In evidenzaStasera a casa di Luca

Signore e signori… il nuovo Sanremo!

Ore 17.30 del 24 luglio 2018. Entro in un bar, dopo lunga giornata di studio: il periodo, tra studio, lavori e centro estivo, è piuttosto impegnativo per me, ed è arrivata l’ora di farsi qualche giorno di vacanza, ma devo resistere e fare ancora l’ultimo esame della sessione estiva. Apro il cellulare, mentre ordino il caffè, e trovo il post di Claudio su Facebook, che annuncia, dopo tante voci che si sono rincorse negli ultimi giorni, il “nuovo Sanremo”. Ma poi drizzo le orecchie e, dalle note delle casse del bar, mi accorgo che sta andando il ritornello di “Dagli il via”, anzi, per la precisione la coda finale.

Dagli il via, dagli libertà

che non sia mai più

e ancora

dagli il via, dagli libertà

a quest’uomo che va.

Dio, Kharma, destino… certo che le coincidenze in cui ci imbattiamo a volte sembrano veramente assurde, incredibili, o quanto meno curiose, indipendentemente dal nome che noi gli diamo.

Claudio “dà ufficialmente il via” al suo nuovo Festival: il comunicato Rai e il suo bellissimo scritto parlano chiaro, anche se negli ultimi giorni avevamo già avuto qua e là alcune succose anticipazioni. Mi permetto solo di aggiungere un breve commento.

Ci voleva un signore di 67 anni per pensare ad un’intuizione del genere, per dare uno spazio ai giovani “diverso”.

Sì, perché oggi gli spazi per i giovani ci sono: i social, youtube e instagram su tutti, ma anche i Talent… ormai sono talmente tanti, che se ne è persa la cognizione.

I giovani, con la loro musica e le loro parole, si prendono i loro spazi, pensiamo a quanto sta facendo la trap con Sfera Ebbasta, Ghali o Capo Plaza, che hanno scalato le classifiche, o Irama (che è reduce proprio dal Sanremo di Claudio).

Ma siamo sicuri che il sistema “ufficiale”, l’organizzazione, l’establishment, insomma… quelli che contano… che stiano facendo abbastanza per i giovani?

Un festival come quello di Sanremo, che è festival della musica italiana tout cour, non viveva forse di un circolo sempre un po’ troppo legato a sé stesso, facendo ruotare sempre gli stessi nomi e le stesse tipologie di artista?

Mi riferisco a quegli interpreti italiani, tanto in voga nella tv ufficiale, e non solo nel Festival (tra cui, certo, c’è anche lo stesso Baglioni) che sembrano non invecchiare mai, anche se passano gli anni… ai giovani lo spazio dato “ufficiale” è quello del talent che, come è stato detto a più livello, rende spettacolo una preparazione, ma che molto spesso ne prepara realmente gli artisti, ne consente loro una sana gavetta. È un format televisivo, una trasmissione, un programma: certo, funziona.. ma la musica può provare a proporre “altro”.

Serviva uno spazio diverso. E che a crearlo sia il Festival di Sanremo, l’istituzione più storica della canzone italiana, è un segnale forte, fortissimo. Qualcuno forse potrebbe paragonarlo ad un rinnovo politico che un certo partito ha sostenuto per tanto tempo (via i vecchi, largo ai giovani)… ci pensa Claudio ad evitare questo rischio altissimo di fraintendimento, con alcune parole precise e taglienti, come usa spesso fare nei suoi interventi.

«Ho sempre trovato un po’ discriminante la contrapposizione simultanea tra Big e Nuove Proposte. Ho continuato a sentirla come una suddivisione concomitante che non faceva altro che fissare delle categorie che, rispetto al valore e alla bellezza delle canzoni, non hanno alcun senso.

Il confronto diretto è tra parole, musica, interpretazione, arrangiamento, emozione».

Claudio ha vinto, ancora una volta. Un “Sanremo nuovo”, per alzare l’asticella, perché il bello è nella sfida: noi fan di Claudio lo sappiamo benissimo.

In bocca al lupo, capitano, poeta e dittatore. Noi siamo con te. Per adesso, hai già vinto, indipendentemente dagli ascolti, o dall’asticella alzata.

Il coraggio, l’andare controcorrente, e il proporre la centralità di musica e parole contro i nostri schematismi mentali, sono già la più grande vittoria di un’artista.

Luca

Luca Bertoloni

Nato a Pavia nel 1987, professore di Lettere presso le scuole medie e superiori, maestro di scuola materna di musica e teatro e educatore presso gli oratori; svolge attività di ricerca scientifica in ambito linguistico, sociolinguistico, semiotico e mediologico; suona nel gruppo pop pavese Fuori Target, per cui scrive i brani e cura gli arrangiamenti, e coordina sempre a Pavia la compagnia teatrale amatoriale I Balabiut; è inoltre volontario presso l’oratorio Santa Maria di Caravaggio (Pv), dove svolge diverse attività che spaziano dal coro all’animazione.

5 Commenti

  1. E quali dubbi potevano esserci. Baglioni è Baglioni . Ed io lo amo infinitamente perché e’ un uomo unico.Lo dimostra nei testi di tutte le sue canzoni che sono poesia e in qualsiasi cosa fa. Vai grande capitano.

  2. Grande capitano…solo tu potevi darci queste novità….riesci sempre a darci nuovi stimoli ed emozioni…per questo sei UNICO!!!!!!!

  3. Solo TANTA emozione…questa è unica gioia …GRAZIE CLAUDIO. Anche per le straordinarie novità … TI VOGLIO TANTO BENE ! Con te il sogno nn finisce davvero mai !

Rispondi a franca salvatico Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio