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#StaseraAcasadiLuca che musica c’è

Perché ognuno a casa di Luca è nient’altro che se

Nota di doremifasol: Diamo il benvenuto nella nostra redazione a Luca Bertoloni. Lo abbiamo osservato a lungo e alla fine ci siamo permessi di proporgli una collaborazione con il nostro sito. Siamo orgogliosi di ospitare i suoi scritti settimanali sulle nostre pagine. Abbiamo preso spunto per il titolo della sua rubrica da una canzone di Silvia Salemi “A Casa di Luca”. Questa rubrica altro non è che una scusante per creare nuove discussioni tra tutti voi che ci seguite. Ricordate che non sono ammessi termini non consoni con il buon vivere civile. Ogni commento verrà monitorato da un nostro moderatore e da Luca stesso.

Grazie di essere qui e buona lettura.

Stasera a casa di Luca
Benvenuti a casa mia

“Senza musica, la vita sarebbe un errore” sentenzia perentorio Nietszche, in un’aforisma più volte ripreso e condiviso. Più recentemente qualcuno di nostra conoscenza sembra rispondergli con “a combattere il tempo come si fa? / si può battere solo a tempo di musica”. È in dubbio che Baglioni abbia colto il senso dell’arte: combattere il tempo, quell’astrusa categoria che soffoca in ogni aspetto la nostra vita, anzi, non solo combatterlo, ma batterlo. L’arte infatti ferma il tempo. Ecco la ragione che sta alla base di tutte le forme d’arte, soprattutto di quelle musicali. La nostra canzone italiana poi mette in gioco più sfere sensoriali, non solo l’udito (e tutti gli aspetti emotivi che le melodie e armonie coinvolgono), ma anche la testa, perché le nostre canzoni parlano, ci dicono qualcosa, sembrano anzi leggere la nostra vita (meglio di quanto facciamo noi stessi). Quante volte ognuno di noi si è riconosciuto in una canzone, che meglio di qualunque altra forma d’arte che ha a che fare con le parole, sembra descrivere la propria vita.

La passione dietro un cantante, un musicista, un cantautore o un autore affonda proprio in questo le sue radici. Ecco che io, come tantissimi prima di me, sono qui a parlare di una passione, e non lo faccio ne dall’alto di una cattedra, nel dal basso di un fan che, cieco, asseconda il suo idolo in tutto ciò che fa o che dice. Da conoscitore di musica, di canzoni e di poesia, anche, perché no, da laureato in lettere e da appassionato di Claudio, e perfino da maestro di musica e aspirante critico e linguista, in questo appuntamento settimanale cercherò di parlare di Baglioni, e di farlo contemporaneamente con testa e cuore (già, proprio come hanno dichiarato i “capitani coraggiosi”). Con “testa”, con tutte le conoscenze e competenze che ho e che cerco di acquisire sempre e costantemente; con “cuore”, quel cuore che mi fa voler bene a Claudio da un punto di vista umano prima che artistico, per tutto quello che, grazie alle sue canzoni, mi ha fatto provare e che mi ha insegnato. Già, perché la musica leggera è santa “per chi è senza compagnia”, anche se a volte, come dice capitano Gianni, “tu non sai che peso ha”. Per me, per noi, non è assolutamente leggera, anzi, di leggero non ha niente: è arte che ci fa vivere meglio, o che, almeno per la durata di 3/4/5 minuti, ci fa sentire la vita meno pesante.

In questa rubrica quindi cercherò di riassumere tutto quello che nell’ultima settimana abbiamo saputo o scoperto su Claudio artista e uomo, stando attendo a non perdermi in pettegolezzi da rivista, e soprattutto cercando di far luce nel marasma generale di notizie che, soprattutto ora che si sta avvicinando Sanremo, sembrano prendere piede sul web. Già, perché con Sanremo scende in campo da un lato l’Italia da “bar”, quella che sentenzia in positivo o in negativo sputando parole un po’ a casaccio e prendendo per forza una posizione stile derby di Milano, e dall’altra parte scende in campo l’intellighenzia di intellettuali (o pseudo-tali) che guardano con diffidenza le manifestazioni popolari, e che sentono sempre di sapere qualcosa in più degli altri, tendendo ad ostentarlo ad ogni possibile occasione (mentre io penso che il vero intellettuale tebba tendere a spiegare, con parole semplici, fino alla nausea, piuttosto che ostentare). La rubrica, in accordo con i gestori di doremifasol, si chiamerà Stasera a casa di Luca, perché una volta a settimana mi immagino di ospitare tutti voi nel salotto di casa mia, e di parlare insieme di quanto ha coinvolto Claudio, e quanto gli è capitato intorno, esprimendo mie chiavi di lettura e idee, ma anche semplicemente raccontando a modo mio quello che mi passa per la testa sulla nostra comune passione.

Quindi, vi do il benvenuto nella mia casa, prendete posto, e incominciamo a chiacchierare insieme su qualche informazione raccolta in questa settimana!

Indubbiamente, come detto, ora come ora tutto sembra ruotare intorno a Sanremo (o quasi). Questa settimana si passa dalla dichiarazione di Amedeo Minghi, decisamente soddisfatto della scelta di Claudio come direttore artistico (e delle sue scelte), al comunicato ufficiale che annuncia i 68 (e non 60) selezionati per le nuove proposte, scelti tra ben tra 646 singoli o gruppi arrivati alla redazione; tra questi 68 verranno selezionati prima 12 artisti, che andranno a dicembre a Sarà Sanremo, e poi i 6 artisti che faranno parte effettivamente delle nuove proposte sul palco dell’Ariston a febbraio.

I bempensanti hanno già speculato sui nomi dei big, chiedendo e implorando la presenza dei propri beniamini, altri hanno già attacato Claudio per il ritardo con cui sta organizzando il festival.. Mi domando se questi sappiano che Baglioni sta lavorando da pochissimo e con tempi decisamente molto stretti ad un progetto molto impegnativo, come appunto il festival più celebre della canzone italiana, e uno dei programmi di punta del canale nazionale. Perché, parliamoci chiaro, Sanremo lo critichiamo tutti, ma in qualche modo tutti ci abbiamo a che fare. Ce l’ha ricordato Vecchioni quando nel 2011 aveva fatto scalpore con la sua vittoria, ce l’ha ricordato Gabbani un anno fa, portando alla vittoria non solo un tormentone estivo, ma uno stile compositivo completamente differente e spesso ai limiti del Festival (nonché della canzone mainstream), tanto di successo da auto-farne addirittura un’icona da ripetere fino alla nausea (pensiamo alle granite, alle granate, ma anche ai pachidermi e ai pappagalli).

Possiamo comunque tirare le primissime conclusioni sulle scelte di Claudio. Il festival non sarà assolutamente al ribasso: canzoni aumentate di durata, nuove proposte selezionate aumentate da 60 a 68, abolizione del concetto di “gara” e della conseguente eliminazione modello calcistico o tennistico… Pare che tutto inneggi ad una cosa: Sanremo deve tornare ad essere spazio di espressione artistica.

Che forse questa rubrica caschi proprio a fagiolo? Sì, perché qui si parlerà dell’artista e della sua arte a tutto tondo. Si parlerà, perché non sarà un mio solo assolo, ma sarei felice di leggere commenti, risposte, suggerimenti su quanto ha coinvolto il nostro Claudio, senza alcun clima calcistico o da professori, ma ascoltandosi e confrontandosi, e soprattutto emozionandosi insieme. In fondo, lo scopo dell’arte è proprio quello di unire gli uomini grazie alle emozioni.

Buona settimana a tutti, e, mi raccomando, vi aspetto a casa mia ogni martedì, ovviamente su doremifasol!

Luca Bertolini per doremifasol.org

Luca Bertoloni

Nato a Pavia nel 1987, professore di Lettere presso le scuole medie e superiori, maestro di scuola materna di musica e teatro e educatore presso gli oratori; svolge attività di ricerca scientifica in ambito linguistico, sociolinguistico, semiotico e mediologico; suona nel gruppo pop pavese Fuori Target, per cui scrive i brani e cura gli arrangiamenti, e coordina sempre a Pavia la compagnia teatrale amatoriale I Balabiut; è inoltre volontario presso l’oratorio Santa Maria di Caravaggio (Pv), dove svolge diverse attività che spaziano dal coro all’animazione.

4 Commenti

  1. È stasera a casa di Luca. . . Di Silvia Salemi. Forse tu non sai nemmeno chi è manga iniziato la sua carriera a Sanremo con questa canzone e le è rimasta appiccicata per sempre. . .ti faccio tanti auguri per questa rubrica che avrei potuto fare io data l’età ma soprattutto per la mia conoscenza di Claudio come artista e come uomo che risale al 1975 . . Ti seguirò passo passo e se hai bisogno di qualche “nota” su di lui non fai altro che scrivermi. . Buon viaggio della rubrica. .

  2. Ciao Luca, ciao a tutti. Bella l’idea di questo spazio all’interno di questo sito che per quanto mi ruguarda è la mia “oasi” dove trovo notizie e persone che condividono con me l’amore per questo artista che mia accompagna da tutta la vita. Per quanto mi riguarda non ho mai seguito molto Sanremo….non riesco perché secondo me ogni anno si fa sempre tanto parlare di tutto ciò che accade durante il Festival ma non si parla tanto delle canzoni….sono convinta che Claudio darà certamente un senso diverso in positivo a questa manifestazione che da anni la Rai punta molto. Claudio è una persona speciale, seria e molto bravo nel suo lavoro….quindi….in bocca al lupo Grande Claudio.

  3. Ciao Luca, ciao a tutti , amo Claudio immensamente, quindi ovviamente guarderò san Remo, io non è che voglia snobbarlo, ogni anno ci provo a seguirlo, ma veramente non ce la faccio, io non sono un’intenditrice di musica, vado a emozioni, e negli ultimi anni le canzoni di san Remo non mi hanno trasmesso niente se non una gran noia, quest’anno ho più speranze , sicuramente

  4. Ciao a tutti penso che Claudio farà un ottimo lavoro e ci stupirà come sempre con la sua fantasia,eleganza e verve artistica che lo ha portato a essere quello che è oggi.grazie Alessandra

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