O’Scià 2005 – l’importanza della musica e dell’arte
La Fondazione O’Scià, attraverso il suo facebook ufficiale, continua il suo viaggio delle varie edizioni passate della rassegna Lampedusa ideata e realizzata da Claudio Baglioni. Ieri sera è toccata alla terza dell’anno 2005.
Terza Edizione 23 – 24 – 25 settembre 2005
O’Scià: l’importanza della musica e dell’arte
La musica e l’arte non possono dare risposte.
Non ne posseggono.
Non spetta a loro cercarle.
Ma, attraverso l’universalità del linguaggio della musica e dell’arte, O’Scià vuole ricordare che:
- NON SPEGNERE LA LUCE è fondamentale;
- CAPIRSI È POSSIBILE: musica e arte dimostrano che c’è davvero la possibilità di creare una lingua in grado di essere ascoltata e compresa da tutti;
- LA DIVERSITÀ È UN VALORE: che musica si potrebbe scrivere con un’unica nota? E quale affresco con un solo colore?
Per questo “O’Scià” è il luogo nel quale il fiato di artisti diversi, con storie, esperienze, culture e messaggi diversi si incontra e si fonde per dar vita ad un vento nuovo.
Il vento dell’ascolto, dell’attenzione, dell’incontro con l’altro per allontanare la diffidenza e la paura dalle nostre coscienze e lasciare entrare valori e verità da troppo tempo esiliate.
L’auspicio di “O’Scià” è che il vento che unisce il fiato e l’anima di questi artisti riesca a volare sempre più in alto e a raggiungere e “corrompere” le coscienze, non solo geograficamente ma anche culturalmente, più lontane