Cristina D’Avena: se solo Baglioni me lo chiedesse…
CRISTINA D’AVENA: SE BAGLIONI ME LO CHIEDE, TORNO A SANREMO
Nell’Auditorium di Radio Italia nasce l’idea di un disco di cover
Il nuovo album di Cristina D’Avena è primo in classifica e la cantante è stata ospite di Radio Italia per presentarlo in diretta dall’Auditorium insieme a Paola “Funky” Gallo: si intitola “Duets – Tutti cantano Cristina” e contiene 16 duetti realizzati con altrettanti artisti italiani, da Loredana Bertè a Ermal Meta.
Un primo posto in classifica che premia un’idea e un disco veramente top.
“E’ un disco dove gli ingredienti sono la gioia, la serenità, la leggerezza, la voglia di divertirsi, cantare e far uscire tutto quello che si ha dentro. Con questo disco si ha la possibilità di cantare a squarcia gola le canzoni del cuore. Lo faccio anche io tutti i giorni: cantare, urlare, divertirsi e liberarsi. Tutti siamo sempre i corsa e abbiamo bisogno di leggerezza”.
Si parla di leggerezza, ma queste sigle contengono anche messaggi molto seri.
“Io le chiamo canzoni più che sigle. I primissimi anni erano canzonicine poi, andando avanti, hanno preso molto più corpo e spessore e il pubblico che le ascotlava era sempre più numeroso. Io facevo i Forum di Assago con migliaia di persone. In ogni canzone si parla di speranza, amicizia, amore, ecologia, solidarietà femminile… sono testi che hanno uno spessore, mandano dei messaggi e noi li abbiamo sempre cantati, ma ora che siamo più grandi li capiamo anche di più”.
I cantanti hanno fatto a gara per duettare con te!
“Soprattutto si sono contesi le canzoni: Sailor Moon è stata una delle sigle più ambite. La volevano cantare sia Chiara che Annalisa. Poi l’ha cantata Chiara perché mi ha raccontato che da piccola voleva essere Sailor Moon, che cantava davanti allo specchio la sigla usando la bambolina di Sailor Moon come microfono e che si è portata anche la bambolina a Sanremo. Annalisa ha optato per Mila e Shiro”.
A queste canzoni è stata data una nuova vita.
“Abbiamo messo a queste sigle un vestito diverso. Sono state tutte riarrangiate da produttori molto importanti che ne hanno lasciato l’anima ma che gli hanno dato una veste più attuale. La prima cosa che volevo per questo CD era dare una freschezza e una veste pop più attuale. Visto che i produttori erano molto in gamba, io mi sono fidata ciecamente del loro istinto e della loro creatività. Non ho fatto molta ricerca, ho solo spiegato a loro esattamente quello che volevo. Ho chiesto di fare in modo che ogni brano riportasse un pochino il mondo dell’artista che duetta con me e questa cosa è riuscita. ‘Piccoli problemi di cuore’, il brano con Ermal Meta, ad esempio, è una vera e propria canzone d’amore. Io gliel’ho proposta perché mi sembrava adatta a lui e infatti se l’è fatta molto sua. Ha dato al pezzo quel qualcosa in più che l’ha trasformato in un piccolo capolavoro”.
Questo progetto è nato l’anno scorso a Sanremo. Ci torneresti, magari in gara?
“In gara non so. Questa è la mia storia e il pubblico ha sempre amato tutto quello che ho fatto, mi dovrebbe arrivare un pezzo pazzesco, di quelli che proprio non puoi fare a meno di portarli a Sanremo. Altrimenti, se Claudio Baglioni mi chiamasse come super ospite anche quest’anno, ci andrei. A proposito, Claudio, visto che di sigle ne ho altre, te le porto così le cantiamo insieme!”
E un album di inediti tutto tuo?
“Se arrivasse uno degli artisti che ha duettato con me e mi scrivesse un pezzo che mi piace, lo canterei. Perché secondo me il pubblico in questo momento ha voglia di sentirmi cantare anche qualcos’altro. Prima però mi piacerebbe anche realizzare un disco di cover, perché mi diverto a cantare le canzoni degli artisti che hanno duettato con me. Ai miei concerti lo faccio già e il pubblico apprezza”.
J-Ax si è messo proprio a nudo con il suo rap in “Pollon, Pollon combina guai”…
“E’ stato uno dei primi che ho contattato perché mi piace moltissimo. Ho sempre avuto il desiderio di chiedergli di duettare e, come tutti gli altri artisti, l’ho chiamato personalmente al telefono. Lui si è preso un attimo per pensarci e il giorno dopo mi ha chiamato dicendomi che aveva già scelto la sigla. Ha scelto Pollon perché ci è cresciuto. Poi una mattina mi ha mandato quello che aveva scritto e l’ho trovato meraviglioso. Per la parte finale in cui si dichiara mio fan mi sono anche molto emozionata e l’ho ringraziato moltissimo”.
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