giudizi facili non riconoscesse quanto lavoro, studio, determinazione ed energia c’è dietro a un progetto. E’ vero il mio è un progetto a tavolino nel senso che c’è attenzione, dedizione e ricerca di evoluzione continua. Nulla è lasciato al caso. Dopo infiniti sforzi però ho capito che piacere a tutti è impossibile e che la cosa per me importante è semplicemente continuare a fare musica ed essere me stesso. Sento che non devo farmi prendere da queste paure, e che io venda 1 o 10.000 copie quello che deve contare in primis è il giudizio che do io a me stesso.

Giuditta Avellina / Twitter @GiudittAvellina

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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