Baglioni Notebook

14\12\2015 Nota di Claudio Baglioni 

Ero così piccolo che ricordo soltanto mio padre- giovane uomo, quasi un ragazzo –

(per quanto un papà per un figlio

non risulti davvero mai giovane)

in camicia a maniche corte e brachette

ambedue grigioverdi con dei bei tasconi sui lati

e una specie d’accampamento di tende marroni

brulicante di mezzi e soldati

nei pressi di un piano boscoso

e un fiume che serpeggiava vicino.

Qualcuno ci aveva condotto

– io attaccato per mano a mia madre –

a trovarlo durante il suo campo da militare.

E mentre si intratteneva con noi

vedevo che altri passando lo salutavano

con il tipico taglio di mano alla fronte

e lui rispondeva con l’identico gesto

solo un po’ meno vistoso

portato più lento e studiato

come a dire “Ho capito. Siamo intesi. Vai pure”.

E io da disotto assistevo alla scena

orgoglioso di essere il pargolo

di colui che tutti omaggiavano

e a cui davano un segno di pronti al comando.

Quando la visita breve finiva

e il broncio di bocca iniziava

e talvolta si rompeva in un piantarello lagnoso

e dopo le solite raccomandazioni del caso

“Adesso sei tu l’ometto di casa”

e il solenne incarico dato all’orecchio

“Pensa a tua madre. Stai attento a lei”

sapevo che per un poco di tempo

non l’avrei più rivisto

e nei giorni che stavano in mezzo

fino a che non fosse tornato

lo immaginavo alla testa di un gruppo di arditi

in imprese rischiose e mirabolanti

azioni lampo e incursioni

blitz raid scorrerie di ogni tipo.

E i suoi che lo seguivano come un sol uomo

riconoscendogli il ruolo di capo e di comandante.

Ieri mi sono accampato in una tendateatro

con un gruppo nutrito di ardimentosi.

Io ero l’addetto alla musica e alle parole

e per duecentoquaranta minuti

ho fatto da guida e trascinatore.

Spero con tutto me stesso

di non averli delusi di esser riuscito

a portarli con me all’assalto di un altro domani

tra le storie cantate dalla voce del tempo

e il suono stregato di un’emozione presente

che ci stringe il cuore d’assedio.

Prego anche che abbiano cura di sé.

Quando io non ci sarò.

Ci sarà sempre un pezzo di me

che ho lasciato da loro.

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

10 Commenti

  1. mio fratello alberto era un musicista suonava il sax in un gruppo jazz anchelui mi ricordo in fase terminale x un tumore al polmone in ospedale disse ai suoi compagni ragazzi dovete continuare anche senza di me questa frase mi è rimasta impressa anche se speravo ancora nelle cure è morto un mese dopo ero molto orgogliosa di lui e la musica era la sua vita quante volte ho pensato che poteva essere uno dei tuoi musicisti e suonare il sax in con tutto l amore che posso invece la malattia se l è portato via a soli cinquantacinque anni e le sue ceneri sono dentro il sax ciao claudio un bacio

  2. Bei ricordi un racconto che ha fatto nascere in me una teoria sui ricordi E poi finalmente un ricordo nuovo anche se siamo tutti pronti ad riascoltare il mitico ricordo di San felice da biredice e il suo concorso canoro

  3. Caro Claudio,estoy verdaderamente asombrada de lo que te quieren tus “fans” verdaderas seguidoras de ti.Verdaderas soldadas seguidoras de su “capitan”,es el resultado del cariño y buen hacer tuyo,sei immenso!!!!
    Saluti a tutti.

  4. E dopo aver ringraziato Claudio non so se posso. Se posso approfittare di questo spazio per altri ringraziamenti. Spero di si. Mi faccio coraggio e provo. Era il mio primo raduno, come ho già scritto. Ed ero da sola. O quasi, perchè ho condiviso la fila MZ con due altre fan (o al plurale si dice fans?). Una di Portovenere ed una di Taranto (io sono di Roma). Gentilmente mi hanno offerto di unirmi a loro ed alle loro amiche, una volta entrate. Solo che all’ingresso le ho perse di vista. Mi sono trovata un posticino un pò così e da lì ho seguito il mio primo indimenticabile e spero non unico raduno. Non ho avuto il coraggio di cercarle e disturbarle. E comunque vorrei dire loro Grazie e spero che si siano altrettanto divertite.
    E, poi, Grazie, Grazie, Grazie all’altra fan che all’uscita mi ha prestato il telefono (il mio era fuori uso per quante canzoni avevo registrato) per avvertire mio marito e farmi venire a prendere. Altrimenti sarei ancora lì! Grazie della tua gentilezza. E dopo l’incontro al Messaggero e quello dell’altra sera spero che ci sia un’altra occasione. Ecco l’ho fatto, ho ringraziato ed ora ringrazio Voi di avermi dato questa opportunità. L’altro giorno ho scoperto una cosa che non sapevo. Il raduno è anche un’occasione per conoscersi. E a questo punto torno al punto di partenza e ringrazio Claudio.

  5. Anche io facevo parte della truppa. Incredibilmente, dopo decenni da milite semplice, ho fatto parte del gruppo di ardimentosi accampati nel tendateatro. Nelle retrovie, ma presente. No Capitano, non ci hai deluso. Eravamo tutti lì con te e per te. Ci hai preso, tutti insieme ed uno ad uno, singolarmente, portandoci all’attacco dei nostri ricordi, risvegliando emozioni vicine e lontane, guidandoci nei sentieri della memoria e trascinandoci sulle trincee del sogno. La tua musica, la voce, le parole sono state la nostra medaglia. Di cui siamo ed andremo orgogliosi. Sempre. E per sempre saremo pronti a rispondere ai tuoi ordini. Quel pezzo di te che hai lasciato da noi, stai certo che è in buone mani. Siamo in tanti ad averne cura. Sino alla prossima volta, sino alla prossima occasione. Tu, intanto, abbi cura del resto, di te Capitano. E visto che tu ce lo hai detto dal palco ma il qui presente soldato semplice non ha avuto la possibilità di dirtelo direttamente, Buon Natale, Capitano a te e ai tuoi e a tutti gli altri tuoi fan. A tutti coloro che si riconoscono parte del tuo esercito. Auguri e grazie, per quello che ci hai donato domenica e per quello che ci hai donato dal primo disco in poi. Ogni volta ed ogni volta di più!

  6. Caro Claudio ho seguito “in diretta” grazie a doremifasol.org , anche con un pizzico di sana invidia verso gli ardimentosi presenti, al raduno di un grande trascinatore, di una grande guida di storie cantate e di emozioni,hai usato le parole perfette.Da parte mia posso assicurarti che non mi deluderai mai , perché la sensibilità che ti appartiene non lo permette. Nel cuore mio e nostro di tutti noi che ti amiamo c’è già un pezzo di te da molto tempo che rende ill nostro spirito e il nostro cuore colmo di gioia di musica e parole. Sai mi sono emozionata parlando del tuo grande papà impegnato al campo militare,essendo moglie di un militare in congedo (30 anni arma CC) sono una Benemerita! ecco capisco i tuoi ricordi, le tue emozioni di piccolo figlio, e anche ometto responsabile verso la tua dolce mamma che rimaneva sola per un po’.È successo anche a me: ansia, solitudine,paura per lui, per noi,per la famiglia, ma anche tanto orgoglio, tanta attenzione verso i deboli e le persone in difficolta’, amore per il proprio lavoro. È stato un bel momento di vita un tuo ricordo infantile condiviso con noi, grazie della magia e della purezza delle tue parole che danno luce alla sera. Abbi cura di te. Un abbraccio forte insieme a un taglio di mano sulla fronte…..Patricia

  7. Grandissimo raduno ieri io C ero.Sempre una grande emozione ascoltarti cantare ascoltarti raccontare.Sei un grande: un grande uomo un grande cantante un poeta!!!Hai accompagnato tanti momenti della mia vita e spero per ancora tanto tempo.Solo un appunto :vorrei poterti incontrare una volta per stringerti la mano dopo un concerto!!!!

  8. Caro Claudio, questa volta nn ho vissuto con te l accampamento e mi e spiaciuto molto.
    Si vola molto alto con le tue parole, con la tua musica, la tua generosità, la tua cultura, i tuoi sorrisi, la tua signorilità, la tua seria professionalità, la tua umiltà….claudio sono fiera di essere tua fans !porto sempre con me i bei momenti di vita condivisi.
    il mio cuore batte davvero per te , “abbi cura di te” , con immenso bene, grazie infinite

  9. Caro Claudio,
    l’avrò detto e scritto migliaia di volte…Tu non mi ha mai deluso… e come me non hai mai deluso altre migliaia di persone che ti seguono, ti amano, ti stimano perchè sei un artista stupendo, un cantante unico, un musicista eccelso, un poeta che ama giocare con le parole, ma soprattutto, sei una “bella persona”… e ieri ci hai regalato ancora una volta sensazioni di pura felicità. Per fortuna Tu ci sei e ci sarai ancora per tanto, tanto tempo, per donarci ancora momenti stupendi…
    Anche io, quando sono andata via ho piagnucolato un pò e ho detto… che peccato è finito… ma la sensazione di benessere e leggerezza rimarrà con me per giorni…
    Io sono ” l’ardimentosa ” che ieri ti ha portato il caffè sul palco e che hai incontrato dopo.. a presto Capitano Coraggioso…per rivivere altri meravigiosi momenti insieme e… GRAZIE DI TE.
    Gigliola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio