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Claudio Baglioni: “Mi rimetto in Cammino”

Claudio Baglioni: “Canzoni liquide e un tour-carovana: mi rimetto In cammino”

di Cinzia Marongiu

Sopravvivere al proprio mito non è mai facile. Figuriamoci prenderlo in contropiede, scartarlo e magari fargli pure un tunnel beffardo, prima di raggiungere una nuova meta. Claudio Baglioni lo sta facendo, determinato ma sorridente, senza tirarsela ma tirando dritto, come usa fare chi ha troppa voglia di tuffarsi nell’ebbrezza del fare per fermarsi ai proclami.

Il suo fare si chiama Con Voi ed è un progetto rivoluzionario perché “prevede l’uscita di brani inediti, uno ogni due settimane, sulla piattaforma digitale di iTunes. Insomma, il disco con il suo lungo percorso di composizione, registrazione e lancio non c’è. Al suo posto invece ci sono canzoni contemporanee perché respirano il clima e gli umori del momento in uno scambio anche creativo con il mio pubblico. Ma ci sono anche la voglia di stupire e di emozionarsi ancora e soprattutto la voglia di prendersi un po’ di libertà”.
 
Libertà anche e soprattutto dalla discografia e dalle sue leggi? Se non addirittura ribellione?
 
“Direi che ribellione tra virgolette ci sta bene visto che ci ho messo un anno a convincere i miei collaboratori ad accettare questo nuovo punto di vista. Che poi è quello di un autore che può modificare via via il suo percorso. L’idea di rovesciare i tempi, di sentirsi artigiano nella propria bottega, di respirare l’aria della fucina, del laboratorio creativo, di sperimentare un modo nuovo di raccontarsi senza i lacci dei tre minuti a pezzo e dei tempi biblici di produzione”.
Parla proprio così, Baglioni. Con quella sua voce gentile che sa sorridere, con quel suo modo di accarezzare le parole che sembra già una nuova canzone. Il suo ultimo pezzo che è anche il nono del progetto Con Voi si intitola In cammino (il video lo potete vedere qui in esclusiva per Tiscali).
 
Un tema che ricorre nella sua discografia quello del viaggio, dai tempi di Strada facendo. A che punto è di questo lungo percorso esistenziale?
 
“Per me vale l’idea dell’andare, del non restare fermi, del viaggio di pensieri, ricordi e suggestioni e non necessariamente fisico. Non ha importanza dove si arriva, il gusto è proprio quello di andare. È così che sfogo la mia irrequietezza e la mia inquietudine. E in effetti anche l’idea di questo imminente tour che forse sarebbe meglio chiamare tourbillon vorticoso è proprio quella del convoglio che si mette in cammino”.
 
Già. Nove concerti in dieci giorni: roba da stendere un ventenne. Mi spiega l’idea del Con Voi Tour?
 
“È quella della carovana che si mette in moto e fa del suo andare un’esperienza di vita. È l’idea del nostro stesso mestiere fatto di compagnie di viaggiatori e musicisti. Ci muoveremo il 10 ottobre da Torino fino alla Sicilia, nove tappe per altrettanti concerti (Torino, Padova, Bologna, Firenze, Napoli, Pescara, Bari, Catanzaro, Enna), 40 camion che faranno anche da scenografia e tutto da montare e smontare al momento. Un tour agile proprio come le canzoni che vuole raccontare, senza il montaggio del palco tradizionale così come senza l’apporto del disco da promuovere. Un tour senza fiato per combattere quella sensazione di pigrizia e apatia che si respira in giro. Basta, diamoci una scossa, scrolliamoci di dosso la lagna”.
 
Faticosissimo?
 
“Fatica e sacrificio non si sentono se la tua benzina è l’adrenalina mista all’entusiasmo. Il nostro è un mestiere pubblico che si fa in mezzo alla gente. Perfino un timido come me l’ha capito”.
 
A proposito di timidi a oltranza, cosa ne pensa della recente vicenda di Lucio Battisti, il cui corpo è stato portato via dal cimitero e sottratto all’affetto della gente? E poi è vero che da ragazzi stavate per girare un film insieme?
 
