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24 ore intense per Baglioni a Bari

L’abbraccio dei fans fino a notte inoltrata alla Feltrinelli, in tarda mattinata oltre un’ora a rispondere alle domande di due noti critici musicali. Sono state 24 ore intense quelle a Bari di Claudio Baglioni.

ALLA FELTRINELLI – Il cantautore romano, dopo aver rinviato il tour di ottobre per una laringofaringite, era attesissimo a Bari. In centinaia in fila davanti alla Feltrinelli sin dalla mattina per incontrarlo. Lui arriva puntuale, alle 18 si aprono le porte del negozio di libri e musica nel centro cittadino. C’è chi fa oltre sei ore di coda, sfidando il freddo della vigilia di San Nicola, per qualche foto e un autografo su “ConVoi”, ultimo suo album. Non mancano le proteste per un’organizzazione affatto impeccabile. Baglioni s’intrattiene con i suoi fans fino alle 2 di notte, senza mai mostrare segni di stanchezza o insofferenza.

AL MEDIMEX – Poche ore di riposo e alle 11 è già alla Fiera del Levante, per inaugurare la terza edizione di Medimex, il salone dell’innovazione musicale in programma da oggi sino a domenica 8. Tocca proprio a Baglioni, che in oltre quarant’anni di carriera ha saputo innovarsi e innovare come pochi altri, essere il primo ospite di “Incontro d’autore”. Sul palco, con lui, Gino Castaldo ed Ernesto Assante; in platea “baglionani” della prima ora ma anche diverse scolaresche con i loro insegnanti, un pubblico che rappresenta tre generazioni. Siamo alle battute iniziali del confronto quando Baglioni cita una delle frasi a suo dire più riuscite “troverai un gancio in mezzo al cielo”, in Strada Facendo, “canzone venuta fuori da sola”, il contrario di Questo piccolo grande amore, un anno e mezzo di gestazione. E dal pubblico parte, forte, l’invito a cantarla. Baglioni: “Una volta che sono qui per parlare, voi mi volete far cantare?”. Ma non può sottrarsi lui che davanti al suo pubblico non si risparmia mai. E vai con il ritornello di uno dei suoi cavalli di battaglia: “Strada facendo vedrai che non sarai più da solo…”, pochi secondi per avere quasi l’idea di essere ad un suo concerto.

Al Medimex (8mila metri quadri espositivi, 80 appuntamenti, 22 showcase, 54 incontri con 198 relatori provenienti da 23 Paesi) si parla delle nuove frontiere della musica. Baglioni è stato il primo a varcarne una: lanciare e vendere i suoi 12 inediti di “ConVoi” sul negozio on line itunes, prima dell’uscita del cd. “Oggi la rete – dice – deve essere vista come un’opportunità per un’artista che non ha una casa discografica”. E lancia un appello: “In passato le nostre istituzioni hanno finanziato, a volte anche esagerando, la musica operistica, non hanno fatto lo stesso per gli altri generi. Spero che, come per il cinema, arrivi anche una legge sulla musica”. Non manca una riflessione sulla politica: “Non è un gran bel tempo. In tv ci sono cento persone, tra politici e giornalisti, che parlano sempre di tre, quattro argomenti, della decadenza di uno o di quell’altro. Persone che urlano cretinate da mattina a sera e che rappresentano solo se stessi”. E la musica? “Ormai ce n’è troppa, è ovunque, fai due piani in ascensore e ascolti Bach. Non va bene, si rischia di perdere la voglia, la fame di musica. Tanti anni fa una celebre frase anglosassone recitava: la musica salvi il mondo. Oggi diciamo: il mondo salvi la musica”. Ovviamente non mancano domande su “ConVoi”, che da fine febbraio lo porterà in tour nei palasport di tutta Italia (a Bari l’8 e il 9 marzo). “ConVoi nasce dall’idea del convoglio, non si sa dove potrà arrivare. Nella prima fase mi sono divertito molto, poi è diventata una corsa contro il tempo”, riferendosi alla cadenza con cui ha proposto i suoi brani su itunes (uno ogni due settimane), quasi con l’ansia di dover presentare un pezzo più bello del precedente. Una carriera interminabile quella del cantautore nato a Montesacro, a 62 anni ancora sulla breccia. Una carriera straordinaria che lo pone nel gotha della musica popolare italiana. Ma non sono mancati i momenti difficili. “A volte gli artisti hanno voglia di eclissarsi. Tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei ’90 avevo pensato di staccarmi dal pubblico e continuare solo a scrivere canzoni come nel corso degli anni hanno fatto anche altri colleghi. Dopo un incidente d’auto mi sono invece ricreduto. La cosa più importante di una carriera è avere incontrato le persone. Mi piace l’idea che un’artista forgi il proprio pubblico e il mio pubblico è migliore di altri”. E giù applausi per un Baglioni che non delude mai. E che fra tre mesi sarà ancora qui.

FONTE

redazione

La redazione di doremifasol.org e saltasullavita.com è composta da tanti amici ed appassionati della musica di Claudio Baglioni, coordinati dal fondatore e amministratore Tony Assante. Un grazie a loro per il lavoro e l'aiuto apportato a questo portale - Per scrivere alla redazione usare wop@doremifasol.org

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