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Il cammino della vita nella musica di Claudio Baglioni

Abitare il mondo è fare esperienza della la vita come evento che si rinnova e si rilancia attraverso le nostre azioni. Lo stupore è essere visitati da un incontro non previsto ed atteso, che apre ad un nuovo sguardo sul mondo; è sentire nuovi sentimenti e nuove emozioni; è lasciarsi travolgere da passioni nuove e da parole nuove.

Claudio traccia una fenomenologia dello stupore, come esperienza che domanda e seduce l’umano. L’arte del cantautore romano disegna la vita come fenomenologia in cammino, quando dice che esistere è

svegliarsi in mezzo a un giorno che non c’era, come bagnarsi il viso a primavera, e ogni sguardo intorno è una scoperta, e sei più sicuro se la porta è aperta”

Parole che raccontano come il cammino umano sia un destino aperto, luogo del possibile, di incontri che possono cambiare il percorso che ognuno ha compiuto fino a quel momento. L’uomo non ha il potere di stabilire l’arrivo dello stupore, possiamo solo cercare di creare le condizione perchè esso arrivi, ovvero lasciar essere che cose che incontriamo.

Lo stupore  non è mai prevedibile e tanto meno programmabile, ma agisce secondo la libera logica della vita.

L’esistenza diviene lo spazio aperto, nel quale gli esseri umani si rapporto al mondo, si può capire, allora del perchè Claudio canta:

“Noi che siamo già in cammino, siamo nati già in cammino “

siamo aperti al mondo perchè siamo vita del mondo, siamo sana energia. Siamo passione da vivere e libertà da sprigionare, siamo volto e cuore che ogni giorno incontro il mondo.

Claudio scrive, la nostra vita è

“lanciarsi avanti con un arco d’orizzonte Fidarsi di ogni passo che ci unisce come un ponte”,

libertà è avere la forze  il coraggio di guardare oltre i propri pregiudizi.

Facciamo esperienza dello stupore quando siamo radicalmente liberi da ideologie e da ingordigie; è qui che lo spazio si apre ad un possibile accadere che cambia il nostro sguardo su noi stessi e sul mondo.

Essere uomini è accettare fino in fondo la condizione di essere figli di un destino aperto; è accettare la sfida della libertà, per questo Claudio canta

“Usciamo e andiamo via Dall’abitudine Incontro a un vento clandestino Dove c’è un’altra origine Dentro un’emorragia Di moltitudine” 

Vivere è andare oltre la propria visione delle cose, a non aver paura a misurasi con ciò che non ha misura.

Claudio per descrive questa esperienza come il trovarsi

” Sul precipizio di un mattino Quando rompe ogni argine”

La vita è andare oltre; è superare la propria misura; è sentire che siamo parte dell’infinito; è capire che siamo fatti per superarci, che l’eterno è il nostro spazio, la nostra libertà ci chiama a vivere fino in fondo il brivido della vita, per questo siamo cammino della vita,

“Dietro la frenesia L’irrequietudine Dell’urlo teso di un violino Che ci dia la vertigine”

Allora comprendiamo che la vita in ogni istante ci dona qualcosa di speciale, che ogni giorno è nuovo giorno, luogo dove si viene investiti dal sopraggiungere di un qualcosa, che ci coinvolge e ci sorprende, come lungo abbraccio che ci fa stare bene.

Il mattino è il volto sempre nuovo della vita, una pagina bianca da scrivere  e con i nostri passi da percorrere e da disegnare con i nostri sogni.

L’esistere è vivere la terra senza margine, esporsi senza argine per poter andare in un posto dove è sempre primavera, un luogo magico dove è possibile raccontare storie che nessun libro ha mai raccontato.

Siamo una moltitudine di colori e di volti, di storie e di suoni, siamo note e voci, siamo nuovi percorsi in corso.

Il futuro è ancora nostro, come nostra è la corsa, e nostro il desiderio di abitare questo mondo.

Il nostro destino è vivere l’infinito, luogo dove il cielo tocca il mare e la terra guarda lontano.

Siamo figli di questa vita, che sempre ci soccorre e ci riconosce, siamo vento di moltitudine, fiume di energia e onda, orizzonte è senza limiti.

Siamo sostanza, respiro e battito di questo mondo, racconto che l’arte di Claudio ci dona….

Sandro De Bonis per doremifasol.org

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The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

Un Commento

  1. La poesia di Claudio è universale.Filosofica è la sua lettura della vita,che viene resa poetica dal linguaggio simbolico,ricco di immagini sognanti,già musicali al primo approccio e sempre più evocative e comprensibili ,quando il testo si veste di musica e la musica aderisce al testo stesso, come un abito attillato su di un corpo perfetto.

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