12/05/2016 Nota di Claudio Baglioni
Mi sono seduto e il sipario si è alzato.Se fai questo mestiere
e lo spettacolo non è quello tuo
ogni altra performance
la guardi e la studi da addetto ai lavori.
Non c’è palcoscenico sotto i tuoi occhi
che non sia sottoposto e vagliato
da un’indagine tecnica e un po’ distaccata.
Questo è per un balletto di grande valore.
Contemporaneo e classico insieme.
Razionalista e romantico.
La scena è ambientazione essenziale
di una realtà come appena descritta
perché ognuno di noi spettatori
ci osservi una propria realtà.
Una veduta di esterni di giorno.
Tre piramidi di assi di legno marrone
in un controluce di un cielo diurno.
Il giardino di un parco francese.
L’ipnosi di suoni e rumori di aria e metallo
di una musica sintetizzata e ripetitiva.
Quattro figure in un intreccio geometrico.
In un racconto d’un tempo trascendentale.
Giardinieri manutentori e curatori di cuori.
Occhiali da saldatore e grembiuli di pelle.
Antichi e futuribili dèi dell’amore
e dei destini incrociati degli esseri umani.
In buca l’orchestra comincia a suonare
la musica alta e immortale di Mozart.
I ballerini che invadono il piano in declivio
in abiti settecenteschi e movenze moderne
nel tentato corteggiamento degli uomini
e il sottrarsi ritroso delle fanciulle.
In un gioco continuo di ruolo e di posto
di simmetrie e di contrasti
di sospiri e di palpiti
di tranelli e dispetti.
Un rincorrersi in delicati duelli amorosi
prendersi e subito dopo lasciarsi
con strategie raffinate e suadenti
insinuate tra fusti in stile di alberi
e chiome di gabbie geometriche.
Eleonora è la principessa di tutte le favole
in un vestito ammaliante e maestoso
e impreziosito di broccato rosso.
La grazia di un angelo dai capelli d’oro
e il suo corpo sottile hanno steso le ali
e son volati verso il mistero più bello.
I codici scritti e svelati
di seduzione e innamoramento
tra passione e ragione
e l’abbandono ineluttabile al desiderio
quando la mente s’arrende ai sentimenti.
E improvvisamente un guizzo e uno scatto.
Uno slancio spiccato dal basso su in alto
a metter le labbra su quelle dell’uomo.
A cingergli il collo e lasciarsi portare
bocca su bocca
in un cerchio avvitato sempre più ampio
e più vorticoso e leggero
quasi in assenza di gravità.
In un trasporto infinito di bellezza e poesia.
Un bacio sull’adagio struggente di piano.
Un lunghissimo giro con il fiato sospeso
fino a svuotarsi di ogni respiro.
E qui analisi e contemplazione
si sono staccate con uno strappo
mentre il mio cuore è salito lassù.
E forse ciascuno di noi è fuggito lontano
via dal Teatro dell’Opera
in un viale di foglie al tramonto
in una stanza di ombre e profumi
in una spiaggia di onde notturne
in un portone nascosto di fresco.
In quel bacio che ognuno
durante la danza di tutta la vita
avrebbe voluto ricevere e dare.
Claudio, tu sei poesia.. Grazie
claudio hai descritto così bene tutte le sensazioni tutte le emozioni tutti i pensieri che mi sono passati nel cuore nell anima e nella testa quando ti ho conosciuto per la prima volta ad andria era febbraio 2oo4 ero cosi contenta lo desideravo da quando avevo 12 anni ecco l emozione è stata talmente forte che come dici alla fine in quel bacio che ognuno durante la danza di tutta la vita avrebbe voluto ricevere e dare loretta livorno
Grazie Claudio, questa poesia è di una bellezza infinita!
Le tue parole mi hanno portata in quel giardino, dove la passione e il sentimento vanno oltre il confine della ragione, dove la dolcezza di un bacio mette le ali ai cuori!
Un bacio anche a te!
Le tue parole fanno vivere bellezza e vita, sempre nuove! Complimenti Claudio
Mai così dolce la visione della danza e la musica di Mozart mi è arrivata dritta al cuore. Ci sono scene e suoni che anche se non vedi e non senti si percepiscono tanto chiaramente quanto piu è intenso il racconto di chi ha vissuto un vero miracolo artistico. Grazie Claudio, sai fare magie anche con altre magie, anche con le favole, anche con la musica del mio genio preferito amato e studiato tanto al pianoforte negli anni di bambina…. Mozart ha vissuto tra ragione e passione tutto il suo breve e straordinario percorso terreno. Il sipario si dovrebbe sempre chiudere con un bacio…. forse un attimo prima lo daremo e lo riceveremo, il bacio di una vita….magari questo “piccolo” grande musicista, il bambino che era dentro di lui, lo sapeva già, il segreto dell’amore. Ti abbraccio con affetto e con ammirazione ti stringo virtualmente la mano, grande maestro. Patricia
Ho mio Soave poeta
Hai descritto quest’opera in modo armonioso
Ci hai reso partecipe anche se lontani
di un balletto con la nostra Eleonora
Aver percepito emozioni con i tuoi occhi
in modo ordinato preciso ,
Grazie Claudio perché ci hai reso partecipe
di questo evento notte Cla’ti mando una carezza affettuosa Maria
Notte Claudio… Meglio a teatro con te… Io ho appena finito di vedere Eurovision su YouTube channel… Coloratissimo di vita. Ho cominciato ad apprezzare il balletto l’anno scorso. A Vienna. Li’ si entra con pochissimo e per chi non può proprio, ci sono schermi di fuori e panchine per tutti. Tutti i giorni. E’ un incanto dove le note giocano a rincorrersi danzando al ritmo di amori perduti, sospirati e ritrovati. È la città del mio Clem. O meglio della sua missione… dove la mia anima ha lodato Dio come mai prima dall.ora per averle dato vita sulla terra il 22 aprile 2012 e il 23 marzo 2013. Dolce notte… Il bacio non c’è stato ma l.anima è spirito, va oltre il corpo…tutto… È per sempre. Notte
Certe parole si scrivono così bene solo se si conoscono bene….e questa è poesia. …favola e magia. ….insieme….
A cla tutte i giorni mi ripropongo di non srivere più commenti per non caga er ca però poi ci ricasco ahahhah
A volte basta ascoltare una canzone per vedere certi spettacoli senza pagare il biglietto
Pensavo fosse più semplice scrivere una scenografia Come quei giocattoli a molla che si aveva nei primi anni settanta carichi e lasci andare nella mia mente ci sono attimi di entusiasmo e giri di vuoto fermo propio come quei giocattoli mi pongo un problema che probabilmente non dovrò mai risolvere Spunti di storie e progetti invenzioni che mai vedranno la luce eppure non mi fermo e come il tempo vado avanti
Grazie, per avermi reso partecipe all’estasi di quel momento.lebtue parole mi hanno portato là, davanti al palcoscenico….per emozionarmi e per gustare quella morbidezza e quella dolcezza.grazie caro Claudio e buona notte