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Papà, l’amore e il primo bacio

«Papà, l’amore e il primo bacio»

Le lettere social di Baglioni ai fan

Al pari della cabina telefonica, anche la buca delle lettere si è rapidamente trasformata in un pezzo di modernariato, in un reperto di archeologia urbana. Nell’epoca del web, di WhatsApp e delle email, nessuno più «imbuca» lettere, cartoline, biglietti d’auguri. Ma tutti continuano a scrivere. Anzi. Non si è mai scritto tanto come oggi. E non solo a un’umanità indistinta e virtuale, ma a persone reali. Con un nome, un cognome, una storia. Vere. Lettere ai tempi di Internet. Claudio Baglioni le ha raccolte in un libro, Non smettere di trasmettere (La nave di Teseo). «Non post, ma lettere. Lettere personali» ha spiegato l’autore nel corso della serata organizzata dalla «Milanesiana», la rassegna culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi.

Una serata durante la quale Baglioni, atteso da una lunghissima fila di fan, ha letto una selezione di pagine del libro. Lettere personali, dunque. Anzi, doppiamente personali: «Le ho scritte proprio io — ha precisato il cantautore prima di cominciare a leggerne alcune — e sono indirizzate proprio a voi», raccogliendo in quel «voi» le centinaia di migliaia di persone che lo seguono sul suo profilo Facebook. Lettere personali nel linguaggio e nelle riflessioni, pensate come un filo diretto, intimo e profondo. Lettere scritte «con il tablet e non con la penna», è vero. Ma questa «è davvero l’unica e sola differenza rispetto alle lettere di carta». Tablet a parte, insomma, tutto il resto è quello di sempre: «L’autore, i pensieri e le parole. E anche il desiderio di comunicare». Su Facebook «non ci sono problemi di metrica; le parole non devono per forza avere anche un bel suono e non c’è naturalmente limite di spazio». Il web è una gigantesca buca delle lettere «dove basta premere un tasto e posso inviarvi i miei pensieri».

Eccoli allora questi pensieri, raccolti in 272 lettere, di cui la più lunga («Fuocoammare») occupa tre pagine; la più breve («Anche il cuore da qui sente meno dolore») cinque righe; quella che presta il titolo al libro — a pagina 124 —, porta la data del 26 dicembre 2015. Due hanno un titolo in inglese («Blue Monday» e «With a Little Help from My Friends»), quello in latino («Cave hominem») avverte: attenti agli uomini. Scorrendoli, i titoli, la parola che ricorre più spesso è «cuore» (15 volte), seguita da «cielo» (14), «giorno» (10), «vita» (9) e «sogno» (8). Parole che lasciano intuire uno sguardo positivo sulla vita. Nonostante tutto. Le lettere che Claudio Baglioni ha tenacemente scritto e raccolto per quindici mesi dal 24 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, affrontano nodi complessi dell’esistenza come la pace, il futuro, le migrazioni; sono lettere che commuovono, sollevano domande (senza la pretesa di dare risposte) e provano a mettere a fuoco emozioni, pensieri, riflessioni.

Sono lettere in cui si avverte, forte, il senso della famiglia (l’omaggio a papà Riccardo in «Io solo lo chiamavo papà» e in «Non buttava via niente»; e mamma Silvia: «Se oggi è festa anche lì»; «Mi piace saperla che ride») e dell’amicizia («Lo stesso spartito da leggere insieme»); lettere da cui emergono ricordi e rimpianti della fanciullezza («La bici che non ho mai avuto»); le prime esperienze d’amore («Non successe niente eppure fu tutto», «Bacio dolcissimo e aspro», «Imparare ad amare da uomini veri») e, naturalmente, la passione per la musica («Volevo contare», «15 anni e 8 mesi», «Musicisti e poeti fanno anche il turno di notte», «Questo mestiere si fa ancora a mano»). Con un invito all’accoglienza («Proviamo ad aprire una porta anche noi»): perché, è lo stesso Baglioni a sostenerlo nella prefazione del suo libro, «l’altro è essenziale. E — non dimentichiamolo mai — per gli altri, l’altro siamo noi».

Fonte corriere.it

Max Sott

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9 Commenti

  1. Ciao Claudio,

    ho ricevuto il libro, regalatomi come il precedente da una carissima amica, che dall’Italia ha viaggiato a

    Barcellona; inizio a leggerlo con la lettera che riporta la data di oggi della scorsa estate:

    Nel sole nel sale nel sud

    Ti abbraccio, non smettere mai.

  2. LINFA VITALE DELLA MIA VITA NN SMETTERE MAI DI TRASMETTERE ……MEGLIO PAROLE PER DIRE CON IL CUORE QUELLO CHE NOI PROVIAMO NEI TUOI CONFRONTI…..CHE DIO TI BENEDICA SEMPRE TVTB BUONE VACANZE E BUON RELAX UN ABBRACCIO FORTE DALLA SICILIA☀☀☀☀☀☀

  3. Riporto, rivisto e corretto, il commento di ieri… Mi scuso se non sarò molto breve, ma mi preme sottolineare qualche particolare che ieri “causa fretta” mi è sfuggito… Grazie!

