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Claudio Baglioni: “Un nuovo album per lasciare un segno”

Claudio Baglioni: “Un nuovo album per lasciare un segno”

Il cantautore presenta il nuovo disco ‘In questa storia che è la mia’ in uscita il 4 dicembre, realizzato durante il lockdown. “Bisogna prendere il meglio di quello che questa situazione ci sta insegnando”. E scherza su Sanremo: “Non si può uscire papi e rientrare cardinali”

Claudio Baglioni emerge dal lockdown con un nuovo album, In questa storia che è la mia, che uscirà venerdì 4 dicembre anticipato dal singlo Io non sono lì. Il cantautore romano spiega che se dal punto di vista “personale” le chiusure determinate dal Covid non gli sono pesate, dal punto di vista artistico lo hanno “paralizzato” per diverse settimane. Ma poi si è ripreso il tempo perduto e ha portato a termine il disco che contiene 14 brani, 1 ouverture, 4 interludi piano e voce, e un finale.

“Il tempo è l’avversario micidiale di ognuno di noi. E per quanto cerchiamo di affrontarlo, alla fine possiamo solo corrergli dietro. Il vantaggio di questo mestiere è pensare che resterà qualcosa dopo. Qui dico che ho vissuto per lasciare un segno. Che è poi la speranza di tutti: che qualcosa resisterà, andrà avanti” ha detto Baglioni spiegando il senso del nuovo disco.

“La mia vita personale non è cambiata molto, non sono mai stato uno che usciva molto la sera. Ho bisogno di stare da solo, anche per compensare i momenti in cui si sta in mezzo a tanta gente. Quindi questa chiusura non mi ha pesato. Chiaramente dal punto di vista dei concerti mi sono fermato ma anche dal punto di vista della composizione mi sono paralizzato. Sono stato fermo tre, quattro mesi senza fare niente. Ho pensato che non avrei finito nemmeno questo disco. Poi invece ho ricominciato a lavorarci e l’abbiamo portato a termine”, ha detto Baglioni nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo album.

Sempre sul Covid, Baglioni è convinto che sarebbe un grande sbaglio non ricavarne degli insegnamenti: “Sarebbe una bestemmia. Bisogna prendere il meglio di quello che questa situazione ci sta insegnando: occorre rivedere, ripensare, correggere. Non mi aspetto un mondo tutto nuovo ma l’idea di rifare tutto proprio com’era prima mi preoccupa”, ha aggiunto.

ni di tipo economico, bisogna cercare anche nuove forme di sostegno al mondo della musica, come trovare una forma accattivante per i concerti a distanza. Che non sono la stessa cosa dei live, ma in questo periodo dobbiamo capire che altre forme sono possibili”.

Sulla possibilità di tornare magari un giorno sul palco del festival di Sanremo che ha condotto, con ottimi risultati, in due occasioni nel 2017 e 2018, Baglioni risponde con una battuta: “Non si può uscire papi e rientrare cardinali”. Un evento che non è a rischio, nonostante l’emergenza sanitaria secondo il cantautore: “L’Ariston ha un profumo mitico, non è però grande in fatto di dimensioni. Tutto quello che si fa è reso difficile dal punto di vista dello spazio. Penso che si farà, a marzo e con le dovute cautele e con quello che si potrà fare in quel momento”.

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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