ConVoi – L’origine (parte 4)
DAL FACEBOOK UFFICIALE di CLAUDIO BAGLIONI
E poi la tv era qualcosa che ti teneva chiuso in casa e noi di stare in casa non ne volevamo sapere: volevamo uscire! Allora la distanza tra le genitori e figli era molto più grande di oggi. Incolmabile.
Nessuno voleva stare con i propri genitori.
Non ci parlavamo.
Era inutile: tanto non ci capivamo.
E non perché non volessimo capirci, ma perché il mondo come lo vedevano loro e quello che vedevamo (e volevamo) noi, erano così diversi che era impossibile trovare dei punti di contatto.
Noi li consideravamo vecchi, e magari non avevano nemmeno passato i quaranta; e loro ci consideravano dei pazzi, “fuori di testa”, persi dietro a fantasie che non ci avrebbero mai portato da nessuna parte.
Per questo la parola “libertà” animava quasi tutte le canzoni e ci faceva vibrare ogni volta che la sentivamo o la cantavamo: perché aveva un senso molto diverso da oggi. Era un’urgenza.
Qualcosa di cui sentivamo di non poter fare a meno. Era questione di vita o di morte. Non esagero: o trovavamo il modo di renderci liberi o avremmo finito col soccombere e fare la vita dei nostri genitori. Una vita che a noi sembrava non avesse senso.
Volevamo morire giovani, ma non nel senso di morire presto.
Ma nel senso che, anche a cento anni, la morte ci avrebbe trovati ancora giovani. (segue…)
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