07\11\2015 Nota di Claudio Baglioni
Ieri notte mi sono allungato a suonare.O forse meglio a far tardi
trascinandomi senza un costrutto
né un qualche finale
come quelli che tirano avanti il più che si può
in un locale svuotato e in chiusura.
La chitarra è come un partner di ballo.
Insieme si ciondola a tempo
sul tempo e sui suoni che tu e lei producete.
Siamo stati da soli a danzare per ore.
E ancora l’unica coppia abbracciata
quando ha cominciato a far chiaro.
Nel lasciarci ho appuntato
su un foglio da musica
ventiquattro battute di una melodia
che magari domani saranno l’inizio
– si spera – d’una buona canzone.
Un pezzo da mettere accanto
agli altri di tutti questi anni.
Tra le cose mie.
Com’è mio, mio padre
mie le storie
mie le lettere
mie le frasi cantate
mie le idee
mie le scelte.
Possono essere brutte canzoni
lettere brutte
brutte parole
scelte sbagliate
pessime idee
ma sono le mie.
Non tutte le ciambelle
nascono col buco
ma se c’è una cosa certa
è che il buco sono io.
E non scanso le critiche.
Sono parte integrante di questo mestiere
svolto in pubblico agone
e che ha sempre a che fare col gusto
e mille altri fenomeni non codificabili.
Anche se non mi fanno piacere
(e se sapessi non meritarle)
mi portano spesso a riflettere.
Ed ancora più spesso succede
che il più critico sia proprio io
ma è chiaro che non è mai abbastanza
per fare meglio del meglio del meglio.
Il censore ha tutti i vantaggi sull’autore
tranne la gloria
che sarà pure effimera
e dura appena un istante
ma la luce che vedi ti passa negli occhi
come lo scoppio di una supernova.
Sono un privilegiato a viver di questo.
Posso pure provar compassione sincera
per chi scambia ogni proprio mattino
per l’inizio di una nuova era
e sulla testa continua a pesargli
un’alba livida, anonima, finta, bugiarda
che come tutte le facce false e di scarso valore
si rispecchia in quelle reali
per avere un riflesso di visibilità
ma è talmente sbiadita che è già tramontata
prima che nasca un barlume
come quello che non è degno di esistere.
Il suicidio incruento nel nulla
è il suo delitto imperfetto.
Un ciclopico occhio nerastro
che ti dà un’amicizia di gelo e ti spegne.
Io ho avuto davvero fortuna.
Successo e benessere
partendo da zero.
Gioie impensate e vicende esaltanti.
Ho compreso nel tempo
che non sempre si fa tutto ciò che vorresti
ma anche quel che si può.
Che un’impresa più è grande e ambiziosa
e più duro è saperla gestire.
Così come ho capito da tempo
che nemmeno con la pace dei sensi
avrò mai la pace dei consensi.
È scientifico: nessuno ce l’ha.
Mi ha stancato però l’insinuazione sottesa
speciosa e assai petulante
e il sospetto gratuito
non di chi mi è nemico sputato
ma chi invece dichiara il suo bene
a ogni piede sospinto.
E non reggo chi dubita
tanto per dubitare
così a buon mercato.
Per aver fede o essere atei
ci vuole uno studio profondo
disperato e incessante.
E allora perchè commentare
tanto per commentare?
Mi sta bene che si giudichi me
il mio operato, il lavoro.
Ma che non si punti su altri bersagli
che di fatto son comodi da mirare
tirando a sparare nel mucchio
e a indovinare rebus che non si sanno.
Sono stato parecchio paziente.
Nella sopportazione e nella malattia procurata.
Non si pietisca con suppliche presupponenti
e non si mèndichi la mia approvazione
il mio favore, il mio riconoscimento
elevandomi al rango di divinità
un po’ smarrita e confusa
tradita dai suoi odierni discepoli
manovrata da oscuri interessi.
Io, purtroppo, non sono quel santo.
Ma direi meno male
perché sono ancora di qua.
E neppure in odore di santità.
Che non basta un docciaschiuma alle rose
a lavare ogni peccato commesso
o esclamato con un po’ di rimpianto.
Non così giusto o caritatevole
da punire o da perdonare.
Temo al contrario di dover girare
ancora un bel po’ nella rotonda del mondo
per imboccare via della redenzione.
Ho dormito qualche ora
e al risveglio mi è quasi preso un infarto.
Su di me una stracciatella di nuvole bianche
in un gigantesco piatto celeste ricurvo.
