Appello da Lampedusa “Rifacciamo O’Scià”
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: “L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LA REGIONE ATTIVINO TUTTE LE PROCEDURE NECESSARIE AD ORGANIZZARE LA NUOVA EDIZIONE”
APPELLO DA LAMPEDUSA: “RIFACCIAMO O’SCIA'”
Gerardo Errera. “E’ da due anni che non si organizza più. Disturbava qualcuno? Per gli isolani era un ritorno non indifferente”
“Durante i primi dieci anni, la manifestazione ha consentinto, infatti, di allungare di un paio di settimane la stagione estiva. Nella settimana di concerti c’erano turisti pari o superiori a una settimana di agosto”.
“L’amministrazione comunale e la Regione attivino tutte le procedure necessarie ad organizzare la nuova edizione di O’Scià. Si tratta di una kermesse indispensabile per le isole Pelagie. Serve a sensibilizzare tutti sul problema dell’immigrazione, serve a dare lustro alle nostre isole che non sono soltanto punti d’approdo per gli immigrati e serve per rianimare l’economia di Lampedusa e Linosa”.
A lanciare questo appello, accorato, è il presidente del consiglio comunale delle Pelagie Gerardo Errera.
“E’ da due anni che non si organizza più O’Scià – spiega Errera -. Disturbava forse qualcuno? Per gli isolani erano un ritorno non indifferente. Adesso, siamo al collasso e non facciamo che ricevere disdette da parte dei turisti”. L’ultima edizione di O’Scià – la decima – risale al 2012. Sul palco montato sulla spiaggia della Guitgia si erano esibiti Pino Daniele, Piero Pelù, Ligabue, Massimo Ranieri, Fiorella Mannoia e tanti altri. A fare gli onori di casa, naturalmente, c’era il patron di O’Scià: il cantautore romano Claudio Baglioni. Proprio Baglioni aveva ideato la kermesse che ebbe inizio nel settembre del 2003. L’intento era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, la classe politica e i fans sul problema dell’immigrazione. Una manifestazione per aiutare, concretamente, le isole che, da sole, per anni, hanno subito in maniera negativa, l’effetto – devastante – della tragedia umanitaria. E puntualmente, ogni anno, O’Scià si ripetava portando a Lampedusa – nell’arco di dieci anni – oltre 300 artisti di caratura nazionale ed internazionale che, a titolo gratuito, si mobilitavano per il bene di Lampedusa e Linosa.
“Nel 2013 – ricostruisce il presidente del Consiglio Errera – la fondazione non ha ottenuto i contributi per le spese necessarie. La Spending review o la scarsa attenzione politica hanno interrotto una rassegna musicale che richiamando svariate migliaia di turisti portava un notevole contributo economico, in un periodo fuori stagione, alle imprese delle isole. Durante i primi dieci anni, la manifestazione ha consentito, infatti, di allungare di un paio di settimane la stagione estiva. Le presenze ottenute nella settimana di O’Scià erano pari o superiori ad una settimana di agosto. Per mancanza di fondi, nel 2013 e nel 2014, nonostante migliaia di firme raccolte, la kermesse non s’è tenuta. Adesso, che siamo ancora in tempo per organizzare l’edizione del 2015, chiediamo all’amministrazione comunale, alla Regione e al Governo di mobilitarsi perché le Pelagie pagano concretamente il salato prezzo di un’immagine negativa. I salvataggi avvengono nel canale di Sicilia, non a Lampedusa. Commercianti e albergatori hanno bisogno di essere aiutati a fare riesplodere la stagione turistica”.
TRASCRIZIONE A CURA DI SABRINA PANFILI
ARTICOLO DI CONCETTA RIZZO – GIORNALE DI SICILIA – EDIZIONE AGRIGENTO – PAG. 36