Resoconti

La vita di Anna attraverso Claudio Baglioni

Ero giovane e sognavo sulle tue canzoni:
Mi sentivo Ragazza di campagna, anche se vivevo quasi in centro a Milano,
Avrei voluto qualcuno che mi scattasse Fotografie e mi facesse vivere Un piccolo grande amore.
Però ero molto timida e, in genere, prendevo delle grandi sbandate per chi non mi guardava neanche.
Passarono gli anni, presi una laurea in Lingue e letterature straniere, anche se nel frattempo avevo “lavoricchiato”, quindi avevo già passato la trentina quando raggiunsi quel traguardo.
Quell’estate partii con un’amica per un villaggio turistico in Turchia.
Dopo pochi giorni scoprii che in quello stesso villaggio trascorreva le vacanza anche Claudio Baglioni, il mio cantautore preferito fin da ragazzina.
Naturalmente, Claudio fu coinvolto a ballare le buffe sigle che si usano nei villaggi turistici. E qui, signori, vidi Claudio Baglioni arrossire, in tutta la sua umanità. Forse, ora, che sono passati altri 15 anni, è un po’ più “sgamato”, come si dice. Ma Claudio, di fondo è una persona riservata. E questo me lo fa “amare” di più. Noi, persone non troppo estroverse per natura, sul palco ci trasformiamo: Claudio diventa il grande artista che è, ma anch’io nel mio piccolo ho fatto teatro amatoriale e mi sono diverta molto.
Ma, dopo questa digressione, torniamo alla vacanza in Turchia.
Claudio era lì e io desideravo ardentemente un suo autografo, ma non osavo chiederglielo.
Grazie ad una signora, un po’ più grande di me, riuscii ad avvicinarmi e lui rispose “Con piacere, come ti chiami?” e sulla dedica scrisse “Ad Anna, giorni bellissimi. Claudio Baglioni”.
E i giorni bellissimi arrivarono… Poco prima di partire avevo conosciuto un ragazzo e al mio ritorno cominciò la mia prima storia d’amore: purtroppo durò solo un anno, ma fu comunque bello. E dopo pochi anni conobbi mio marito, siamo insieme da circa 12 anni e abbiamo una bambina di 6, Lara. Anche Lara ha ascoltato più volte le canzoni di “Capitani Coraggiosi” e inizia ad apprezzare Claudio. Questa è in breve la storia della mia vita attraverso la musica di Claudio. Grazie Claudio.

Anna da Milano

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

3 Commenti

  1. Claudio! Solo il nome solo nominarti mi emoziona. La mia vita con Te. Ero una bambina quando nel lontano 1972 sentii per la prima volta una tua canzone questo piccolo grande amore e da quel momento è nato il mio amore per Te. Da quel momento ad oggi ci sei Tu. Tu con le tue canzoni con i tuoi concerti con i tuoi libri non le tue note. Tu e sempre e solo tu a scandire gli attimi della mia vita momenti belli e momenti meno belli ma sempre Tu nel mio cuore sempre e solo Tu ad emozionarmi. Quanto ricordi!!!! Le foto i ritagli dei giornali che parlano di Te i CD fatti da amici che sanno quanto sono innamorata di Te e che me li regalano. Le bandane che mettevo ai tuoi concerti i biglietti dei concerti. Sei stato la colonna sonora della mia vita. Bambina. Poco più di una bambina al suo primo amore con la canzone preferita sabato pomeriggio. E poi crescevo. Ricordo ancora l’incontro casuale con Te esattamente il giorno 28/12/89 in un ristorante di Roma. Io ero lì con una mia cugina per scambiarci gli auguri e ad un certo punto sei entrato Tu. Per me è stato un momento indimenticabile.. mi sono avvicinata e Tu con una gentilezza è una dolcezza infinita mi hai salutato e mi hai fatto una dedica su un foglio di carta da lettera rosa …. a Carla buon cielo sereno buona fortuna Claudio Baglioni…. Questo è stato il regalo più bello che io ancora oggi conservò gelosamente. Estrada facendo la vita è adesso fino al mio matrimonio dove per il film ho voluto solo le tue canzoni mille giorni di Te e di me…. e continuano a passare gli anni e Tu continui ad emozionarmi e sarà così per sempre fino all fine Tu sarai con me nel viaggio della vita anche in un’altra vita sarai con me. Scriverti per me è ormai una dolcissima abitudine. Il momento della giornata alla fine della giornata quando si spenge tutto e resto sola nel mio mondo con i mie pensieri ci sei Tu con le tue note scritte cariche di emozioni e leggerle mi tocca il cuore mi fa vibrare le corde più profonde dell’anima. Quanto quest’estate scrivevi da quel l’angolo di paradiso che si chiama Lampedusa ogni nota era un sogno e quanto ho sognato Claudio vivere un momento li con Te. Continuerò a sognare con Te e di Te……. Il sogno è sempre! Ti abbraccio con il cuore❤️
    Carla Gambini

  2. Ma Claudio leggerà? Spero di si, almeno questa è la speranza con cui scriverò.
    Era il 1974, avevo 10 anni. A casa dei miei nonni, mio zio all’ora 20nne, ascoltava sempre musica. Radio, dischi, Battisti e….Baglioni. mi piaceva molto E tu e tanto feci che per il mio onomastico (santa Teresa) 15 ottobre, mia nonna mi regalò l’elle pi di Claudio “e tu”.
    L’ho consumato. Alla fine le hanno imparate anche i miei genitori. Mio padre che adorava Claudio Villa. …alla fine cantava “il mattino si è svegliato”. Grandeeeeee! !!
    E così ogni disco che usciva, Sabato pomeriggio ecc., era un regalo per me. 18 anni: ero al mare in Sicilia con la famiglia ( sono palermitana) avevamo appena vinto i mondiali (1982) e Claudio dov’è ? A Patti in provincia di Messina. Mio fratello organizza con i suoi amici e mi portano al concerto. Altro che festa! È stato il regalo più bello della mia vita. Tra l’altro tra gli amici c’era anche il ragazzo di cui ero innamorata, ma si sa, neanche mi guardava, ma essere al concerto di Claudio con lui era il massimo della felicità.
    Sono stata a tanti altri concerti, compreso s.siro. compreso l’ultimo a Milano dei capitani coraggiosi (a cui ho portato anche mia mamma) ma il primo restaper me il migliore. Nel frattempo mi sono sposata, e come si chiama mio marito? Claudio B. Certo una strana coincidenza!!!! Siamo sposati felicemente da 27 anni. Sarà il nome che porta fortuna.
    ultima cosa. Sono stata tre volte a Lampedusa, compreso quest’anno. Tu sei arrivato il giorno prima della mia partenza. Mio marito ha rinunciato al suo ultimo bagno per portarmi a casa tua, ma non sono riuscita a vederti. Chissà, un giorno mi piacerebbe anche solo stringerti la mano per dirti quanto io ti stimi, e quanto ti sono grata per avermi accompagnata in tutti questi anni. Grazie per tutte le poesie che ci hai regalato. Lo so mi sono dilungata ma volevo raccontarti un po’ di me. Ti voglio bene. Teresa

  3. Carissima Signora Anna da Milano: I giorni migliori verrano sempre…solo non sapiamo quando.Questo e’ un bellissimo mistero.Un saluto cordiale da : Una Anna.

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