Come quel Paradiso della pubblicità.
‘Sono arrivato già a destinazione?’
ho pensato stupito per un attimo solo.
Poi mi sono palpato.
Ero io, come prima: vivo e vero.
Ma per esserne ancor più sicuro
ho ripreso su me la chitarra
e ho suonato quell’inizio di pezzo
che avevo annotato.
Non è male.
Lo finisco e ci metto su un testo.
Perché se lo canto
farò ancora il cantante.
Se mi resta così solo un pezzo
sarò sempre un pezzente.
Comunque tu faccia, sarà un successo!!! Un forte forte abbraccio da chi ti stima e ti ammira da tutta una vita,la mia…..
Yo tampoco se que ha sucedido,pero los comentarios de claudio parece estar un poco enfadado,siendo una persona afable.
Perdonate la mia ignoranza ma da baglioniano laico e non praticante non riesco a capire cosa stia succedendo da qualche giorno….
Aiutate anche me a capire?
vorrei capire anch’io che cosa è successo. chi e perché ha avuto da dire contro Claudio?
“Dacci oggi il nostro disco quotidiano, dai la mano…dai un bacetto a nonna e zia , di’ la poesia…”
“Se il mondo si girasse da una parte, aiò e se andasse via da sotto il letto, aiò pronto a cogliermi in flagrante crimine d’affetto a cercarmi di veder le carte, aiò”
25 anni. E non è cambiato niente.
Anzi, se possibile, con i social la situazione è peggiorata. Perché alcune persone hanno trovato” pane per il proprio ego” ma anche per mettere in piazza tutta la loro miseria umana.
Persone che si arrogano il diritto di pensare, di decidere, di scegliere per gli altri. Per Claudio.
E anche in nome di chissà quale bene (quale BENE?).
“Non può essere Claudio che usa termini come “pipì” e ” pezzente”, non userebbe mai questo linguaggio. No, no glielo scrivono altri…”
Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere.
Signori giudici, Claudio ha negato tutto, aiò!
Si è rialzato!
Siete contenti, ora?
Ma soprattutto, siete coscienti e consapevoli (ma forse è chiedere troppo) del MALE che gli avete fatto?
Buona domenica Claudio ! Grazie grazie grazie! Un abbraccio di❤
Io di anni ne ho 53 e caro Claudio devo confessrti che in un certo periodo della mia vita ti ho tradito! Quando beata gioventù trascinata nelle associazioni giovanili dell’anticonformismo e della volontà certa di poter rivoluzionare il mondo era concesso cantare solo brani di protesta e giù con DeGregori Guccini e Bennato il cantautore non commerciale per eccellenza(che poi è diventato il più commerciale)etc.. Tu eri quello delle canzonette d’amore poco “impegnato” insomma un giorno giunta al capolinea della mia adolescenza contestatrice mi sono accorta che tu eri sempre stato la in un angolino del mio cuore ad aspettarmi pazientemente perché le emozioni sane e più sincere della vita non si scordano mai..
Non smettere mai perché noi aspettiamo sempre ciao!
Dici bene l!Penso che oggi si parla troppo e si pensa poco o niente.Claudio ti ammiro ti stimo e ti seguo da quando avevo 14 anni, ora ne ho solo 61!!!!Sei grande Claudio continua così.Dimenticavo io abitavo in piazza delle Peonie vicono via dei noci
Penso che oggi si parla troppo e si pensa poco o niente.Claudio ti ammiro ti stimo e ti seguo da quando avevo 14 anni, ora ne ho solo 61!!!!Sei grande Claudio continua così.
Mi scuso con chi leggerà…ma è davvero Claudio che scrive?…mi spiego meglio . Spero di leggere frasi sue e’ una bellissima emozione se e’ proprio lui a farlo. Ogni volta che posso durante le mie ore di lavoro mi piace e mi diverto a cantare le sue canzoni…e’ una piacevole compagnia.
È proprio lui a scrivere… Stanne certo
Io sono una tua grande fans da tanto tempo le tue canzoni sono meravigliose
Non c’è da aggiungere altro .Ti ammiro grazie per i tuoi pensieri che riempiono il cuore Buonanotte a te
Ciao Claudio ….. Evviva i tuoi genitori! Non finirò mai di ringraziarli di ciò che ci hanno donato. Un abbraccio fortissimo come quello che ho avuto il privilegio di darti ad Ischia grazie della tua disponibilità ❤️❤️
Wow Claudio
Che schiaffo per qualcuno stai dando…