Un evento cinematografico e musicale in onda il 2 giugno dalle 21 su It’s Art (www.itsart.tv). È “In questa storia che è la mia” (titolo dell’album omonimo uscito a dicembre scorso) registrato al Teatro dell’Opera di Roma che sarà presentato anche in un festival (a Venezia, molto probabilmente).
Nello stesso giorno Claudio Baglioni verrà insignito dell’onoreficenza di Cavaliere della Repubblica.
“In questa storia che è la mia” rimarrà in piattaforma per sei mesi.
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https://youtu.be/9-kqVF0zmNQ
Domani, con più calma, sono certa che il mio commento sarebbe migliore e più dettagliato.
Ma ho appena finito di vedere lo show.
Ho ancora negli occhi le immagini dal Teatro dell’Opera, in cui si muovono agili e magici i danzatori, ballerini e i performer.
Ho ancora in testa i suoni e le parole note, che stasera erano uguali e diverse. Arricchite, completate, esaltate dall’orchestra e dal coro.
Quel brano iniziale magicamente interpretato dal grande Favino, citazioni dai testi a comporre un invito ad affacciarsi nel mondo di Claudio Baglioni.
Chi come noi quel mondo frequenta da tanto, crede di conoscerlo bene.
Ed è ancora più grande lo stupore quando, una volta ancora, una volta di più, si trova ad assistere a qualcosa di nuovo.
A uno spettacolo mai visto. In un luogo insolito. Con la direzione e la partecipazione di decine di professionisti di altissimo livello. A comporre un mosaico di voci, luci, suoni, movimenti. A raccontare tutti insieme una storia. La Sua storia
Una storia pensata, scritta, suonata e cantata da chi, in mezzo a loro, si muove al centro della scena con l’eleganza nota, con l’umiltà dei grandi e la grandezza dei Maestri, la freschezza di un debuttante e l’esperienza di una star. Che tiene insieme il tutto e il tutto domina.
Che non ha nulla da dimostrare ma che ogni volta riesce a superarsi.
Che questa volta ha creato un Capolavoro che è anche un unicum forse irripetibile, stanti le circostanze.
Ha riempito un vuoto e cancellato il silenzio.
Una storia che ci è stata inizialmente raccontata in musica, ora vivrà anche di immagini e movimento, suoni d’orchestra e cori.
Quel Teatro è stato testimone e conserva echi di altri suoni, voci, parole, passi di danza. Di innumerevoli capolavori. Di interpreti celeberrimi.
Da stasera in poi custodirà la memoria di un altro capolavoro, di un’altra straordinaria opera. Di un concerto. Di uno spettacolo eccezionale per tempi eccezionali. E il nome di un artista eccezionale: Claudio Baglioni.