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In download su iTunes, il nuovo singolo di Claudio Baglioni ISOLE DEL SUD. Da ieri in rotazione radiofonica su Radio Italia. Eccovi il testo.

C’è uno che guarda avanti
e come è duro stare in tanti
sulla barca del futuro
viene via dal sud
il vento contro
ma non c’è un viaggio
se non c’è un miraggio
che ti si fa incontro
se si va per mare non vuol dire
che la promessa di una terra
sia davvero poi la terra promessa

isole del sud che sono sole
e sole in mezzo al blu e bianco sale
sale ancora più in alto il mare
e in alto mare giù un tuffo al cuore

c’è un altro che guarda indietro
è appena andato e dietro il vetro
fissa il solco del passato
se ne va nel Nord da solo a bordo
ma non c’è un luogo dove non c’è un rogo
dentro ad un ricordo
ma si va per fare o per sapere
se in questo mondo il sogno di una vita
sarà mai una vita da sogno

isole del sud sotto la luna
e l’una e l’altra giù in preda ai venti
venti mila e più leghe dal fondo
e in fondo sorge su un altro tempo
un tempo, un mare, un uomo sa
che non si può fermare
se uno arriva un altro va per non tornare
in ogni tempo, in ogni mare, in ogni uomo
che è fatto di avvenire
perché partire è vivere e un po’ morire

CORO:
siamo quelli che non sono mai
né là né qua vite a metà
noi siamo acqua

perché partire è vivere e un po’ morire.

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The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

4 Commenti

  1. Domanda ai moderatori o a chi ne sa più di me: io la radio la frequento poco, purtroppo, ma leggo che ISOLE DEL SUD (come le altre precedenti) è in rotazione radiofonica su Radio Italia, è ben specificato.
    Vuol dire che quella radio ha l’esclusiva per trasmettere Claudio come Itunes per vendere? Cioè che nessuna altra radio trasmette i singoli di Baglioni? Perchè pazienza le vendite digitali (anche se chiudersi la porta per Amazon, l’altro gigante del settore..già è un errrore) ma se anche per le radio valesse l’esclusiva (cioè niente RDS, RADIO RAI, etc. ) mi sembrerebbe un gran bel autogol di marketing!!

  2. Beh, io tutti quelli che stra-criticano un po li capisco…. Oggi siamo abituati a ne altro no?…. Emma, Mengoni, canzoni che parlano di “tutti i laghi, tutti i luoghi, tutti i non so che….” e che poi vincono addirittura il festival di sanremo. Mi pare perciò ovvio che canzoni come isole del sud possano sembrare brutte, lagnose e che piu ne ha più ne metta.
    E poi ricordate i commenti appena uscito Oltre? Ho più di 40ani e mi ricordo bene cosa si diceva allora, Oltre è diventato quel che è diventato nel tempo dopo che tutti abbiamo masticato le canzoni, a parte quelle due o tre perle….
    Il problema piuttosto, secondo me, è accettare che il Baglioni di oggi è diverso dal Baglioni di allora e del resto come potrebbe essere il contrario dopo 40 anni di carriera?
    A me non dispiace e in ogni caso non esiste paragone fra la sue “canzoni” sempre ben curate , ricercate, e ciò che ci riserva la musica italiana oggi.

    1. Che significa, ma siete tanto talebani sapete? Dunque, se qualcuno tra noi “baglioniani” critica le ultime produzioni perchè vivaddio non le sentiamo, non ci emozionano, diventiamo immediatamente dei cani infedeli, seguaci delle Emme Marroni e dei Mengoni..ma per piacere!!
      Assomigliate tanto ai barbuti dalla mente aperta che governano nella penisola araba, vi rendete conto?
      Nessuno qui mette in conto che la produzione media di Claudio attuale sia comunque superiore a quella di Marco Carta o altri imitatori di cantautori…ma non tirate fuori questi paragoni oppure che “Claudio non può essere quello di 20 o 30 anni fa”!!
      Ovviamente non può, ma questo non lo esime dall’entrare ed essere soggetto a critiche.
      Isole del Sud tutto sommato non mi dispiace, ma, sulla falsariga di Requiem oppure Per Incanto o per Amore, sono canzoni che rasentano l’effetto “lagna” purtroppo. Almeno nel ritornello, perchè l’incipit lo trovo buono invece.
      E non mi convincerete che canzoni come i Vecchi oppure Uomini Persi, che hanno la stessa lentezza e solennità, davano la stessa impressione: manca quel fuoco melodico in più nel ritornello che allontanava l’effetto noia (o lagna per chi è più cattivo e diretto) che invece ritrovo nelle canzoni citate.
      Ma sto benl lontano dai Carta e dai Meneguzzi vari…

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