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Riposa in Pace dolcissimo Alessandro

Una triste notizia, quella arrivata poco fà in redazione.

Il nostro caro amico Alessandro Manzella ora Riposa in Pace.

Tanta strada percorsa insieme a lui e alla sua storia.

Lo stesso Claudio Baglioni ha voluto ricordare il suo e nostro amico che ci ha lasciati ieri.

Alessandro tanto caro, ieri è successo che te ne sei andato. È un momento davvero molto triste. Sei stato un ragazzo speciale, unico. Una creatura delicata e sensibile. Spero che ci sia un posto dove ora tu possa vivere un’esistenza tutta felice. Nel migliore dei modi.
Claudio
#AlessandroManzella

Riposa in pace ALE

Per chi non avesse avuto modo di conoscere Alessandro, vogliamo ricordarlo tramite il papiro che regalò a Claudio per l’occasione della sua Laurea in architettura.

Un articolo dell’anno 2004

Domenica, 28 Marzo 2004

PADOVA Commozione a casa Manzella durante la visita del divo che ricorda: «Tutto il palasport ti ha applaudito e ti saluta»

Baglioni regala il sorriso ad Alessandro

Il cantante incontra il disabile che sta aiutando con la raccolta fondi e suona per lui “E tu” e “Avrai”

Padova
NOSTRA REDAZIONE

Due laghi gemelli, verdi come i laghi di montagna, fissano un punto nel vuoto. Sono gli occhi di Alessandro. E dalle labbra esce un suono, a fatica, come emergendo dalle profondità di una sofferenza che nessuno fino ad ora aveva condiviso. Sono le parole di una canzone d’amore. Vicino al letto c’è un uomo coi capelli d’argento. Imbraccia una chitarra ed asseconda quel
soffio, rallentando gli accordi, con un filo di voce. Cantano insieme “Questo piccolo grande amore”. Lui l’uomo degli stadi e l’altro, un piccolo grande uomo di 27 anni immobile come una pietra che pensa e sa ancora sorridere. Anche se quell’infezione, quindici anni fa, gli ha distrutto il midollo e lo ha lasciato paralizzato e cieco.

Era un ragazzo come tanti. Sarebbe bastato un antibiotico per guarirlo. Non gliel’hanno dato. Lui e la sua famiglia hanno cercato giustizia, invano.
L’errore di un avvocato nelle procedure ha fatto perdere la causa ad Alessandro Manzella contro la Sai che difendeva l’ospedale. Ma qualcosa è successo. Il caso è andato al Maurizio Costanzo Show e la Sai ha deciso di sponsorizzare sei concerti di Baglioni il quale a sua volta devolverà la cifra, circa 500mila euro ad Alessandro Manzella.

Non si erano mai incontrati. È successo ieri poco dopo le quattro e mezzo di pomeriggio. Baglioni, a Padova per due concerti, gliel’aveva promesso.
Alessandro aspettava il suo idolo nel letto della casetta dove vive coi genitori. Indosso una maglietta azzurra con un autografo del musicista fatto alla sua infermiera. Fra i due è stata subito intesa.«Mi hai fatto un regalo che non mi sarei mai aspettato, questa è una giornata diversa per me» esordisce Alessandro, girandosi col collo per cercarlo. E l’altro, accarezzandogli una spalla: «Ti porto i saluti di tanti ragazzi che ieri al palasport ti hanno applaudito».

Baglioni si siede su una sedia accanto al letto e gli chiede qual è la sua canzone preferita. “E tu”. «Datemi la chitarra che c’è in auto». E comincia una dolcissima serenata con Claudio che si scusa: «Perdonami se la canto male» e Alessandro che invece se la canta dentro, ma tra i denti si vede che gli escono le parole. Mamma Annamaria piange dalla commozione, non può fare altro. Papà Antonio li guarda rapito.

Alessandro fa un sospiro: «Sei un grande» E Claudio risponde: «No, siamo tutti medi, sei tu che ci fai sentire grandi e dai valore al mestiere che faccio». «Spero che ai tuoi concerti vada sempre tutto per il meglio, si possono contare sulla dita di una mano le persone di cuore come te» pronuncia a fatica Alessandro. Ma è l’ora di un’altra canzone, “Avrai” con un applauso speciale. Alessandro non muove un muscolo ma batte le mani schioccando la lingua…

Restano un po’ da soli, a parlare: prendono timidamente confidenza.
Alessandro ha una lettera da consegnare a Claudio che lo incoraggia. «Ora non sarai più solo, io ti faccio da scudiero». «Beh, potrei diventare come Alessandro Magno» ride l’altro. C’è tempo anche per un miracolo, stavolta è lui che canta, con una voce arrochita, in una fiammella di fiato che sembra si debba sempre spezzare. Il divo lo accompagna e tutti alla fine applaudono, ovviamente facendo schioccare la lingua.

Si lasciano non senza una promessa: «Stasera prima del concerto ti chiamo». Fuori cartelloni e scritte inneggiano a Claudio. Ma vincono quei laghi gemelli, per sempre nei nostri occhi.

Mauro Giacon

doremifasol per Alessandro

 

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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