Resoconti

Il verme – per sua natura – STRISCIA

Ricci, lei non meriterebbe neppure questi miei 10 minuti che mi servono per scriverle.
Purtroppo ho foraggiato le sue tasche visitando più volte Villa La Pergola, una delle sue proprietà, per la quale mi auguro lei paghi le tasse. Quanta bellezza sprecata in mani di così rara bruttezza, di un essere che dimostra di essere davvero miserabile.
Certo, leggendo che lei è partito da un gruppo folk chiamato “I villani” che cosa ci si poteva aspettare? Nomen omen.

Poi via via chissà che le è successo per accumulare tutto quel livore nei confronti di Baglioni; ci deve essere dietro qualcosa di davvero grosso che le rode se – come leggo – addirittura nel 1998 (ben 20 anni fa!!!!) lei vivisezionava ‘Questo piccolo grande amore’ , trovandoci voyeurismo, pedofilia e addirittura impotenza!
Lei non conosce proprio il senso del ridicolo; non si rende neanche conto, povera stella, che Claudio la scrisse a 20 anni! Solo una mente malata come la sua poteva partorire simili idiozie.
A meno che questi problemi di impotenza glieli abbia raccontati per esperienza diretta qualcuno molto vicino a lei Ricci; che so, una fidanzata, una moglie, una sorella, tutte deluse dall’impotenza di Baglioni.
Ma propendo più per una maleodorante farina del suo sacco, che fa il paio con quell’altra analisi squinternata di “W l’Inghilterra”, presentata in modo biecamente mistificato e in totale malafede. Si vede che eravate a corto di argomenti, poveracci.
Pur di denigrare Baglioni, non so a che vi attacchereste. Anzi, un’idea ce l’avrei.
(Questa se vuole gliela spiego, perché non so se il suo cervello – benché non intoppato da botulino – ci arriva).
Posso capire che ognuno abbia i suoi gusti musicali, ma non vedo cosa c’entri arrivare a dire “mi fa schifo” e/o a ridurre il tutto a pessime, violente offese a livello umano e personale.
Lei usa una terminologia abbastanza bellicosa che, da sola, la qualifica e la rende inadatto – oltre al resto – anche al mestiere di insegnante che, per fortuna degli studenti, ha lasciato. Cito: gli avrei tirato una molotov, ho un arsenale pieno, se gli dai fuoco si sparge odore acre di plastica…

Critica i testi di Baglioni, citandone peraltro alcuni scritti da giovanissimo.
Ma come mai non le viene mai in mente di esprimere giudizi così violenti sulla chiamiamola qualità e chiamiamoli testi di un toh, un nome a caso: Ramazzotti, per i quali si è sempre di fronte al dilemma se ridere o piangere. E stiamo parlando di uno che scrive quella roba lì da 30 anni e ne ha passati da un po’ i 50!!!
Ah già, forse perché è il primo marito della sua cocca, quella che si è costruita a tavolino la carriera, opportunismo allo stato puro, storia della setta inclusa. E lei Ricci, anima buona e compassionevole, l’ha aiutata. Povera Biancaneve… che comunque dai, nella setta ha trovato non uno ma ben due spasimanti: il figlio della maga e pure il compagno della stessa, uno dopo l’altro. Lo dicono i giornali, eh…..Ma si, come direbbe Totò: abbundandis abbundandum.
E come mai non ha impedito alla sua protetta di lavorare al Festival con quel brutto figuro? Ah già, i soldi: fan sempre gola, e allora sì che si è di bocca buona.
Da buona svizzera, nazionalità di cui ci si ricorda solo quando fa comodo, in questa querelle si è sfilata, dichiarandosi neutrale. Strano!
Lei la protegge a tal punto che, mentre spara a zero su tutti gli altri, tra i Fatti e rifatti non ha mai incluso le sue tette strafasulle.

Baglioni invece “ciuccia il botulino” Ah, quindi è la compagna che ha il botulino! Parte da lei e poi arriva a lui per induzione! Ma allora sia più chiaro, vedo che il suo italiano latita un po’. E per un laureato in lettere, docente e financo preside è quantomeno imbarazzante. A meno che il motivo sia, come ho letto da qualche parte, che per quel posto aveva avuto una spintarella…
E poi “Il botulino gli intoppa il cervello”: beh meno male, la frase denota almeno la presenza di un cervello. Mentre lei, Ricci, stia tranquillo: questo rischio non lo corre, non disponendone.

Lei, poveretto, si diverte così, vuole fare il dissacrante, quello controcorrente; invece è solo un deficiente. Nel senso di deficitario, e di parecchie cose.
Per esempio per le canzoni di Baglioni è rimasto fermo al 1975. Le dò una notizia, ma che non ci senta nessuno: di canzoni ne ha scritte altre, diciamo che è andato Oltre.

Lei fa il moralizzatore ma nei suoi programmi fustigatori ci fa lavorare evasori fiscali con residenza fittizia a Montecarlo che patteggiano le tasse evase pagando multe ridicole (questa è l’Italia), miserevoli diffamatori di Morandi che vengono condannati e distributori di tapiri come piovesse che si inventano corsi non meglio identificati e denunciati. Lo dicono i giornali, eh!

Lei è in fissa con la chirurgia estetica (visto che è a corto di argomenti), ma se si tratta di toccare il padrone….
Dei parrucchini della famiglia del suo padrone? Zitto, muto come un pesce.
Della faccia di quella che di verissimo non ha più nulla (stesso giro)?
Niente, anche lì zitto e mosca.
E lei, Ricci, di mosche addosso deve averne parecchie.
(Devo spiegarle anche questa?)

TIZIANA, Milano

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