In evidenzaStampa

Conferenza stampa Claudio Baglioni a Sanremo

Oggi la prima uscita pubblica del nuovo direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2018 durante la conferenza stampa di lancio della 68° kermesse canora.

  • Il Direttore Artistico Claudio Baglioni apre ringraziando tutti per la splendida esperienza di Sarà Sanremo e annuncia un Sanremo 2018 nel segno della discontinuità rispetto alle precedenti edizioni, partendo, tra le altre novità, da brani più brevi.
  • “Non ci saranno eliminazioni. Il concorso sarà articolato con diverse giurie. Non mancherà però l’ingrediente di suspense tanto gradito al pubblico della TV”. Claudio Baglioni continua il racconto del “suo” Sanremo 2018.
  • Nel botta e risposta tra giornalisti e Direttore Artistico, Baglioni rivela: “Dopo 50 anni di carriera e dopo 3 rifiuti ho deciso di accettare questa sfida. Una curiosità? Quando ho preso il pass speravo fosse il numero 1 e invece era il 68. Che sia un segno?”. Sanremo 2018
  • Baglioni usa la metafora della nave per descrivere il suo ruolo al Festival, parlando appunto di un equipaggio che arriverà nel porto il 10 febbraio durante la serata finale. Sanremo 2018
  • Tornando a parlare delle nuove proposte, Claudio Baglioni parla di molta varietà di generi confermando la volontà di dare loro più spazio, infatti Sarà Sanremo ne ha visti salire sul palco 16 invece che 12. Sanremo 2018

“Mi sono concesso un lusso a questo punto della carriera e dopo avere detto diverse volte di no, ogni volta alzando ogni volta le richieste, ma alla fine sono contento”: si presenta così Claudio Baglioni, alla sua prima conferenza stampa da Direttore Artistico del Festival di Sanremo 2018. “Mi ritenevo non all’altezza, il tempo era pochissimo e perché mi faceva, e mi fa tutt’ora, paura. Poi ho pensato che dopo 50 anni di questo mestiere, non potevo farmi impaurire da niente, sarebbe stato uno smacco personale. Alla fine sono contento e sono anche soprattutto della squadra che mi accompagna. Tutto quello che stiamo facendo lo facciamo in maniera collegiale. Qualche giorno mi hanno fermato per strada e mi hanno fatto i complimenti per essere diventato il dittatore artistico, io per un attimo non ho capito, poi ci sono rimasto un po’ male, ma ho riso anche”, dice il cantante alla stampa, riunita a Villa Ormond, nella città ligure per Sarà Sanremo, il programma che ha svelato il cast dell’edizione 2018 ieri sera su RaiUno.

“Vorremmo concepirlo come un festival zero punto zero”, continua. “La forma canzone è una delle forme più povere sia per brevità che per considerazione. Ma parole e musica hanno una grande forza e saranno le nostre stelle polari. Vogliamo riportare al centro la musica: non ci sarà l’eliminazione ma ci sarà sempre il concorso, e sarà molto articolato per garantire quell’elemento di suspance che piace allo spettatore. Ma vorrei fare un festival di musica e parole, non di ospiti hollywoodiani, per dare al festival quella dignità che merita”, continua.

“Qualche rinuncia dolorosa c’è stata: stanotte, mentre uscivano i nomi, ho mandato un messaggio a tutti quelli che conoscevo e che hanno il mio numero, lo stesso da 15 anni, spiegando come era andata. Ma è anche per questo motivo che almeno nella gara non ho voluto eliminazione: è brutto dire ad un artista di fare le valige e andare a casa a metà settimana. Le parole possono essere violente: eliminare, rottamare… Almeno da qui in poi, dopo la prima scelta, si va avanti. Credo che la mia scelta sia la migliore, è la nostra scelta. Ho provato a proporre un Festival di due settimane”, spiega ancora, dei 20 big in gara.

Della sopresa di Elio e Le Storie Tese, racconta: “Sono stato invitato al loro concerto del 19 dicembre, e ho letto “ultimo” – ho detto loro che dovevano scrivere “d’addio”, se no poteva sembrare una sorta di truffa, perché le parole sono importanti. Poi parlandogli ho proposto loro di sciogliersi sul palco del Festival, perché questa notizia è vera. Spero che sia l’unico scioglimento a Sanremo: non vorrei averne sulla coscienza altri, scherza”.

Baglioni racconta anche la canzone di Ron, “Almeno pensami”, firmata da Lucio Dalla: “E’ stata trovata dalla fondazione Dalla, è una delle ultime canzoni che ha scritto. Ho trovato in Ron la persona giusta per portarla su questo palco”

Aggiorna cliccando qui

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio