22\12\2015 Nota di Claudio Baglioni
Puoi darmi un grammo d’aria fina?Scrivevo nel 1977.
Un cielo giallo oro filigranato
mi ci ha fatto pensare.
Dicevano dalla tv che era smog
e che c’è un limite al traffico.
Bisognerebbe pure abbassare
caldaie e riscaldamenti
per contenere l’inquinamento
entro livelli di tolleranza.
E siccome non piove o ne viene giù
poca e di rado
e così ancora sarà
– da com’è stato previsto –
aumenterà la presenza e anche il danno
delle polveri dette sottili.
Però la visione è fantastica.
Un quadro offuscato e caliginoso
sfumato sui bordi
tra le tinte più calde e accorate
di un lungo crepuscolo.
È strano come una cosa assai brutta.
possa invece far perfino più bello
uno sfondo in cui immergere gli occhi.
Che una storia che nasce cattiva
riesca a portare a qualcosa di buono
dove far galleggiare la mente.
Che addirittura un dolore di ghiaccio
si sciolga in un lago tranquillo
per intingere il cuore.
A volte uno schizzo di fango
sa trasformarsi in un capolavoro.
Un anatroccolo in un algido cigno.
Da un male può crescere un bene.
puoi darmi un grammo di aria fina queste parole le hai pronunciate quando ti ho visto per la prima volta dal vero come si dice livorno palazzetto dello sport di via allende io dodici anni la mia amica e mia cugina tuttii stivati in una cinquecento gialla guidata da mio fratello alberto che si era sacrificato per accompagnarci al ns primo concerto eri su uno sgabello con la chitarra in mano pieno di capelli illuminato da un faretto rosso con quella timidezza e una BOCCA UNICA PUOI DARMI UN GRAMMO DI ARIA FINA E DA LI L HO AVUTA PER QUARANTA LUNGHI ANNI MA NON MI SONO PENTITA
L’aria Fina come il posto che non c’è di strada facendo sono cose che dovrebbero eserci state femminile di stato e a proposito di stato io lo vedo come un istituzione che come un padre ci protegge. L’acqua scarseggia sempre di più in questo periodo ma arriverà la stagione delle piogge ..ma di acque incontaminate come si può vedere non ce ne ma noi siamo bravi a rinnovarci cercando di ricreare atmosfere ma purtroppo la terra ne a solo una
Caro Claudio , tutto ciò che fa più male riesce a trasformarsi spesso in una grande opportunità di rinascita. Così è in Natura così capita a noi. Tutto però è diverso, anche l’aria fina è ormai rara, se non in alcuni luoghi più benedetti di altri. A Milano il paesaggio offuscato è sempre, da che io ricordi, il quadro delle nostre vite. Il male e il bene si contrappongono si scambiano si rincorrono in ogni era in ogni terra in ogni vita. Forse per vivere meglio, dato che a volte non abbiamo scelta, l’unico modo è guardare il mondo con occhi diversi e scoprire altri colori nelle nostre belle città, provare a togliere la polvere e vedere la lucentezza che comunque, esisterà sempre. E tu l’hai fatto. Con affetto, da una milanese che ama Roma. Un abbraccio, stai bene.