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Perché “Avrai” è da considerarsi poesia

Perché “Avrai” di Claudio Baglioni è da considerarsi poesia

Era il 1982 quando Baglioni scrisse “Avrai”. Era diventato padre da pochissimo. E come ogni grande artista ha voluto mettere in musica le emozioni…

MILANO – Questa canzone, una tra le più belle di Claudio Baglioni, prende la sua forza da uno dei sentimenti più potenti che l’essere umano conosca: quello di un padre per il figlio. Era infatti il 1982 quando Baglioni, padre da pochi giorni, scrisse questo brano: come ogni grande artista ha voluto rielaborare e mettere in musica il vulcano di emozioni che provava in quei momenti. Il risultato è “Avrai”, una poesia in cui racconta al figlio il mondo che lo aspetta.

UN MONDO DA ESPLORARE – Tra metafore, similitudini e analogie si sviluppa questo che è uno dei brani più poetici scritti da Baglioni. Al figlio il cantautore preannuncia un mondo ricco di bellezze ed emozioni inestimabili: “Avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare, schiuma di cavalloni pazzi che s’inseguono nel mare, e pantaloni bianchi, da tirare fuori che già estate, un treno per l’America senza fermate…“. Già, l’America, simbolo di speranza e di inesauribile gioia. Sta dicendo al figlio che potrà essere e diventare chi vorrà, che il mondo è grande e vario e le strade da percorrere sono infinite. Dovrà soltanto capire e prendere quella via capace di renderlo più felice. Una felicità che si annida, però, anche nelle piccole cose della quotidianità, dalle “parole nuove da cercare quando viene sera” al “legnetto di cremino da succhiare“.

NON AVERNE MAI ABBASTANZA – Ma, anticipa Baglioni al figlio, il dolore fa parte della vita e dovrà imparare a farci conti, anche se la tentazione sarà quella di scappare. “Avrai una donna acerba e un giovane dolore – canta Baglioni – viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore. Avrai una sedia per posarti e ore, vuote come uova di cioccolato ed un amico che ti avrà deluso, tradito e ingannato“. Ma col tempo riuscirà ad andare avanti e tornerà a sognare, perché è dei sogni che si alimenta la vita. “E proverai – chiude in bellezza nel ritornello – un amore così grande che ti parrà di non avere mai amato abbastanza“.

Fonte articolo

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The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

6 Commenti

  1. Mia figlia è innamorata … di questa “poesia” gliel’ho insegnata già da piccolina ora ultra ventenne la ricorda sempre….a lei piacciono molto gli animali..il punto di partenza infatti è stato …..
    avrai carezze per parlare con i cani …………poi man mano negli anni ….. capiva anche il resto….
    bella….bella poesia….. la musica per essere bella oltre che da una melodia deve avere “parole” che raccontano emozioni….. e suscitano emozioni
    facciamo ancora in tempo per gli auguri!!!! {..io solo 6 mesi più di Te!!!!!}

  2. “Avrai” è una poesia sotto tutti i punti di vista…
    È un autentico capolavoro di musica e parole che solo un artista dotato di talento, sensibilità e raffinatezza come Claudio poteva concepire…
    È una canzone che parla d’amore, di vita, di speranza e definirla “meravigliosa” è poca cosa…
    “Avrai” è un augurio per il futuro, è una promessa (la nostra promessa…..), il più bel messaggio che un genitore possa dedicare a un figlio…
    È poesia perché in ogni frase è raccontata un’emozione…
    E poi… cos’è che spesso mi fa saltare giù del letto di buon’ora per godermi quell’istante immenso… quando “il buio all’alba si fa d’argento alla finestra”…
    e che mi fa sognare quando cammino nei pomeriggi assolati d’autunno lungo quei “viali di foglie in fiamme” che fanno incendiare il cuore?
    AVRAI!!!!!
    Grazie Claudio, per questa e per tutte le altre poesie che hai scritto e cantato per noi!
    Ancora tanti auguri di cuore!

  3. Io penso che “AVRAI” e’ proprio una bella canzone…ma per me molto bella è anche Dieci dita…..si parla sempre di canzoni scritte anni fa….ma per me anche le canzoni scritte nell’album “Con voi” sono molto belle…. e trovo che anche in dieci dita si parli del rapporto padre/figlio……..”io sono te però più vecchio…..” grande poeta ….sempre….ma soprattutto grandi sentimenti nelle tue canzoni. Grande Claudio…sempre…….

  4. È bello da poter ascoltare x tutti. Io vorrei tanto ad esempio che il mio compagno si soffermasse su un brano come questo di Claudio perché nei pomeriggi festivi assopiti di periferia, siamo soliti recarci all’ aereoporto ed è proprio questo brano quando dice” tuoni di aerei supersonici che fanno alzar la testa” quando lo vedo emozionato come un bambino a vedere gli aerei decollare e magari pensa dentro di sé come sarebbe, provando a vincere la claustrofobia ..! Questo come tanti attimi x me si traducono traducono sempre nelle espressioni di Claudio e penso sarebbe sempre il regalo giusto per tutti ma, penso anche, quale potrebbe essere il regalo giusto x Claudio, lui che tanto è capace di dare agli altri, cosa gli piacerebbe di più …? Speriamo solo solo che almeno l’affetto dei suoi fans lo ripaghi in qualche modo, Lui che meriterebbe il mondo intero. AUGURI nuovamente!

  5. Dopo tanti anni sembra sempre il primo ascolto e il cuore va in subbuglio…solo la poesia pura e vera fa emozionare così….
    Oltre a cantare i testi di Claudio si potrebbero declamare in una serata di amicizia e amore….
    In attesa di Inter nos 2…..♡

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