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Giuseppe Tornatore firma lo spot di MediCinema

spot tornatore

Che il cinema possa in qualche modo migliorare la qualità della vita, o più semplicemente portare un po’ di serenità alle persone in difficoltà, non è una cosa di cui dubitare, se non altro perché, in virtù della sospensione dell’incredulità, i film permettono allo spettatore di evadere, tuffandolo in un’altra realtà o semplicemente facendogli tornare il sorriso.

Lo ha capito bene MediCinema Italia, una Onlus che è nata due anni fa nel solco di MediCinema UK e che si impegna a costruire sale cinematografiche tecnologicamente all’avanguardia all’interno degli ospedali. L’associazione, il cui motto è Feel better with film, realizza programmi di “terapia di sollievo” per persone costrette a lunghe degenze e cerca di creare intorno ai pazienti e alle loro famiglie un’atmosfera di normalità attraverso lo spettacolo.

Dopo il progetto pilota di una sala presso l’Istituto Clinico Humanitas di Milano, Medicinema Italia ha deciso di portare la settima arte all’interno del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Il progetto è stato ufficializzato nel mese di luglio del 2014 e prevede la costruzione di una sala che potrà ospitare 120 persone più alcuni letti, e che sarà collocata fra l’ottavo e il nono piano della struttura.

A questa bella iniziativa hanno legato il proprio nome due grandi artisti italiani: Giuseppe Tornatore e Claudio Baglioni. Il primo ha diretto lo spot per la campagna di raccolta fondi – che si intitola MediCinema, il film come terapia – mentre il secondo si è occupato della musica. Nel progetto è coinvolta anche Rai Cinema, che organizzerà anteprime per raccogliere fondi, anteprime con talent e una serata charity, e che questa mattina, ha ospitato nella sua saletta cinema la conferenza stampa di presentazione dello spot.

Il più emozionato era proprio Giuseppe Tornatore, che ha spiegato: “E’ stata un’esperienza semplice e naturale, una cosa istintiva. Appena ho ricevuto la proposta, ho aderito, chiamando a raccolta tutti i miei collaboratori. Ho buttato giù una scalettina, come faccio sempre, e ho girato in un giorno, utilizzando come sala cinema fittizia una sala convegni del Gemelli. Credo fortemente in questo progetto perché sono convinto che il cinema abbia un valore terapeutico e anche perché l’iniziativa di MediCinema mi ha ricordato una cosa di cui non avevo mai parlato a nessuno. A Roma, un tempo c’era un ospedale che aveva un cinema: l’ospedale militare del Celio. Quando facevo il militare, mi capitò di ammalarmi e di trascorrere qualche giorno là. In quella sala cinematografica proiettavano dei filmacci, ma era divertentissimo vederli, era una bella distrazione. Girare lo spot è stato anche commovente. Ho detto a MediCinema: ‘io porto la troupe, la sala la riempite voi’. Loro hanno cominciato a fare degli annunci e, in brevissimo tempo, sono arrivati infermieri, portantini, qualche malato, visitatori curiosi. E’ stato bellissimo. Il Policlinico Gemelli è una vera e propria città. Credo che ogni città debba avere il suo cinema”.

Allo spot di MediCinema, Claudio Baglioni ha “regalato” un verso di una sua canzone, che gli è sembrata perfetta per spiegare il grande regalo che l’arte e la cultura possono fare a chi non attraversa un momento facile: “Non sono abituato a fare colonne sonore e a prestare la mia musica alle immagini, ma l’idea di lavorare insieme a Tornatore mi è sembrata una magnifica occasione. Ricordo che, mentre pensavo alla musica per lo spot, mi è venuta in mente ‘Acqua dalla luna’, che in un certo senso è la sintesi del lavoro di noi artisti. Gli artisti non sono poi così utili. Noi siamo i trombettieri. La guerra buona la fanno gli altri. Noi siamo quelli che portano le borracce ai soldati, quelli che cercano di regalare l’incanto e l’emozione a chi deve combattere. Nello spot ho voluto che si sentisse il verso ‘Se crescesse acqua dalla Luna’: sono parole che esprimono la mia voglia di aiutare gli altri”.

Se Giuseppe Tornatore non ha esitato neppure un istante a dire di sì a MediCinema è perché nella vita è stato spesso aiutato dal cinema: “Non ricordo se un film mi abbia guarito da un’influenza o altro, probabilmente sì. Ciò che rammento sono dei film che mi hanno aiutato a superare momenti di malessere. Da ragazzo, quando volevo fare il cinema ma non ci riuscivo, ho visto Effetto notte di François Truffaut: mi ha dato una carica speciale, mi ha fatto trovare l’energia per andarmene dalla Sicilia e seguire la mia strada altrove. Johnny prese il fucile , invece, mi ha fatto capire che, la volontà è forte, si può uscire da qualsiasi difficoltà. Il cinema mi ha anche aiutato a impostare il mio carattere. A influenzarmi profondamente è stata una scena da Il tormento e l’estasi, quella in cui un Michelangelo insoddisfatto del suo lavoro nella Cappella Sistina va in un’osteria e beve del vino cattivo. Quando se ne lamenta con l’oste, l’oste lo assaggia e poi si avvicina alle botti e le squarcia, facendo uscire tutto il vino e dicendo: ‘quando il vino non è sincero, si butta via’. Colpito dal gesto, Michelangelo torna nella Cappella Sistina e distrugge il suo lavoro, pronto a ricominciare da capo. Ecco, io sono come Michelangelo: quando non sono contento, distruggo il mio lavoro e ricomincio da capo”.

La sala cinematografica del Policlinico Gemelli sarà pronta a fine estate. Sappiamo già che ci saranno i film di Rai Cinema. Quanto alla restante programmazione, chissà che MediCinema non ascolti il consiglio del regista di Nuovo Cinema Paradiso, la cui prima scelta sarebbe l’intramontabile A qualcuno piace caldo.

Ecco lo spot

Carola Proto

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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