In evidenzaO'SciàSpecial CommunicationStampa

Claudio Baglioni live a Lampedusa il 3 Ottobre 2017

Lampedusa fa pace con Baglioni: nuovo concerto il 3 ottobre

Non è soltanto una foto, quella pubblicata il 20 agosto su Facebook dal sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello. È molto di più. È un manifesto programmatico, un annuncio, è un volersi riprendere la scena politica e un voler restituire quella artistica a un signore che per quell’isola si è speso tanto.

“Bentornato a casa Claudio, bentornato nella tua Lampedusa. Siamo pronti a rimetterci in cammino, insieme”

ha scritto Martello sotto la sua immagine in posa accanto a Claudio Baglioni, facendo nascere in migliaia di fan la speranza di poter tornare a sentire il proprio beniamino su quell’isola.
Quell’“insieme” è presto detto: manca ancora l’ufficialità, ma il Comune delle Pelagie e la Fondazione O’ Scia’ – istituita nel 2006 dal cantautore romano e da sua moglie, Rossella Barattolo, che ne è la presidente – stanno organizzando un concerto (con il solo Baglioni) per il prossimo 3 ottobre sulla banchina commerciale Cavallo Bianco. E fin qui la parte dell’annuncio, talmente tanto in sordina – per ora – che non sono ancora stati ripristinati i voli diretti da Roma per Lampedusa (presenti solo nella stagione estiva, di solito). Per comprendere appieno la scelta, però, bisogna fare un passo indietro.

CORREVA l’anno 2003 quando Baglioni, innamorato di Lampedusa da sempre, decideva di portare sull’isola la musica sua e di decine di altri amici artisti, in una kermesse, O’ Scia’ (che in lampedusano è un saluto, traducibile letteralmente con “fiato mio”), che sarebbe diventata – da lì al 2013 – l’appuntamento fisso per migliaia di fan. Non un concerto normale, non solo musica. I trecento artisti che in dieci anni si sono esibiti sulla spiaggia della Guitgia lo hanno fatto a titolo gratuito, rispondendo a una chiamata ben precisa: esportare il sentimento dell’accoglienza che è proprio dei lampedusani; raccontare al mondo che immigrazione non significa per forza emergenza, che l’integrazione è una forma di arricchimento. E che quell’isola dal cuore italiano ma a un passo dall’Africa può diventare un esempio per tutti.
Dopo l’ultima edizione del 2013, chiamata apposta “Ciao Scia’”, Baglioni e sua moglie hanno a lungo pensato a un modo per rinnovare l’appuntamento, trovare nuovi spunti, nuovi linguaggi. Ma non è stato possibile. Nel 2014 l’allora sindaca Giusi Nicolini si è inventata una cosa diversa: un “Festival delle culture mediterranee” chiamato “Sabir ”, che nulla ha avuto a che vedere con O’ Scia’ e con quel bagaglio di esperienza che la Fondazione si portava dietro.
Di fatto, ai fan di Baglioni – che infatti sull’isola non hanno più messo piede – è sembrata un’estromissione. “Sabir”, nell’ottica di Nicolini e della sua direttrice artistica, Fiorella Mannoia, è nato sulla terribile onda emotiva del naufragio del 3 ottobre 2013, quando di fronte all’Isola dei Conigli hanno perso la vita quasi 400 persone.

Lo spirito delle due iniziative, dunque, è stato lo stesso, ma le condizioni perché si parlassero non sono mai state trovate (e in parte neanche cercate).
Ecco perché, allora, il concerto di Baglioni del 3 ottobre – proprio il 3 ottobre – assume le sembianze di un manifesto programmatico e di una ripresa di scena, politica e artistica.
Quasi a voler riunire le due anime della sinistra lampedusana, rappresentate proprio dai due sindaci: l’attuale Martello, ex bersaniano che ha buttato a mare la tessera del Pd, e la ex Nicolini, che Renzi ha voluto nella segreteria nazionale.

IN UN CLIMA che vuole mettere da parte le polemiche del passato, si tenterà di rinnovare il messaggio di pace e accoglienza (e non di respingimenti),perché non ci siano in futuro altri giorni della memoria.
La mattina del 3 ottobre suoneranno 87 musicisti della Polizia di Stato e ci saranno, come ogni anno, le commemorazioni del naufragio.
In serata il concerto di Baglioni, che è al lavoro sul suo nuovo album. E non è detto che non sia l’inizio di un nuovo
cammino.

Silvia D’Onghia per IL FATTO QUOTIDIANO

HOTELS A LAMPEDUSA A MIGLIOR PREZZO SU BOOKING

Tariffe super per Volare a Lampedusa da Milano – Torino – Venezia e Verona

Cerca il tuo volo al miglior prezzo con SKYSCANNER

Aiutaci a sostenerci usando il sito assanteviaggi.com


The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

6 Commenti

  1. Sono contenta che Claudio come sempre sia presente per sensibilizzare lo Stato sul problema dei migranti che peraltro sembra essere solo un problema dell’Italia e di questa isola che si trova diciamo nel “mezzo” e quindi direttamente coinvolta nell’accoglienza di queste persone……spero solo che Claudio non si faccia “strumentalizzare” sia dagli organi competenti locali che dallo Stato , visto che lui con O’scia ha sempre cercato di aiutare comunque queste persone. Purtroppo è un problema veramente complesso e credo che senza la collaborazione di tutti gli stati non sarà facile venirne a capo……sicuramente non può certo lo stato italiano con tutti i problemi che già esistono nella nazione accogliere tutte queste persone e dare loro ciò di cui hanno bisogno….purtroppo ci sono anche tante famiglie italiane che vivono in stato di semi povertà e sono praticamente abbandonate……

  2. Raccogliere anime per riunirle sotto lo stesso respiro…
    Raccogliere fondi per donare a chi è nel bisogno un soffio di vita…
    Questo è lo spirito di O’Scia’… questo è quello che sta a cuore a Claudio…
    E noi, che in cammino con lui lo siamo… felicemente…da tanto tempo, continueremo a sostenere queste sue iniziative che hanno come unico fine quello di sensibilizzare le coscienze, affinché non venga mai a mancare l’interesse dei politici e non solo riguardo ai temi dell’accoglienza e dell’incontro tra i popoli…
    Grazie Cla’… ♡

  3. Mi faccio una risata….. allora a questo punto vogliono far credere che gli asini volano, non ho mai visto un solo migrante sul palco di oscia, non ho mai visto foto di questo cantante con i migranti o in viaggio in Africa, mi vogliono far credere che ora sono tutti buoni e belli, il concerto il 3 ottobre a Lampedusa ma non è la data di un naufragio con 366 morti in mare, allora sul palco vedremo i superstiti o vedremo le foto di quella tragedia oppure i baglioniani si scandalizzeranno, vedremo i bambini che sono morti e vedremo le lacrime di coccodrillo di chi andrà a fare la sfilata su quel palco fatemi il piacere e rispettate i morti passatevi la mano sulla coscienza se ne avete una…. se poi è tutto di facciata per prendere i soldi di finanziamento destinati ala giornate del 3 ottobre allora…. fate siamo in Italia Tutto qui è permesso anche lucrare su morti

    1. Sono pienamente d’accordo su questa opinione.
      Si fa di tutto per tamponare questo problema dei migranti in Italia e vuol fare i concerti per sensibilizzare.
      Il vero problema è che tanti Italiani non ne possono più di queste persone che sono si in condizioni pessime quando arrivano da noi ma che pretendono tanto quando si sono poi sistemate.
      Molti italiani sono stati migranti nei decenni scorsi ma hanno abbassato la testa e si sono messi per ultimi, molti di quelli che arrivano a Lampedusa (e non solo da lì) arrivano a testa alta e vogliono essere primi rispetto a chi è nato in questa terra.
      E non dite di no perché ne ho visti e conosciuti tanti che pensano di essere a casa loro e di poter comandare e andare contro le nostre leggi o istituzioni.
      Invece che cantare “questo piccolo grande amore” o “strada facendo” per sensibilizzare, perché Baglioni non se li ospita qualcuno nella meravigliosa villa a Lampedusa che ha da diversi anni?
      Faccia lui da esempio e poi a ruota lo facciano alcuni dei suoi fans che pur di vederlo cantare vanno a vederlo a questo concerto gratuito ma che una volta tornati a casa niente vogliono aver a che fare con i migranti.
      Io sono sincero e non voglio essere falso, a me questa situazione di questa gente che dobbiamo prendere tutti noi alle spalle e il resto d’Europa se ne frega e si struscia le mani di gioia perché la cosa non tocca loro mi fa abbastanza arrabbiare.
      Si faccia un concerto perché TUTTI le grandi nazioni della finta Europa unita si sobbarchino un po’ di questa gente.

  4. “O Scia” e Claudio si sono spesi moltissimo in nome dell’accoglienza e del sostegno a questa gente che soffre..anche il progetto “Avrai” ha avuto la SOLA funalità di raccogliere fondi per scopi benefici..la musica e i concerti sono il linguaggio con cui Claudio si esprime e i suoi fans sposano le sue iniziative..

  5. Trovo la scelta di questo evento il 3 ottobre a dir poco raccapricciante.
    L’orda di fan di Baglioni che si fionderà a Lampedusa non sarà qui di certo per commemorare i morti, trovo che la scelta sia stata dettata dall’interesso economico a ricevere fondi per l’evento che per altro. I familiari delle vittime e i superstiti che di certo non si armeranno di pop corn e fluo per il concerto di certo non ringrazieranno. Trasformare una giornata di lutto, oltre che delle migliaia di morti nel mediterraneo del passato e per quelli che verranno, viste le politiche di chiusura degli ultimi tempi.
    Sono inorridita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio