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Lettera aperta a CLAB da doremifasol.org

Nella giornata del 29 Dicembre 2021 abbiamo pubblicato un nuovo articolo di Sam Fisher: Clab – Il sogno è morto e abbiamo riscontrato molto fermento tra i nostri lettori e sui vari gruppi Facebook dedicati a Claudio Baglioni.

Sam collabora con noi oramai da diversi anni e conosce benissimo certe dinamiche che ci sono dietro a doremifasol e prima di lanciare una qualsiasi critica, anche forte come quella relativa al Clab, lo fa con basi solide ed è supportato da tutto lo staff e soprattutto da vecchio iscritto all’associazione.

A Gennaio di quest’anno, Sam aveva già lanciato un suo primo grido d’allarme verso Clab (Clab: Il sogno era) e a quel tempo abbiamo deciso di non intervenire. Adesso invece, visto il clamore che sta suscitando il nuovo articolo, ci rendiamo conto che l’argomento è molto sentito da molti Baglioniani clabber ed ex clabber e abbiamo deciso di rendere pubblico un documento che doremifasol inviò in tempi non sospetti a Clab.

Doremifasol raccoglie sempre le vostre proteste, malumori, proposte e critiche e ce ne giungono ovviamente anche riguardo a Clab. Così qualche anno fa, esattamente il 26 Aprile 2018, quindi parliamo di un contesto diverso e molto lontano ai tempi che stiamo vivendo oggi, la redazione di doremifasol decise di scrivere una lettera da inviare a Clab.

In questa lettera erano elencati i problemi che secondo noi e voi c’erano già all’epoca e siccome non vogliamo essere distruttivi ma costruttivi, abbiamo lanciato anche una serie di idee e proposte che potessero migliorare Clab in base alle nostre esperienze, oramai decennali nel mondo Baglioniano e Social.

Oggi, abbiamo deciso di pubblicarla così come l’abbiamo inviata. Successivamente c’è stato ovviamente un confronto epistolare con chi di dovere, ma se quella nostra “battaglia” alla fine ha portato dei risultati questo lo lasciamo giudicare a voi che leggete.

Per cui ricostruendo adesso il tutto, i due articoli di Sam arrivano rispettivamente 2 e 3 anni dopo la nostra lettera.

Ecco la lettera senza alcuna modifica, datata 26 Aprile 2018:

Buongiorno,

come “ogni” anno, ad ogni annuncio raduno, iniziano ad arrivare in redazione le solite email di protesta da parte di quei fan che lamentano di non essere iscritti per l’anno in cui è riservato il raduno. Avremmo potuto pubblicare tutto sul sito, ma abbiamo preferito mantenere la discussione in privato per cercare di costruire qualcosa di positivo ed evitare di aprire dibattiti pubblici e amplificare ancor di più questi malumori.

Vi chiediamo la cortesia di leggere tutto e (cosa mai chiesta prima) di farlo leggere anche a Claudio.

Un pò di storia

Questa storia si ripete oramai ciclicamente da 8 anni, periodo in cui si è passati dai 17 giorni di ritardo del raduno di Fiuggi rispetto all’anno solare precedente, agli oramai 2 anni di ritardo di adesso.

Fino al 2010 si era abituati ad iscriversi al Clab dopo l’annuncio del raduno, e far cadere i raduni oltre la data di validità dell’iscrizione annuale, impedendo di fatto la possibilità di poter iscriversi per partecipare al raduno, ha causato diverse polemiche e incomprensioni.

Nel 2011 a Roma, il primo al tenda strisce, ci furono le prime dure proteste, con molti fan che non avevano il diritto di partecipare a quel raduno, ma che pretendevano di entrare avendo comunque eseguito l’iscrizione per il nuovo anno (segno delle incomprensioni descritte precedentemente). Ricordiamo quel raduno come uno dei peggiori dal punto di vista dell’accoglienza da parte di tutti (o quasi): da parte dei clabber stessi, i quali rifiutarono con una votazione su invito di Claudio stesso a far entrare chi era rimasto fuori, e da parte dell’organizzazione che nonostante la volontà di Claudio espressa dal palco di farli entrare a metà raduno, lasciarono i cancelli chiusi. Quella fu senz’altro una brutta domenica, perché ci si è attaccati a dei giusti diritti, ma che stridevano con chi (invitato) stava dentro al teatro senza mai aver pagato una sola iscrizione in vita sua. Non sta a noi giudicare se fosse giusto o sbagliato, sappiamo bene che c’è un regolamento e che va rispettato, anche e soprattutto per rispettare chi invece è sempre stato regolarmente iscritto, ma a volte ci si dimentica che Clab per noi clabber è un momento di incontro che dura oramai 20 anni..siamo diventati una grande famiglia e si fanno sacrifici per esser presenti e a volte prima di prendere alcune decisioni, si dovrebbe mettere sul piatto della bilancia anche il fatto che quei clabber ci sono sempre stati e ci saranno anche l’anno dopo, nonostante tutto.

Dopo 8 anni però si può cercare di analizzare con serenità e al meglio ogni punto di vista. Tutto può essere migliorato, da parte di tutti gli attori e siamo qui a scrivere questa lunga lettera per dare il nostro contributo.

Per anni, ad esempio, siamo stati convinti che un assemblea soci fosse obbligatoria per chiudere il bilancio di Clab entro una certa data. Non conosciamo bene questi termini, ma crediamo che quella “certa data” sia stata in più occasioni abbondantemente superata. Tra il sedicesimo ed il diciassettesimo raduno passarono ad esempio ben 946 giorni!! I numeri degli iscritti li avete voi, ma la nostra sensazione, registrando segnalazioni e malumori, è che negli anni molti clabber abbiano perso la fiducia in Clab e chi si iscrive lo fa semplicemente per un puro atto di “fede baglioniana”.

Cosa è Clab oggi

Ad oggi, se uno decide di iscriversi a Clab non ha la minima idea di cosa potrà avere in cambio e quando. Se c’è una tournée in programma allora sa che potrà usufruire della prelazione, se si è in un periodo di promozione sa che potrà forse partecipare alla trasmissione (sempre se abita a Roma o a Milano), se non si è in questi periodi sa che si sta iscrivendo per riservarsi un invito ad un raduno che si terrà tra due anni!!! Pensate alla sorpresa che avrebbe uno che decida di iscriversi oggi a Clab per la prima volta, non conoscendo nulla del passato, gli arriva la comunicazione del raduno, è felice di poter partecipare e realizza che avrebbe dovuto scoprire Clab 2 anni prima!!

Non sappiamo in quale altra associazione o fan club ci sia una cosa del genere. Di solito ci si iscrive a un programma fedeltà per un periodo limitato di tempo (1 anno) e paghi l’iscrizione consapevolmente sapendo che entro l’anno potrai usufruire di vantaggi o partecipare ad eventi. Con Clab non è più così: ti iscrivi a gennaio 2018 per partecipare ad un concerto nel 2020!!!! Non so chi riesca a prevedere una presenza con così largo anticipo, a meno che non si parli dei “fedeli” cui citavamo sopra.

Ma Clab non è composto solo da “fedeli”, Clab è composto anche da tanta gente che presa da mille impegni quotidiani, magari ci pensa due o tre volte prima di spendere soldi (madre padre figlia 90 euro), se poi non ha nessuna certezza di poter partecipare al momento clou delle attività di Clab. E così negli anni, dopo aver dovuto rinunciare a qualche raduno per cui aveva pagato anni prima, potrebbe decidere di risparmiare quei soldi fino poi a sentirsi “tradita” quando viene annunciato un raduno a cui potrebbe andare, ma non ne ha i diritti perché un anno prima, due anni prima non se l’è sentita di buttare via i soldi.

