In evidenzaStasera a casa di Luca

Ora sono libero… un uomo… OLTRE

Claudio è pronto: papillon, giacca e cravatta, capelli grigi sgargianti e sbrilluccicanti, sorriso smagliante, mentre sta per scendere le scale dell’Ariston per proclamare l’inizio della Sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo. Ma mentre viene annunciato, ecco che il sorriso si trasforma in smorfia, e rotola giù dalle scale. Potrebbe essersi fatto male… ma non è così, e senza neanche troppa goffaggine si rialza immediatamente. La giacca è rotta, ma Claudio sembra non guardarci, interessato soltanto a scrollarsi la polvere di dosso da un lato della giacca. Ricorda un po’ il Luke Skywalker dell’ultimo episodio di Star Wars: il personaggio interpretato da Mark Hammil, dopo aver proiettato un’immagine di sé grazie alla Forza (il magico spirito del mondo di Star Wars), respinge i colpi dell’avversario dai quali non viene scalfito minimamente, e si rialza senza alcuna difficoltà dopo esser caduto, scrollandosi soltanto di dosso la polvere.

Luke raggiunge il suo “oltre” unendosi alla Forza (l’aldilà) e agli spiriti dei maestri che l’hanno preceduto. Non è forse un caso che anche Claudio con questa curiosa quanto discussa pubblicità abbia dimostrato ancora una volta il suo essere “oltre”. Ligabue direbbe “camminerai, e cadrai, ti alzerai sempre a modo tuo”. Così è andata in effetti.

Claudio finalmente è libero: libero di poter essere sé stesso; libero di prendersi in giro e di svincolarsi da immagini stereotipate (agonia, l’uomo di plastica, il misterioso tenobroso, ecc…), libero di dire ciò che pensa, anche quando sono parole forti, ma forse doverose; libero di potersi muovere, sempre nel rispetto di tutti. Fine è il Claudio-uomo, che affianca il Claudio-artista e diventa con esso un tutt’uno; fine nelle idee e fine nel parlato, con parole posate, pensate e ponderate una ad una con un garbo raro ed un’intelligenza che Vecchioni ha definito “sopraffina”. Le polemiche degli ultimi giorni gli sono scivolate addosso come la polvere, nonostante gli abbiano strappato la giacca, e forse causato qualche piccolo acciacco: è oltre. Lo è da sempre, ce lo ha detto nel 1990: essere oltre non vuol dire essere meglio o essere sopra, ma essere “in un’altra dimensione”, un po’ come il Luke dell’ultimo Star Wars. È un po’ come giocare in un altro campionato, un po’ come veleggiare con una mongolfiera sopra un bellissimo paesaggio, che dall’alto si gode da un altro punto di vista.

Sediamoci ad aspettare il secondo Sanremo di quest’uomo libero, oltre. Del nostro Cavaliere Bianco e Nero che è lì, a ri-mostrarci i non-colori della sua anima, come ci ha ricordato brillantemente pochi giorni fa il nostro Sam Fisher

Tolto dai pesi, libero e finalmente oltre, il Claudio uomo può essere sé stesso e sbizzarrirsi su quel palco, magari vestendosi da gelataio, da pompiere, da prete o da altro. Infondo, anche questi sono tutti uomini come noi, e anche lui è un uomo come noi. È soltanto un po’ oltre.

A Sanremo mancano solo due settimane… noi siamo pronti, anzi, siamo qui.

Luca

Luca Bertoloni

Nato a Pavia nel 1987, professore di Lettere presso le scuole medie e superiori, maestro di scuola materna di musica e teatro e educatore presso gli oratori; svolge attività di ricerca scientifica in ambito linguistico, sociolinguistico, semiotico e mediologico; suona nel gruppo pop pavese Fuori Target, per cui scrive i brani e cura gli arrangiamenti, e coordina sempre a Pavia la compagnia teatrale amatoriale I Balabiut; è inoltre volontario presso l’oratorio Santa Maria di Caravaggio (Pv), dove svolge diverse attività che spaziano dal coro all’animazione.

7 Commenti

  1. Io non sono molto convinto che lo spot, sia riconducibile alle polemiche dei giorni scorsi, in sibillina risposta alle stesse.
    Conforta il mio pensiero, il Suo religioso silenzio.
    Se avesse voluto, si sarebbe esposto ancora.
    Non le manda a dire (anche tramite uno spot), con l’eleganza che lo contraddistingue avrebbe replicato.
    Ma è solo un mio pensiero.
    Resta comunque, interessante la tua riflessione e il tuo inchiostro: un’altro punto di vista, da non perdere di vista.

    1. Caro Alberto. In realtà sono d’accordo con quanto hai detto: la pubblicità credo anche io che sia indipendente dalle discussioni post-conferenza stampa. Però, come credo tu sappia (anzi, approfitto del commento per ringraziarti del fatto che mi segui sempre in tutto quello che scrivo), mi piace trovare collegamenti a volte anche “arbitrari”, ma comunque logici, in quello che fa il nostro Claudio. Più che collegamenti, direi che mi piace offrire chiavi di lettura a quanto succede intorno al Nostro. Sono contento che anche questa chiave di lettura (o punto di vista) possa essere considerata e non essere “persa di vista”. Un grande abbraccio!

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