Claudio Baglioni, quarantacinque anni di “Solo”
Tra i numerosi dischi che in questo 2022 celebrano un importante anniversario, troviamo anche “Solo”, il settimo lavoro in studio di Claudio Baglioni, rilasciato l’11 gennaio del 1977. Si tratta del primo progetto in cui l’artista romano realizza testi, musiche e produzioni completamente in prima persona, in modo da sottolineare anche professionalmente il concetto espresso nel titolo.
Quarantacinque anni e non sentirli, per quello che possiamo considerare un vero e proprio concept-album sul valore profondo della solitudine, sensazione che si è voluta ricreare anche nella scelta della copertina, che ritrae il cantautore di Centocelle in un luogo buio, illuminato in viso da una luce rossa. A trascinare commercialmente questa opera, è l’omonimo singolo divenuto uno dei suoi evergreen.
A sette anni dal proprio debutto discografico, Claudio Baglioni si conferma un abile cantastorie, confermando il successo abbracciato con i precedenti “Questo piccolo grande amore” del 1972, “Gira che ti rigira, amore bello” del 1973, “E tu…” del 1974 e “Sabato pomeriggio” del 1975. In scaletta nove brani inediti, più “Gesù caro fratello”, già inciso da Mia Martini sei anni prima.
Tra gli altri episodi eccelsi, segnaliamo “Quante volte”, “Gagarin” e “Puoi?”, canzoni meno conosciute del suo repertorio, ma che meriterebbero di essere rilette, rivestite e riadattate a sonorità più contemporanee. In conclusione, possiamo considerare “Solo” come un disco di transizione, che lo porterà di lì a poco a scrivere ulteriori e indelebili pagine della musica leggera italiana.
Solo | Tracklist e stelline
- Gagarin ★★★★☆
- 200 lire di castagne ★★★☆☆
- Solo ★★★★★
- Romano male malissimo ★★★☆☆
- Gesù caro fratello ★★★★☆
- Nel sole, nel sale, nel sud ★★★☆☆
- Strip-tease ★★★☆☆
- Il pivot ★★★☆☆
- Quante volte ★★★★★
- Puoi? ★★★★☆
By Nico Donvito per recensiamomusica.com
le stelle lasciamole agli alberghi…sono tutte perle preziose, tutti piccoli capolavori!
W il Grande Mago, il grande genio!