Con tutta questa premessa cosa vogliamo dire? Sicuramente i fan non iscritti non hanno il diritto di partecipare al raduno, ma dopo tanti anni di “confusione”, questi fan hanno diritto di poter decidere con più informazioni se partecipare o meno al prossimo raduno. Siamo quindi convinti che sarebbe un bene per tutti mettere mano a questa situazione e cercare di sanarla una volta per tutte. Se non per il passato, ma almeno per il futuro. E siccome non ci piace solo criticare senza proporre, abbiamo deciso di elencare qui di seguito una serie di proposte/idee che vadano in questa direzione.

Futuro di Clab

Abbiamo capito dall’esperienza di 20 anni di Clab, che Claudio ha difficoltà oggettive, per tante ragioni, ad organizzare un raduno ogni anno. Perché allora non renderlo più obbligatorio e scollegarlo dall’approvazione del bilancio? Approvazione che, sempre se sia veramente utile, si potrebbe fare online. Si posta il bilancio sul sito di clab e gli aventi diritto (iscritti con pass) lo votano con un click. In questo modo ci si iscrive a gennaio e si sa che i tuoi diritti scadranno il 31 dicembre. Se in quell’anno c’è stato un raduno bene, altrimenti ci si riscrive per l’anno dopo.

Ovviamente se non si organizza il raduno bisognerebbe inventarsi qualcosa da dare in “cambio” all’iscritto visto che spende una quota annuale:

  • I vecchi spic clab sarebbero perfetti, perchè ridarebbero un senso di esclusività all’associato (dvd raduni, bootleg di qualche data di una tournèe etccc)
  • Sconti da usufruire 365 giorni all’anno nel merchandising ufficiale, sia online che nei luoghi degli eventi dove presenti gli stand
  • Concorsi che mettano in palio posti esclusivi in alcuni date dei concerti: semplici prime file (che sono la manna per molti clabber), o perchè no i famosi pacchetti vip che molti non potrebbero permettersi.
  • Incontri esclusivi con Claudio all’uscita di un concerto: anche qui concorso e si vince la possibilità di incontrare Claudio 10 minuti nell’occasione di un concerto per una foto e un saluto.
  • Concorsi per vincere CD di Claudio autografati.

La gente potrebbe così iscriversi a Clab dal primo gennaio e non aspettare fine anno, solo per non perdere il ticket raduno. Ci pare ovvio che un raduno annuale sarebbe ottimo, ma abbiamo avuto l’impressione che a volte l’obbligo abbia reso alcuni raduni più vicini ad un concerto, che non all’idea di raduno che aveva Claudio all’inizio di Clab.

“Sanatoria” raduni passati

Ci sembra comunque importante poter sanare al più presto la questione dei raduni pregressi per poter dare alle persone più certezze.

  • Accorpare i raduni: c’è già stato il precedente del 17° raduno nel 2014, quando si fecero entrare gli iscritti del 2012 e del 2013, recuperando così un raduno mancante. Continuare in questa direzione per un paio di anni, porterebbe all’azzeramento dei raduni mancati. Ad esempio nel 2018 entrerebbero 2016-2017, nel 2019 entrerebbero 2018-2019 e dal 2020 gli iscritti del 2020. Certo realizzare, invece, un unico raduno per tutti e tre gli anni ridurrebbe i tempi, ma bisognerebbe renderlo veramente esclusivo per renderlo speciale rispetto a tutti gli altri e non far arrabbiare gli iscritti che si son visti “scippati” due eventi. A tal proposito potrebbe annunciarlo Claudio al prossimo raduno, spiegando la situazione e annunciando che il prossimo raduno, che visti i prossimi impegni si svolgerà presumibilmente nel 2019, servirà per sanare questa situazione e rendere tutto più chiaro e lineare. Sappiamo bene come “noi clabber” non riusciremmo a dire di no a qualcosa proposta direttamente dalla sua voce.
  • In alterntativa si potrebbe pensare di organizzare una data zero del tour, come si fece per le prove di Tutti Qui a Rieti per dar qualcosa ai vecchi iscritti.
  • Oppure un ascolto esclusivo del nuovo album