“In effetti c’era un copione pronto, una di quelle storie da borgata romana, un film non musicale e piuttosto duro. Una sorta di Romanzo criminale in cui uno di noi due sarebbe pure morto ma poi non se ne fece nulla. In quanto alla vicenda di oggi è qualcosa di personale, che riguarda i suoi cari. Penso che tutti gli ammiratori di Lucio possano comunque andare a fargli visita con il cuore, ascoltandolo o magari eleggendo un luogo dove portargli preghiere e pensieri in una sorta di pellegrinaggio laico”.
 
Uno dei posti in cui ha più combattuto la sua timidezza è la tv. Il successo di Anima Mia accanto a Fabio Fazio fu clamoroso, così come nota e consolidata è la vostra amicizia. Non è che bolle in pentola qualcosa in vista del prossimo Sanremo affidato ancora a Fazio?
 
“Con Fabio ci siamo visti a maggio, quando sono andato nella sua trasmissione a parlare proprio di questo progetto. E ricordo che alla fine ci dicemmo qualcosa al proposito”.
 
Quindi andrà a Sanremo?
 
“Non so. Ci sono stato solo una volta nella ia vita per ritirare il premio per Questo piccolo grande amorevotata come canzone del secolo. Dipende dalle intenzioni di Fabio e della Rai e anche dai miei impegni, visto che nel 2014 ricomincerò con la pubblicazione di nuovi pezzi inediti”.
 
Nel caso, le piacerebbe un ruolo di co-conduzione?
 
“Sarebbe curioso”.
 
Secondo me, funzionerebbe.
 
“Come si dice in questi casi? Riceviamo e pubblichiamo (e ride, ndr)”.
 
Un’ultima domanda: il suo tour terminerà a Centocelle il 23 ottobre. Cosa vuol dire per lei tornare lì?
 
“È un posto di Roma a me molto caro perché ci ho trascorso l’adolescenza e parte della giovinezza. È lì, in quella periferia che è cominciato tutto, in una piccola piazzetta dove nel 1965 ho cantato Signora Lia. Suonerò nell’ex aeroporto che oggi è un parco ma io ricordo ancora quando spiavo dalla rete di recinzione gli aerei pronti al decollo. Era il primo aeroporto italiano, quello nel quale uno dei fratelli Wright fece un volo pionieristico. Ecco, siccome il volo rappresenta forse più di ogni altra cosa il sogno di noi uomini, a me piace l’idea di andare lì dove i sogni possono ricominciare. Il sogno per me non è illusione ma solo visione e prefigurazione di ciò che può essere se lo vuoi davvero”.
 

redazione

La redazione di doremifasol.org e saltasullavita.com è composta da tanti amici ed appassionati della musica di Claudio Baglioni, coordinati dal fondatore e amministratore Tony Assante. Un grazie a loro per il lavoro e l'aiuto apportato a questo portale - Per scrivere alla redazione usare wop@doremifasol.org

2 Commenti

  1. Ho letto i commenti sulla pagina di Tiscali da dove è stato preso larticolo… Non capirò mai perchè nei confronti di Claudio ci sia tanta acredine… mi do tante spiegazioni, ma la verità per me rimane sostanzialmente un mistero. A me se un artista non piace, lo ignoro, non capisco il senso di accanircisi contro, se non piace basta non ascoltarlo e dedicarsi ad altro, Claudio è troppo un grande e troppa grandezza decisamente da fastidio.

    1. Sono perfettamente d’accordo con Renato. c’è troppa distanza tra Claudio e la stragrande maggioranza degli altri cantanti contemporanei, e questo da molto fastidio. Se paragoniamo le canzoni uscite sin’ora nel progetto Convoi, che sono a dir poco stupende, con la feccia che c’è in giro(sia italiana che estera), si fa quasi fatica a catalogarle nella stessa categoria di “canzoni”. Quelle di Baglioni sono poesie, canzoni di un altro pianeta, ma per palati fini e vogliosi di mettersi in ascolto(durano anche 7 minuti!), non robetta commerciale.

      saluti

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