    Quel libro che non vorrei smettere di leggere….
    Claudio carissimo, mi fa un immenso piacere sapere che hai scritto ognuna di queste piccole lettere rivolgendoti proprio a noi… a ciascuno di noi… anche a me…
    Io che non ho ancora avuto la gioia di incontrarti (ma sento che prima o poi accadrà!!…), ora posso dire di conoscere un po’ più di te e della tua vita, felice di avere scoperto giorno dopo giorno che il tuo carattere non è poi così diverso dal mio….
    Tanti racconti, raccolti “in un pugno di righe”… alcuni divertenti e spassosi, altri da cui affiorano ricordi più o meno struggenti… pensieri che spingono a riflessioni personali, altri decisamente emozionanti… (sì, lo ammetto, anch’io nel leggerli mi sono commossa…), frasi semplici e profonde in cui non manca mai la nota poetica che fa di te uno scrittore davvero raffinato…
    Ed ora le immagini….. il verde degli alberi di Roma, i tuoi occhi ancora assonnati al risveglio dai tuoi pisolini, tra bagni di sole, bucati di nuvole e sbuffi di vento….. i pomeriggi celeste miracolo e i cieli da Bibbia sopra quell’angolo di Paradiso in mezzo al mare che è Lampedusa… e quel dammuso assolato su cui Lampo e Lina si posano beati a far da sentinelle….. il musetto di Grand Petit e quello degli altri “vecchi” e simpatici amichetti pelosi….. la luna a volte velata di bianco altre in romantico rosso… sempre affascinante e intrigante… in quelle sere vestite da sera e in quelle notti che se poi ti prende il male di stelle… di voler guarire non se ne parla proprio….. quella stupenda in cui “il tramonto si bacia con l’alba senza che si riesca a staccarli”….. e poi la foto più bella… quella che più di tutte ha toccato il mio cuore… il ritratto dell’Amore più grande e più vero…quell’abbraccio dolcissimo tra te e mamma Silvia… voi due da soli… come in quei nove mesi… quello che fu l’inizio di una storia indimenticabile…..
    Grazie di cuore!
    Un bacio grande da me a te… la tua “onde bruna di sponda”… Katia. Ciao splendida volpe argentata… buona serata e… Non smettere di trasmettere ♡

  4. E … in quella lettera della scorsa estate, a chi ti riferivi quando ” al chiaro di una luna piena” invitavi ” dopo una fugace cena” a raggiungerti sulla tua veranda, laddove ” il vestito non sarebbe stato necessario” … ??..!

  5. Riflessioni su un modo di comunicare in incessante evoluzione. Ma è ciò che si scrive e che si desidera trasmettere al lettore quello che conta….come ha sottolineato Claudio durante la serata alla Milanesiana….se si scrive e si comunica il bello, l’educazione e i buoni pensieri, allora anche i mezzi Social smetteranno di essere qualcosa di volgare e brutto, violento e aggressivo.

  6. Quel libro che non vorrei smettere di leggere…..
    Claudio carissimo, è bellissimo sapere che hai scritto ognuna di queste piccole lettere rivolgendosi proprio a noi… a ciascuno di noi… anche a me…
    Io che non ho ancora avuto la gioia di incontrarti (prima o poi accadrà!!!….) e che ora posso dire di conoscere un po’ più di te, della tua vita, del tuo carattere… e scoprire giorno dopo giorno che non è poi tanto diverso dal mio…
    Tanti racconti “in un pugno di righe”… alcuni divertenti e spassosi, altri da cui affiorano ricordi più o meno struggenti… pensieri che spingono a riflessioni personali, altri decisamente emozionanti… (sì, lo ammetto, anch’io qualche volta mi sono commossa…) frasi semplici e profonde in cui però non manca la nota poetica che ti caratterizza e che fa di te uno scrittore davvero raffinato…
    È poi le immagini… il verde degli alberi di Roma, tra bagni di sole, bucati di nuvole e sbuffi di vento… i pomeriggi celeste miracolo e i cieli da bibbia di Lampedusa… il musetto di Grand Petit e degli altri amichetti pelosi… la luna a volte di bianco vestita, altre in romantico rosso, in quelle notti che se poi ti prende il male di stelle… non vorresti proprio guarire…. il tramonto che si bacia con l’alba senza che si riesca a staccarli… stupenda… e poi quella più bella… quell’abbraccio dolcissimo tra te e mamma Silvia… davvero indimenticabile….
    Grazie di cuore…
    Non smettere di trasmettere… Un bacio grande… da me a te… Katia

    1. Ps: Nel caso te lo fossi scordato….. sono la tua sirena bruna di sponda….. Ciao splendida volpe argentata… e buona domenica di pomeriggio!!! ♡

  7. Mi sento onorata e anche un po’ emozionata a pensare che quelle 272 lettere tu le abbia pensate e poi scritte per me/noi …lettere a volte spiritose che leggevo sghignazzando da sola e proprio per questo erano ancora più belle …a volte più serie ma sempre con la delicatezza del linguaggio che ti contraddistingue e che mi facevano riflettere …poi c’erano quelle dove raccontavi di te dell’infanzia …le leggevo tutte d’un fiato con la soddisfazione di pensare che ora ti conoscevo un po’ di più …grazie per il bellissimo periodo passato assieme …ora sarà ancora più bello riviverlo …. da me a te ” non smettere di trasmettere “❤❤❤
    Wilma

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