Per quanto riguarda i numeri, voi avete a disposizione il numero puntuale degli iscritti del 2016 e del 2017 e possiamo immaginare che si tratta per la maggior parte delle stesse persone. Per cui la differenza tra i due anni immaginiamo sarà di una piccola percentuale, che potrebbe essere gestita a livello di ingressi all’Auditorium. Perchè non proporre, quindi, un modo per far entrare i non iscritti in quell’anno solo fino ad esaurimento posti? Certo se la differenza tra un anno e l’altro è di un migliaio di persone in più, ed i posti che prevediate possano rimanere liberi al prossimo raduno sono qualche decina, questo discorso diverrebbe complicato da gestire. Ma si potrebbe tentare di verificare?

Speriamo vivamente che siate riusciti a leggere fino a qui, e speriamo di essere riusciti a far passare il nostro messaggio, che è quello di cercare di migliorare il presente ed il futuro di Clab cercando di sanare al meglio gli errori fatti nel passato.

Noi come sito vi potremo dare anche supporto, nel caso decidiate di intraprendere qualche iniziativa che vada nel senso della nostra lettera.

Grazie per l’attenzione

La redazione di doremifasol.org e saltasullavita.com

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

6 Commenti

  1. ciao a tutti volevo sapere se era possibile pagare l’iscrizione al clab anno 2021 grazie a chi mi risponde

  2. Auguro buon anno a tutti,senza distinzione tra Clabber e ex Clabber perché fare già una distinzione non aiuta a trovare soluzioni costruttive naturalmente ognuno può decidere nel caso di Clab come meglio crede.Se non ricordo male Clab non è stata pensata come chi se ne occupava da una parte e noi dall’altra .Cosa c’è di sbagliato se qualcuno ha una proposta ?È un’associazione culturale, si paga una quota le proteste per una cattiva gestione se preferite quasi nulla gestione è leggittima una proposta costruttiva invece non va fatta.Ho come una sensazione che chi ha deciso di essere ex cerca di portare acqua al proprio mulino ,io mi firmo con il mio nome e se un giorno chissà anche domani potrei decidere di non pagare più la quota sarebbe una scelta personale. Sono passati 20 anni siamo cresciuti è diventati grandi, non sempre il Sogno si realizza com’era stato pensato.Ci crediamo ancora nel Sogno?Mary-Maria

  3. Enrico Clabber n.1369

    Facendo seguito all’altro commento all’articolo stesso argomento aggiungo che di norma è l’associazione il direttivo, i responsabili che devono motivare gli scritti e non viceversa. Deve essere Clab a spronarmi nel concreto ad essere dei loro non io a proporre strade. Altrimenti troppo semplice. Attenzione non è che si mette in discussione gli ultimi due anni di ovvie ragioni ostative, dell’immobilita’ di Clab ma il non esserci, proviene da lungo tempo. Ripeto ancora separiamo la critica a Clab e sua gestione al mondo artistico del nostro grande Claudio. Buoni giorni di Festa a tutti ed in particolare a noi ex Clabber.

  4. Se le critiche sono costruttive vanno bene.Ma chiedo che Clabber sia uno che tral’altro collobora con voi e scrive “Il Sogno è morto”Clab è morto .Una dichiarazione così va ben oltre Clab.Io ho n.tessera 1225 quindi ho vissuto gli anni fantastici e quelli non,capisco chi si scrive adesso delle domande se le faccia sul senso di tutto ciò. Riguardo Claudio se lo conosco poco legge tutto e quale sarebbe il motivo per tenere aperto qualcosa che oramai è finito.Faccio una proposta doeremifasol che da sempre è vicino a Claudio e anche a Clabber non potrebbero proporsi di occuparsi dell’associazione per esempio.Invece se siamo tutti uguali vari premi in palio fanno contenti pochi .A costo di ripetermi : ale situazioni e anche le persone sono cambiate, per il momento è molto difficile decidere qualsiasi cosa però si può lavorare insieme per un futuro nuovo di Clab ma solo se il “Sogno è sempre “Mary-Maria
    .

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