Testo L’ultima cosa che farò
Testo del sesto singolo L’ultima cosa che farò di Claudio Baglioni. Grazie a Maria Palma per la trascrizione.
Sesto inedito del progetto ConVoi – di Claudio Baglioni, da martedì 23 luglio disponibile su I-Tunes!
Dopo lo straordinario successo dei cinque precedenti inediti “CON VOI”, “DIECI DITA” , “E NOI DUE LA” , “E CHI CI AMMAZZA” e “ISOLE DEL SUD” arriva “L’ULTIMA COSA CHE FARO’”.
Il brano ha un’anima rock, annunciata da un graffiante riff di chitarra elettrica, e sostenuta dall’energico pulsare di basso e batteria. È un brano sulla rivincita e il riscatto. Una canzone dedicata a quanti avevano deciso di non volare per non cadere e di non guardare per non vedere, ma si sono resi conto che, anche se non hanno trovato la forza di vivere per un’idea, possono ancora trovare il coraggio di morire per una “dea”, la donna-natura della loro unica liberazione e ribaltare il risultato nella partita con il destino. Fosse pure l’ultima cosa che faranno.
L’ultima cosa che farò – Testo e musica di Claudio Baglioni
che batte uguale sia coraggio che paura
son stato qui libero e servo
coi piedi in casa e con la testa all’avventura
con la mia età stretta tra i denti
e un gusto di rivolta o di rassegnazione
tranquillità di quei perdenti
che la speranza è diventata un’ossessione
illuso o no, ladro di stelle
o forse un uomo nuovo sulla vecchia Terra
intruso un po’ nella mia pelle
un buon soldato in mezzo a una cattiva guerra
io non guardai per non vedere
sorriso sulla bocca e in gola tanta rabbia
e non volai per non cadere
da solo mi son chiuso a chiave in una gabbia
io verrò a sciogliere le labbra di vulcani
e quelle nostre con te
salirò le schiene degli oceani e sulle nostre
io ti inseguirò negli occhi di uragani
io verrò tra braccia e gambe di torrenti in piena
e tra le nostre con te
scenderò le vene di altopiani
e nelle nostre poi ti sfiorerò le mani appena e morirò
l’ultima cosa che farò
ho avuto sempre più un muso di cane
mai troppo santo e troppo poco peccatore
cresciuto su ad acqua e pane
il vento fu un poeta e il mare un suonatore
non cominciai per non finire
un semidio e un uomo intero e un solo specchio
e non amai per non soffrire
ho letto lo spartito ma ho suonato a orecchio
io verrò a sciogliere le labbra di vulcani
e quelle nostre con te
salirò le schiene degli oceani e sulle nostre
io ti inseguirò negli occhi di uragani
io verrò tra braccia e gambe di torrenti in piena
e tra le nostre con te
scenderò le vene di altopiani
e nelle nostre poi ti sfiorerò le mani appena e morirò
se non ho vissuto di un’idea
morirò di te mia dea
e quando avrò compiuto la mia odissea
sarà l’ultima cosa che farò
io verrò a sciogliere le labbra di vulcani
e quelle nostre con te
salirò le schiene degli oceani e sulle nostre
io ti inseguirò negli occhi di uragani
io verrò tra braccia e gambe di torrenti in piena
e tra le nostre con te
scenderò le vene di altopiani
e nelle nostre poi ti sfiorerò le mani appena e morirò
l’ultima cosa che farò
l’ultima cosa che farò
l’ultima cosa che farò
spero che quelli che mettono i pollici in giu spieghino anche le loro motivazioni ^^
Bravo Claudio ogni singolo migliori sempre con questo siamo ai livelli migliori.
io l’ho sentita stamattina su radio Italia, bellissima
Testo notevolissimo… peccato non sia ancora riuscito ad ascoltare la musica!