Ischia, fuochi e botti durante il concerto
Mugugni del pubblico, sarcasmo del cantautore
Si è quasi interrotto, contrariato. E al termine di uno dei suoi successi, riproposti nell’arena del Negombo, Claudio Baglioni ha fatto spallucce: “Speriamo che questi botti durino poco”. Un imprevisto nel cuore del concerto-clou dell’Ischia Summer Festival che, di fatto, tocca un nervo scoperto: fuochi d’artificio e botti in un’estate che, sull’isola verde, sembra una Piedigrotta incontrollata.
Al punto che cittadini e associazioni hanno proposto una petizione con la quale chiedono ai sei comuni una serie di “delibere consiliari che vietino fuochi pirotecnici rumorosi, qualificando così il territorio con una scelta di alto livello etico di civiltà”.
Quanto a Baglioni, il cantautore – di fronte ai mugugni del pubblico – ci ha persino scherzato. E dopo due raffiche di fuochi, provenienti da alberghi o abitazioni privati a qualche chilometro, ha chiosato: “Fortunatamente avevano pochi soldi: hanno già finito”.
Sul caso si è espresso anche Tony Conte, direttore artistico della manifestazione: “Abbiamo trovato decisamente fuori luogo l’esplosione dei fuochi d’artificio, in contemporanea con un concerto di questo spessore, programmato da tempo. Ci auguriamo che i responsabili fossero un buona fede”.
Condanne da più parti, anche dal mondo politico. “Una figuraccia ignobile oltre che un’azione cafona e illegale – ha commentato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale – Possibile mai che questa ignobile usanza di sparare in modo selvaggio a Napoli e provincia, isole comprese, anche in piena notte non si possa fermare e regolamentare? Ho parlato subito con il sindaco di Lacco Ameno affinchè fosse individuato il responsabile e mi ha detto che si tratta quasi certamente di un villino che ricade sul comune di Forio. Ho deciso quindi di chiedere al sindaco di questo comune di multare l’incivile di turno e di scusarsi con il cantautore per la tremenda figuraccia. A Ischia, soprattutto nel periodo estivo, a nostro avviso i fuochi andrebbero totalmente vietati a chi non lo fa a livello professionale e se non per le feste paesane”.
Parole che paiono rafforzare l’iter della petizione, partita nei giorni scorsi, con la quale i promotori già stigmatizzavano “la pratica diffusa di sparare fuochi pirotecnici in orario diurno, serale e notturno con botti che superano di gran lunga il limite di sopportazione del rumore”. E che possono persino attentare a un concerto di Claudio Baglioni.
Pasquale Raicaldo per Repubblica
I soliti incivili!
Che arretratezza!Se impiegassero quei soldi in maniera costruttiva facendo beneficenza magari,che ce ne è tanto bisogno,sarebbe molto ma mo!to meglio!